L’amore non si arrende

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L’amore: il tema per eccellenza. Amiamo le persone per quello che sono. Tuttavia, c’è un tipo di amore troppo “nobile” per comprendere davvero tutte le sfumature, un amore che si manifesta verso le persone indipendentemente da chi sono o da cosa sono diventate. Un amore di questo tipo racchiude magnificamente la storia di Ian e Larissa.

 

I due si conobbero all’università nel 2005. A Ian bastarono dieci mesi per convincersi che lei era quella giusta, che erano felici insieme e che si completavano a vicenda. Sapevano che questo amore non sarebbe diminuito perché avevano messo Dio al centro della loro relazione. Così decisero di sposarsi.

Era il 30 settembre 2006, una data impressa nella memoria di Larissa perché fu il giorno che cambiò definitivamente la loro vita serena e senza problemi. Mentre tornava a casa per andare al lavoro, Ian fu coinvolto in un grave incidente stradale. “Abbiamo visto il nostro futuro schiantarsi con lui in quella station wagon bianca”, dirà in seguito Larissa. O almeno il futuro come lo avevano immaginato.

Le lesioni multiple alla testa fecero cadere Ian in un coma profondo, dal quale nessuno credeva che si sarebbe risvegliato. I medici avevano già informato la famiglia di prepararsi al funerale quando quattro dei cinque esami cerebrali avevano negato la possibilità di recupero. Ciononostante, la famiglia si rifiutò di staccargli il supporto vitale e la loro fede fu premiata con un miracolo. Ian uscì dal coma, ma non riusciva a parlare, la sua memoria a breve termine era gravemente compromessa, così come le sue capacità cognitive; per di più, non riusciva nemmeno a muoversi.

Sette mesi dopo, quando Ian fu riportato a casa, Larissa si trasferì a casa dei genitori di Ian per prendersi cura di lui. Non pensò nemmeno per un attimo di voler porre fine alla relazione. “Allontanarmi dal mio migliore amico non è mai stata una vera opzione”, ha dichiarato. Sapeva che lui non l’avrebbe lasciata se la situazione fosse stata invertita. Era ancora decisa a sposarlo non appena lui avesse riacquistato la parola. Due anni e mezzo dopo, Ian riuscì a pronunciare le sue prime parole. Poco dopo, chiese a Larissa di sposarlo.

“Ho sentito dire che la scelta del matrimonio può suscitare per chiunque dubbi e paure. Penso che una disabilità prenda queste normali paure e le moltiplichi”, racconta Larissa a proposito della sua decisione di sposare Ian. Tuttavia, la paura non è stata più forte del loro amore e del loro impegno e, quattro anni dopo l’incidente, i due si sono sposati, in compagnia di amici e familiari. Mancava però qualcuno di caro, qualcuno che era stato con loro nei momenti più difficili: Il padre di Ian, morto di cancro al cervello pochi mesi prima.

L’amore non fa sparire le difficoltà. Larissa lo sa bene. Ha un marito che non può mai essere lasciato solo e che la sera dimentica quello che ha fatto durante il giorno. Deve occuparsi di tutte le faccende e i problemi della famiglia. Ammette che non è facile, ma il suo incoraggiamento e il suo amore la sollevano ogni volta. Insieme, sono riusciti a scrivere un libro sulla loro esperienza e sul modo meraviglioso in cui il loro amore si è evoluto. All’inizio del 2017, Ian ha mosso i primi passi da solo. I miracoli continuano ad accadere nelle loro vite, ma nessuno eguaglia il miracolo dell’amore che Dio ha messo nei loro cuori e che cresce ogni giorno.

 

 

Di Andreea Irimia

Fonte: https://st.network/analysis/top/love-doesnt-give-up.html

Traduzione: Tiziana Calà

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