Il dono inestimabile

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Fare la spesa non è il mio passatempo preferito… non lo è mai stato. Tuttavia, con tre bambini piccoli al seguito, fare la spesa è in cima alla mia lista di cose da NON fare. Cosa non mi piace, vi chiederete? Innanzitutto, ricordare tutto ciò che mi serve, anche con una lista! In qualche modo riesco a dimenticare cose importanti anche mentre sto facendo la lista, quindi quando faccio la spesa, scruto gli articoli in ogni corsia mentre percorriamo metodicamente il supermercato, sperando di vedere articoli che non sono stati inseriti nella lista. A volte funziona, altre volte no. Per esempio, pensare di aver bisogno del burro di arachidi, per poi rendermi conto che l’avevo finito un mese fa, mentre ora ho quattro barattoli di burro di arachidi nella mia dispensa.

In secondo luogo, la musica. Come si fa a concentrarsi con la musica che rimbomba nel supermercato? Tutto ciò che voglio fare è uscire da lì e trovare un po’ di pace e di sanità mentale! Terzo, cercare di far camminare i bambini attraverso il supermercato è un compito estremamente difficile. Sapete… siete quasi arrivati in fondo al supermercato quando uno dei bambini più grandi dice timidamente: “Mamma, devo andare in bagno”. Ma davvero? Abbiamo quasi finito! “Puoi aspettare ancora qualche minuto, tesoro? Abbiamo quasi finito!”. No, assolutamente no. Così ci dirigiamo verso la parte anteriore del negozio, dove si trovano i bagni, e poi torniamo al punto di partenza. Solo che il più piccolo inizia a piangere perché ha giustamente fame, e il bambino di 2 anni nel carrello è davvero stanco di stare nel carrello e vuole scendere, e il bambino di 4 anni è stanco di camminare e vuole solo andare a casa. Poi tutti si uniscono al piccolo nella sinfonia del pianto, alzando insieme le voci nel loro dolore unificato.

È arrivato il momento di dare dimostrazione di autocontrollo.

 

Un dono importante

Insegnare ai nostri figli l’autocontrollo è uno dei regali più grandi che possiamo fare loro! Tuttavia, inizia con noi. Insegniamo l’autocontrollo mostrando loro l’autocontrollo quando le circostanze sono difficili. L’autocontrollo è una battaglia contro se stessi, una battaglia contro il fare ciò che si sente di fare rispetto a ciò che è giusto. Ellen White scrive: “Rinunciare a se stessi, arrendersi completamente alla volontà di Dio, implica una lotta. Nessun conflitto è così difficile e importante, ma esso costituisce l’unica via per essere rinnovati spiritualmente” (La via migliore, p. 43).

L’autocontrollo può non essere così impegnativo quando la vita è facile o le cose vanno per il verso giusto. L’autocontrollo diventa particolarmente difficile quando siamo stanchi, affamati, scoraggiati o frustrati. L’autocontrollo inizia con una mentalità, con la comprensione che questo momento passerà, ma la vittoria che si ottiene scegliendo di pensare bene, parlare bene, agire bene, durerà per sempre. Dio vuole darci la vittoria! “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge” (Galati 5:22-23).

“Certe persone devono lottare continuamente per controllarsi. Ogni giorno lottano in silenzio e in preghiera contro la tendenza a parlare duramente e contro il proprio temperamento collerico. Queste lotte forse resteranno nascoste per sempre agli altri uomini che non possono lodare gli sforzi che essi fanno per trattenere le parole impulsive che affiorano alle loro labbra. Tutti ignoreranno sempre questi successi. E se fossero noti, vi sarebbe solo disprezzo per coloro che li riportano. Ma nei registri del cielo, coloro che conducono tali lotte risultano tra i vincitori. Qualcuno assiste a queste lotte segrete e a queste vittorie silenziose; egli dice: Chi è lento all’ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città. Se vi rifiutate di alterarvi, infuriarvi e gridare, il Signore vi donerà i mezzi per farlo. Egli vi aiuterà a utilizzare il talento della parola in modo simile a quello del Cristo, affinché la pazienza, il conforto e l’amore caratterizzino la vostra famiglia” (La famiglia cristiana, p. 181).

Non è bellissimo? Come genitori, amiamo tanto i nostri figli; vogliamo il meglio per loro! Vediamo i difetti del loro carattere e del nostro; la rabbia e la frustrazione possono manifestarsi con parole dure, capricci, disubbidienza e sfida. Il nostro desiderio più grande è quello di vederli felici, disponibili e amorevoli: bambini che amano Gesù e sono pronti a incontrarlo al suo ritorno.

 

La prima lezione

Ancora una volta leggiamo: “La madre, guardando i figli affidati alle sue cure, può chiedersi con profonda ansia: qual è il grande scopo e l’obiettivo della loro educazione? È per prepararli alla vita e ai suoi doveri, per qualificarli ad assumere una posizione onorevole nel mondo, a fare il bene, a beneficiare i loro simili, per ottenere alla fine la ricompensa dei giusti? Se è così, allora la prima lezione da impartire loro è l’autocontrollo, perché nessuna persona indisciplinata e testarda può sperare di avere successo in questo mondo o di essere ricompensata nell’altro” (Child Guidance, p. 91)

Siamo tentati di modificare semplicemente il cattivo comportamento in un buon comportamento, invece di ricordare che abbiamo una missione più grande, quella di raggiungere il cuore dei nostri figli. Insegniamo ai nostri figli a sottomettersi a Dio con il nostro esempio. Quando scegliamo di parlare con gentilezza, quando scegliamo di fermarci a pregare prima di agire in modo avventato, quando scegliamo di istruire costantemente i nostri figli a dare valore all’autocontrollo e a celebrare le vittorie ottenute ogni giorno, per quanto piccole possano essere, il Signore benedirà i nostri sforzi! Ricordate l’obiettivo finale: lo scopo della disciplina non è punire il cattivo comportamento, ma insegnare la rettitudine, attirare i cuori a Gesù.

“Se i genitori si dedicassero all’opera che è stata loro affidata da Dio e insegnassero ai loro figli l’autocontrollo, l’abnegazione e la padronanza di sé, sia con il precetto che con l’esempio, scoprirebbero che, mentre cercano di fare il loro dovere per incontrare l’approvazione di Dio, imparano lezioni preziose alla scuola di Cristo. Imparerebbero la pazienza, la tolleranza, l’amore e la mitezza; e sono proprio queste le lezioni che devono insegnare ai loro figli” (Child Guidance, p. 91). Gesù ha promesso di essere con noi. Ha promesso di darci saggezza, coraggio e vittoria. Ha vinto il mondo! Desidera impartire a noi, ai nostri figli, il frutto dello Spirito, affinché le nostre case siano un assaggio del paradiso qui sulla terra. Continuate, cari padri, madri e figli, perché la vittoria è nostra per mezzo di Gesù!

 

 

Di Amie Hubbard, direttrice dei Ministeri della Famiglia della Conferenza del Michigan. Moglie di un pastore, è madre di cinque figli ormai grandi e si gode il suo nuovo ruolo di nonna.

Fonte: https://adventistreview.org/feature/the-priceless-gift/

Traduzione: Tiziana Calà

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