SPORTIVO DELLA DOMENICA… O PROFESSIONISTA?

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Lo sport e la fede non hanno alcuna relazione a priori. Eppure la Bibbia lo usa per parlare della nostra vita con Dio:

Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti,  ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. Ora, chiunque compete nelle gare si autocontrolla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi, una incorruttibile.”

Paolo si è servito di uno sport per illustrare la nostra vita di cristiani. Con l’avvicinarsi del prossimo Europeo 2016 di calcio, possiamo cogliere l’occasione per ispirarci in questo settore e trarne delle lezioni. È evidente che sono state fatte molte critiche verso il mondo sportivo, ma mettendo da parte i punti negativi, possiamo ricavare qualche insegnamento.

Quando si parla di sport, ci rendiamo conto di una cosa: ci sono diversi tipi di sportivi, dipendendo dal posto che lo sport ha nella vita di ognuno:

  • Innanzitutto ci sono gli sportivi della domenica, poco dediti allo sport, lo praticano in media una volta alla settimana e ha poco influenza nella loro vita;
  • Poi ci sono gli sportivi amatoriali: si impegnano per lo sport, si allenano più spesso e di conseguenza fanno determinate scelte nella loro vita (alimentazione, astinenza)
  • Infine, ci sono gli sportivi professionisti: tutta la loro vita gira intorno allo sport, ogni ambito è condizionato da questa scelta. Potrebbero anche avere un altro lavoro parallelo, ma la loro disciplina resta il punto di riferimento. Si allenano tutti i giorni, adattano la loro alimentazione e si astengono dal bere alcool e dal fumare.

Parlare della fede come uno sport ci mette a confronto con gli stessi tipi di scelta. Così come ci sono diversi tipi di sportivi, ci sono diversi tipi di cristiani:

  • Possiamo innanzitutto essere cristiano del Sabato, avendo una relazione con Dio solo un giorno alla settimana, vivendo il resto del tempo una vita completamente diversa.
  • Possiamo essere dei cristiani amatoriali: sapendo che Dio ha il posto più importante, ma mettendolo da parte di fronte ad altre scelte della vita: lavoro, famiglia, ecc..
  • Infine, ed è ciò a cui ci chiama Paolo, possiamo essere dei cristiani professionisti, in modo che la nostra fede influenzi la nostra vita in tutte le sue dimensioni, che abbia un impatto in tutte le scelte che facciamo, nel nostro comportamento e in tutto ciò che viviamo.

Lo sport ci interpella sulle priorità della nostra vita. Paolo ci lancia una sfida, quella di essere degli sportivi professionisti di Dio, di metterlo al primo posto nella nostra vita e di vivere e prendere delle decisioni di conseguenza.

Gli sportivi che più ammiriamo, coloro che compiono grandi imprese sono quelli che sono più appassionati e dediti allo sport. Quelli che sono stati pronti a sacrificare tutto per compiere il loro progetto. Paolo si era impegnato totalmente al servizio di Dio, senza compromessi. Ci propone di essere il nostro allenatore e ci invita a seguirlo nella stessa corsa.Che tipo di sportivo di Dio sei? Rispondendo a questa domanda, una volta un amico mi disse: “Io faccio il tifo!”. Ma la Bibbia ci chiama a molto di più, a essere attori e “giocatori” della nostra vita. Sei pronto a diventare uno sportivo professionista di Dio?

ALEXANDRE CLAUDEL
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