L’editoria avventista

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Si è concluso in Francia l’incontro dei responsabili delle pubblicazioni e delle case editrici avventiste europee.

 

Oltre 50 leader di pubblicazioni, case editrici e ospiti speciali si sono riuniti nel campus di Collonges-sous-Salève, l’università avventista in Francia, dal 18 al 22 febbraio, per esplorare le migliori pratiche e condividere testimonianze stimolanti. Il convegno sull’editoria avventista europea, organizzato dalle Regioni transeuropea (Ted), intereuropea (Eud), euroasiatica (Esd) e dall’Unione ucraina (Uuc) della denominazione, ha avuto come filo conduttore il tema “È Il nostro momento: oggi, non domani”.

 

 

Secondo Almir Marroni, direttore dei Ministeri per le Pubblicazioni presso la sede della Chiesa mondiale, l’evento ha avuto come obiettivo quello di “migliorare la collaborazione tra le istituzioni editoriali e i coordinatori dei Ministeri delle Pubblicazioni in tutta Europa, compresa la Regione euroasiatica”. Un dialogo aperto sulle opportunità e le sfide incontrate dalle varie case editrici può “promuovere l’unità e l’integrazione… ispirando tutti a continuare a esplorare metodi e strategie per coinvolgere ogni avventista nella condivisione della carta stampata”.

Il programma è stato ricco di rapporti delle Regioni sull’ultimo quinquennio (2019-2023) e di seminari che hanno esplorato i tre pilastri principali della distribuzione della letteratura avventista: i membri di chiesa, i colportori evengelisti e gli studenti che colportano.

 

 

Paulo Macedo, direttore del Dipartimento Comunicazioni all’Eud, ha presentato un seminario particolarmente commentato sulla promozione della sinergia strategica tra i dipartimenti della denominazione.
“Con le attuali tendenze nella comunicazione e nei media, la Chiesa ha un compito impegnativo e promettente da svolgere: riunire le strutture nella visione e nella cooperazione per la missione” ha affermato Macedo “In qualità di ex redattore e attuale responsabile delle Comunicazioni, è un privilegio lavorare verso questo obiettivo… I Ministeri per le Pubblicazioni hanno un’esperienza inestimabile e contenuti potenti. Le Comunicazioni e i media dispongono di mezzi e strumenti che potrebbero valorizzare questo bellissimo ministero. Possa Dio aiutarci a raggiungere una sinergia strategica”.

 

 

Nei sei giorni di incontri sono state organizzate anche delle visite educative, che hanno dato ai partecipanti la possibilità di esplorare l’eredità dei riformatori nelle strade di Ginevra, in Svizzera, e le intense narrazioni a Torre Pellice e al Museo Valdese, in Italia.
“Ciò che mi ha colpito di più è l’importanza di non permettere al tempo di erodere nelle nostre menti i sacrifici fatti da coloro che hanno apprezzato la verità della parola di Dio ancor più della vita stessa” ha commentato Trevor Johnson, direttore vendite della Stanborough Press (Regno Unito), durante la visita a Torre Pellice.

 

 

Prima che il convegno volgesse al termine dopo fruttuose discussioni, Marroni ha sintetizzato cinque raccomandazioni chiave per i leader dell’editoria e della distribuzione delle pubblicazioni avventiste:
– promuovere una maggiore sinergia in tutti gli ambiti della denominazione;
– cercare iniziative di distribuzione innovative e intenzionali in cui coinvolgere i membri delle chiese locali;
– cercare opportunità per rafforzare il lavoro dei colportori evangelisti che diffondono le pubblicazioni;
– esplorare la nicchia particolare delle pubblicazioni digitali e stampate;
– esplorare iniziative per mobilitare i giovani nella diffusione della letteratura avventista.

“I Ministeri per le Pubblicazioni esistono per sostenere la Chiesa, non il contrario” ha ricordato Marroni, sottolineandone le origini profetiche e il significato duraturo.

A conclusione, i partecipanti hanno evidenziato l’importanza di questo convegno nel promuovere e rafforzare i collegamenti tra le case editrici, e nel facilitare lo scambio di migliori pratiche.
“È stato bello ritrovare vecchi amici e conoscerne di nuovi in questo primo incontro ufficiale dell’editoria dopo la pandemia” ha detto Mario Martinelli, presidente della casa editrice Safeliz (Spagna) “Il volume di materiali prodotti negli ultimi anni è sbalorditivo… Personalmente sono incoraggiato a continuare a lavorare per portare avanti l’opera di Dio attraverso la parola stampata e i media digitali, insieme all’impegno di collaborazione all’interno della nostra comunità ecclesiale”.

 

 

Sulla stessa linea è Norbert Zens, tesoriere e direttore dei Ministeri per le Pubblicazioni all’Eud, che ha sottolineato il fondamento profetico e il ruolo centrale di questo ministero nella missione della Chiesa. “Sapendo da dove veniamo, ci rendiamo conto del futuro certo che abbiamo, con un ruolo centrale da svolgere nella missione della Chiesa” ha dichiarato.

António Carvalho, direttore della casa editrice Servir (Portogallo), non sapeva cosa aspettarsi dall’incontro, ma al termine ha affermato: “Questo programma è stato per me fonte di motivazione e ispirazione. Parafrasando il titolo di un famoso libro di Aldous Huxley (Il mondo nuovo), posso dire che ‘Il mondo nuovo delle pubblicazioni’ va avanti! Dio sia lodato per quello che fate attraverso le pagine stampate, in tutto il mondo!”.

“È stata una settimana di dialogo arricchente”, ha aggiunto Kristinn Odinsson, direttore di Dansk Bogforlag (casa editrice danese). In Danimarca, le vendite porta a porta sono vietate e ciò rende impossibile l’evangelizzazione tradizionale con le pubblicazioni.
“La carta stampata ha ancora un futuro” ha continuato Odinsson “ma dobbiamo cercare nuovi modi per distribuirla. Andando avanti, dobbiamo trovare strade innovative per far uscire i nostri libri. E abbiamo sicuramente bisogno di collaborare con i nostri Dipartimenti dei Media e delle Comunicazioni”.

 

 

[Foto: Vanesa Pizzuto, Adventist Media Exchange, CC BY 4 & Almir Marroni]

 

Fonte: HopeMedia Italia 

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