I miei meccanismi di resilienza

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Quando avevo quattro anni è nato mio fratello minore. I miei genitori si concentrarono su mio fratello e passarono meno tempo con me. Solo 40 anni dopo ho scoperto quanto questo abbia influito sulla mia persona.

Ricostruendo la situazione col senno di poi, mi resi conto che avevo inconsciamente interpretato la nuova situazione come una ferita nei miei confronti. Non ero più il numero uno. Stranamente, mi fissai sulle espressioni dei miei genitori che affermavano come fossi ancora importante per loro. Feci molte cose per suscitare il loro amore: ero molto utile, ubbidiente e amichevole. Tuttavia, qualsiasi cosa facessi, niente poteva convincermi di riavere la mia vecchia posizione. Ho iniziato a sviluppare un senso di non degno, di bassa autostima. Di conseguenza, nella mia adolescenza ho iniziato a ritirarmi in me stesso. Mi sentivo molto triste e infelice, il che non aumentava la mia capacità di essere attraente per il sesso opposto. Questo di per sé aumentava la mia mancanza di autostima. Era un circolo vizioso. Non avevo idea di come uscirne.

 

Responsabilità al 100%

Il percorso che ho intrapreso è stato quello di prendere le distanze dai miei genitori; prendere le mie decisioni a dispetto di ciò che dicevano. Ho completato gli studi in un conservatorio musicale, anche se mio padre diceva che non sarebbe stato un buon modo per guadagnarsi da vivere. Ho sposato una ragazza che secondo i miei genitori non era adatta alla “nostra” cultura. Sono diventato membro di una chiesa che i miei genitori affermavano essere una setta. Dopo la mia laurea in musica, ho iniziato a studiare teologia, che era ben al di là di tutto ciò che i miei genitori pensavano fosse sensato. Solo anni dopo ho capito che quello che era successo nei miei primi anni di vita, e il relativo significato che avevo attribuito, non aveva niente a che fare con i miei genitori, ma solo con me stesso. È lì che è iniziato il cambiamento. Ho capito che dovevo assumermi la piena responsabilità dei miei pensieri, sentimenti e azioni. Ho capito che dovevo smettere di essere una vittima e smettere di incolpare gli altri per la mia situazione. Anche se c’è voluto molto più tempo per superare la sensazione di non essere abbastanza bravo, è tutto iniziato a partire da quel momento.

 

Pregare per la guarigione

L’abitudine successiva che ho sviluppato è stata quella di pregare per la mia guarigione interiore. La mia esperienza era sempre stata che pregare Dio faceva la differenza. Tuttavia, cosa sarebbe successo se avessi iniziato a pregare per la mia stessa guarigione? Non posso indicare momenti specifici, ma ciò che ho sperimentato è stata una maggiore comprensione del mio io più profondo. Ho anche notato che le sue mani guaritrici erano così gentili. Dio non mi ha mai ferito o incolpato. Queste preghiere mi hanno portato a un’insondabile vicinanza a Dio. La sua guarigione nella mia vita mi ha portato in posti dove altrimenti non sarei mai stato. Mi ha fatto capire i miei punti oscuri e mi ha dato la certezza di essere al sicuro con lui.

 

Leggere il più possibile

La prossima cosa che iniziai a fare fu leggere. Una delle prime e impressionanti intuizioni mi arrivò dall’oratore motivazionale Brian Tracy. Mi convinse che fondamentalmente tutto è possibile, se lo si persegue veramente. Gradualmente, ho scoperto che la lettura crea intuizione e offre una prospettiva più ampia, e che la mia prospettiva era spesso molto ristretta. Leggere mi ha aperto gli occhi su una miriade di opzioni di sviluppo. In questi giorni, leggo un libro a settimana. Sono così grato per tutte le intuizioni personali e psicologiche e la comprensione più profonda della storia. Più di tutto, mi piacciono i libri o i film che mi portano una prospettiva totalmente nuova o che addirittura sfidano le mie convinzioni. Inoltre, la lettura ha aumentato la mia resilienza. Ho iniziato a capire come i bambini piccoli sviluppano strategie per proteggersi, proprio come avevo fatto io. Ho anche iniziato a capire che tutto è possibile se ci si assume la piena responsabilità. Ho anche iniziato a vedere che Dio è un Dio del cambiamento e del rinnovamento. Uno dei miei passaggi biblici preferiti si trova in Isaia 43:18-19.

 

Perseguire i propri obiettivi

Uno dei miei sogni era quello di conseguire un dottorato di ricerca. Dopo aver finito un master in teologia, sono andato in un’università olandese per conseguire un dottorato in teologia. Erano i primi anni ‘90. La risposta che ho ricevuto è stata che il mio master in teologia non poteva essere accettato. Dovevo ricominciare tutto da capo in un’università olandese. Questo è stato un colpo incredibile e mi ha fatto arrabbiare nei confronti della chiesa, perché la chiesa mi aveva fatto spendere un sacco di soldi per l’istruzione, che non era di nessuna utilità per un’ulteriore crescita. Di nuovo, questo è stato il trabocchetto di non prendersi la piena responsabilità, ma di considerarmi una vittima delle circostanze. Nel frattempo, il processo di guarigione stava facendo il suo lavoro proprio come l’assumersi la piena responsabilità per i miei sentimenti, azioni e pensieri. Grazie ai principi del 100% di responsabilità, alla preghiera di guarigione e alla terapia dei libri, avevo scoperto che tutto è possibile se lo si vuole davvero. Così, accanto al mio lavoro di pastore, ho potuto completare un master in psicologia.

 

Una benedizione sotto mentite spoglie

Uno dei più grandi colpi di scena nella mia vita è stata la conclusione del mio lavoro come direttore delle associazioni ministeriali. Anche se avevo organizzato tante cose e ne avevo pianificate altre ancora da sviluppare, tutto è finito in maniera brusca. Mi ci sono voluti due anni per superarlo. L’ho superato concentrandomi su due nuove attività; due cose che avevo sempre desiderato e che ora diventavano possibili: in primo luogo perseguire un dottorato di ricerca, e in secondo luogo, fondare la mia azienda. Ho scoperto che quella che consideravo una caduta tremenda, si è rivelata una benedizione sotto mentite spoglie. La crescita a volte fa anche male.

 

Conclusione

Ho imparato un paio di principi che possono essere utili per superare qualsiasi situazione difficile:

  1. Prenditi il 100% di responsabilità per le tue emozioni, pensieri e azioni.
  2. Prega per la guarigione interiore e accetta che la crescita a volte fa male.
  3. Leggi più libri che puoi e migliora la tua persona.
  4. Persegui i tuoi obiettivi e usa tutti i talenti che il Signore ti ha dato.
  5. Un inconveniente può essere una benedizione mascherata. Ringrazia il Signore per gli inconvenienti.
  6. Non arrenderti mai e poi mai; credi sempre che avrai successo.
  7. Vai avanti passo dopo passo, perché riuscirai a finire un viaggio di mille miglia solo facendo un passo alla volta.
  8. Smetti di avere paura, perché ciò che non ti uccide, ti aiuterà a crescere.
  9. Sii una persona estremamente grata per tutto quello che ti succede, nel bene e nel male.

 

 

Di Jurriën Den Hollander, collaboratore di ST Network.

Fonte: https://signsofthetimes.org.au/2021/12/my-mechanisms-of-resilience/

Traduzione: Tiziana Calà

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