Non avere paura del buio

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Dio può essere trovato sia nella luce che nell’oscurità. 

 

Mia madre aveva vari modi per punirmi quando ero bambino. La forma di punizione che mi causava maggiore angoscia avveniva quando mi chiudeva fuori di casa, la notte. Questa punizione può sembrare estremamente dura in Nord America, ma a Ginger House, in Giamaica, dove sono cresciutofaceva parte della normalità. Di solito mi veniva permesso di rientrare in casa dopo un’ora o due. 

 

Quando mia madre mi chiudeva fuori di casa, dovevo sedermi in veranda al buio. La nostra casa era a circa 200 metri da un cimitero e ogni suono che sentivo mi faceva salire il sangue alla testa, mentre il cuore mi palpitava selvaggiamente. Nel mio villaggio abbondavano le storie di esseri che vivevano nel cimitero e facevano la loro apparizione al buio. 

 

Da bambino, il buio era tutto intorno a me. Lo temevo, tranne nei momenti in cui ero sotto le coperte, a letto. Ma ora ho il problema opposto. C’è così tanta luce intorno a me che spesso bramo il buio e a volte vorrei essere seduto sulla veranda della mia casa, di notte. Ho imparato ad apprezzare il buio e non ne ho più paura. 

 

Luce e buio 

La Bibbia ci dice che Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre (1 Giovanni 1:5); questa verità è talmente centrale nella fede cristiana che sono stati scritti molti inni e brani su di essa. Cantiamo canzoni come “Il Signore è la mia luce”, “Luce che risplende dalle tenebre”, “Splendi nel mio cuore, Signore Gesù”. 

 

Molti dei nostri versetti biblici preferiti sono pieni di luce: “Il Signore è la mia luce e la mia salvezza” (Salm27:1); “La tua parola è una lampada al mio piede” (Salmo 119:105); “Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una grande luce” (Isaia 9:1); “In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini” (Giovanni 1:4). 

 

Molti oggi dipendono dalla verità che Dio è luce. Spesso si trovano nell’oscurità della depressione, della malattia cronica o di qualche altra esperienza apparentemente negativa. La loro unica consolazione è che Dio li porterà di nuovo verso la luce. Macome dice una delle mie autrici preferite, Barbara Brown Taylor, “Se si voltano e guardano nella direzione opposta, lontano da ‘Dio è luce’, troveranno un’altra verità, una verità di pari importanza, una verità convincente, una verità che afferma come Dio abitnelle profonde tenebre”. 

 

Dio viene a noi in nuvole oscure, in notti buie, in momenti bui e in esperienze oscure. La storia ci dice che Dio compie alcune delle sue opere più grandi nel buio. Non è venuto ad Abramo nel buio, quando ha deciso di fare un patto con lui riguardo all’essere il padre del suo popolo eletto? (cfr. Genesi 15). Dio visitò anche Giacobbe nel buio, mentre dormiva da solo nel deserto, con una pietra come cuscino, dicendogli: “Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai” (Genesi 28:15). 

 

Poco dopo che i figli dIsraele lasciarono l’Egitto, si accamparono ai piedi del Monte Sinai, proprio mentre Dio stava per stringere un’alleanza con loro. Dio disse a Mosè che sarebbe sceso da lui in una nuvola densa, mentre il popolo avrebbe ascoltato quanto diceva. Dall’oscurità del fuoco, dei fulmini e del fumo denso, Dio tuonò: “Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egittodalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me” (Esodo 20:23). 

 

La più grande opera di Dio sulla terra è stata compiuta nelle tenebre: “Dall’ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all’ora nona. E, verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce: Elì, Elì, lamà sabactàni?, cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? […] E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito” (Matteo 27:45-50). 

 

Al sicuro tra le braccia di Gesù 

Dio spesso usa le esperienze oscure per fare qualcosa di speciale per noi che altrimenti non avrebbe potuto fare nella luce. Quindi è meglio non cercare di fuggire dal buio. Abbiate invece fiducia in Dio nell’oscurità. Egli è nell’oscurità tanto quanto è nella luce. Egli cammina con noi nella malattia, nel lutto, nel dolore, nelle nostre preoccupazioni, nella disoccupazione e nel tracollo economico. È con noi nel nostro scoraggiamento e nella nostra depressione. È con noi nelle tenebre come nella luce. 

 

Barbara Brown Taylor dice che spesso fraintendiamo il posto dell’oscurità nella nostra vita, vedendolo come indesiderabile e cattivo. Cerchiamo di dissipare l’oscurità con l’uso della luce artificialealcol, gioco d’azzardo, droghe, sesso a basso costo e senza sentimenti. Sottolinea come nessuno che ha provato questa luce artificiale per dissipare le tenebre abbia una storia felice da raccontare. Non funziona mai! Quello che resta efficace è riporre la nostra fede in Dio e credere che Egli è con noi nell’oscurità, qualunque sia la situazione in cui ci troviamo. 

 

Per quelli di noi che vorrebbero che Dio si occupasse di noi nella luce, potremmo rischiare di non vederlo quando viene da noi in una nuvola densa, attraverso sconosciuti o tramite esperienze oscure. Potremmo commettere l’errore di pensare di essere persi nell’oscurità, invece di riconoscere che siamo al sicuro tra le braccia di Gesù. Sulla base della testimonianza di coloro che ci sono passati, prima di noi, la nube oscura è spesso dove Dio porta il suo popolo, affinché faccia per loro ciò che non può fare nella luce. È dove smonta il suo popolo e lo rimette insieme. 

 

Quale nube ti ha avvolto ultimamente? In quale oscurità sei immerso? Ti trovi al buio, dopo il COVID-19? Hai perso il tuo lavoro o perfino i tuoi cari in questa pandemia? Se è così, ti sono vicino. Ma continua a fidarti di Colui che è con noi sia nella luce che nelle tenebre. 

 

“Essere umani equivale a vivere alla luce del sole e della luna, con ansia e gioia, ammettendo i limiti e trascendendoli, cadendo e rialzandosi. Volere una vita di solo la metà di queste cose è volere una mezza vita, chiudendo l’altra metà dove non interferisce con le proprie brillanti fantasie di come dovrebbero essere le cose” *. 

 

Non abbiate paura del buio! 

 

 

*Barbara Brown Taylor, Learning to Walk in the Dark (HarperOne, 2015), p. 55. 

 

 

Di Don Mcfarlane, pastore presso la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno di Takoma Park, Maryland. 

Fontehttps://www.adventistreview.org/dont-be-afraid-of-the-dark 

Traduzione: Tiziana Calà 

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