Come “apprezzare” gli ostacoli nella vita

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“Ciò che non mi uccide, mi rende più forte”, diceva Nietzsche in uno dei suoi saggi del 1889. È più facile a dirsi che a farsi quando ci si trova di fronte alla disoccupazione, alla malattia, a un rifiuto o a un foglio d’esame consegnato in bianco. Tendiamo a vederli come cose di cui dobbiamo liberarci.

 

Diversi studi confermano ciò che probabilmente abbiamo imparato dalle nostre esperienze: gli ostacoli costituiscono le nostre migliori fonti di insegnamento. Quando guardiamo più da vicino a ciò che gli ostacoli ci “insegnano”, iniziamo a sentirci più grati per averli attraversati e, forse, iniziamo anche ad apprezzarli. Matthew Trinetti dell’Huffington Post ha stilato un elenco di caratteristiche che rendono gli ostacoli qualcosa di “desiderabile”:

 

Ci mostrano chi siamo veramente. Nei momenti di crisi, il nostro vero io risplende. In quei momenti difficili, impariamo molto di più su ciò che possiamo cambiare e sui diversi modi in cui dovremmo guardare il mondo e le persone che ci circondano.

 

Servono come indicatori per le decisioni future. Le esperienze negative ci forniscono un quadro più chiaro delle conseguenze inevitabili di certe scelte. Così, quando ci troviamo di fronte a una decisione simile, abbiamo già il percorso da seguire per evitare la sofferenza.

 

Ci danno la possibilità di diventare più forti. La paura fa parte della nostra natura e, senza occasioni per rafforzare il nostro coraggio, certe paure ci perseguiteranno per tutta la vita. Ecco perché gli ostacoli sono il modo ideale per mettere alla prova e rafforzare il nostro coraggio.

 

Ci aiutano a trovare il nostro scopo nella vita. Lo scrittore cristiano C. S. Lewis, nel suo libro “Il problema della sofferenza”, ha scritto di come una vita priva di difficoltà ci porti a dare valore a cose di nessun valore reale, al “pantano” in cui ci sentiamo a nostro agio e da cui non usciremmo se non spinti dai problemi. Quando gli ostacoli appaiono sul nostro cammino, quando la sofferenza pesa su di noi, solo allora possiamo cogliere il quadro generale e stabilire correttamente le nostre priorità di vita.

 

Possono portare la pace interiore. Quando incontriamo ostacoli che superano la nostra capacità di superarli, ci rendiamo conto di quanto poco controllo abbiamo sulla nostra vita. Capiamo che non possiamo contare solo su noi stessi e ci imbarchiamo nella ricerca della nostra origine e dello scopo che vogliamo dare alla nostra vita. Una volta scoperta e interiorizzata, la sensazione di sapere da dove veniamo e dove siamo diretti ci porterà la pace interiore.

 

Ci preparano alla morte. Anche se può sembrare triste, gli ostacoli ci ricordano che siamo esseri di passaggio, che siamo qui per un breve periodo e che la morte è la fine di questo viaggio. Ci rendiamo conto che non possiamo vincere la morte da soli. Per i cristiani, questo rafforza la nostra fede nella risurrezione che attende i fedeli. Per coloro che non credono nella risurrezione e nella vita eterna, la morte è solo una trasformazione o un passaggio nel nulla. In entrambi i casi, gli ostacoli che offrono la prospettiva della morte ci trasformano e ci aiutano a vedere la vita in modo diverso.

 

 

Di Andreea Irimia

Fonte: https://st.network/analysis/top/how-to-cherish-the-obstacles-in-your-life.html

Traduzione: Tiziana Calà

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