Il miracolo della pazienza

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Modellare l’autocontrollo per i nostri figli

 

Bang! Bang! Bang! Sentivo le manine battere sulla porta del bagno mentre mi rintanavo nel mio nascondiglio. Era uno di quei giorni che avrebbero messo a dura prova qualsiasi genitore. Una cosa dopo l’altra era andata storta. Un grande progetto si profilava all’orizzonte. La casa era un disastro. I miei figli richiedevano un’attenzione costante. E io ero al limite assoluto.

Esausta, volevo solo andare a dormire. Invece mi sono ritrovata a nascondermi nel bagno, alla disperata ricerca di un momento di tregua dagli stimoli e dal caos incontenibili. In quel momento ho capito che avevo bisogno di un potere superiore a me stessa per mostrare la pazienza e la tolleranza che mi aspettavo che i miei figli dimostrassero nella loro vita. Così ho chiesto aiuto a Dio.

 

Il legame con la pazienza

“L’amore è paziente, è benevolo” (1 Corinzi 13:4). La definizione biblica di amore inizia con la pazienza. Eppure la pazienza può essere uno degli aspetti più impegnativi dell’amore. Come genitori, desideriamo che i nostri figli imparino lezioni di pazienza e di autocontrollo in caso di provocazione. Ma come possono imparare la pazienza se non la vedono? I bambini riflettono ciò che osservano o vedono nei genitori. Il modo in cui i genitori affrontano le situazioni difficili si trasferisce facilmente al carattere dei figli.

Nella società odierna le conseguenze dannose dell’impazienza e della mancanza di autocontrollo sono chiaramente evidenti. Molti individui faticano a reagire in modo appropriato quando le loro aspettative vengono deluse. Le persone reagiscono rapidamente con frustrazione, irritazione e rabbia. Questa crescente impazienza si riflette nell’allarmante aumento degli incidenti stradali. Secondo un recente studio di Everytown Research (2023), tra il 2018 e il 2022 i decessi dovuti a sparatorie per rabbia stradale negli Stati Uniti sono raddoppiati.

Anche gli insegnanti hanno assistito a un aumento dei comportamenti violenti. In un sondaggio condotto dall’American Psychological Association (2022), un terzo degli insegnanti partecipanti ha riferito di aver subito minacce verbali. Inoltre, il 14% degli insegnanti e il 22% del personale scolastico hanno riferito di essere stati aggrediti fisicamente da studenti, rispetto al 10% circa degli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado che avevano riferito di aver subito minacce di violenza fisica nel 2015-2016. È preoccupante notare che gli alti livelli di aggressioni verbali contro gli insegnanti non provengono solo dagli studenti. Lo stesso studio condotto dall’American Psychological Association ha rivelato che il 29% degli insegnanti ha riferito di essere stato aggredito verbalmente dai genitori. È evidente che la mancanza di autocontrollo degli studenti riflette direttamente l’atmosfera che regna nelle loro case.

Poiché i nervi delle persone sono sempre più tesi, diventa ancora più importante che la casa sia un luogo di pace e di gioia. Parlando dell’importanza che i genitori diano il giusto esempio, Ellen White afferma: “I genitori dovrebbero esercitare l’autocontrollo, la pazienza, la tolleranza, la gentilezza e l’amore, nel trattare con i loro figli. Dovrebbero ricordare che l’esempio che danno ai loro figli li vedrà riprodotti in loro” (Ellen G. White, Good Health, gennaio 1, 1880).

Quando mostriamo durezza nei confronti dei nostri figli, distorciamo la loro percezione del carattere di Dio e miniamo la credibilità del cristianesimo stesso. Insegniamo che Dio ha il potere di trasformare i cuori, ma quando il nostro carattere rimane immutato, solleviamo dubbi sull’autenticità della nostra fede. Inoltre, la nostra impazienza “soffoca l’amore e l’affetto nel loro cuore [dei bambini]” (Ellen G. White, La famiglia cristiana, p. 102). Come piante delicate, i bambini appassiscono facilmente sotto la mancanza di empatia e di amore, ma con la giusta cura e il giusto nutrimento possono fiorire.

 

Coltivare l’autocontrollo

Attraverso le interazioni quotidiane con gli altri abbiamo l’opportunità di coltivare la pazienza e l’autocontrollo in noi stessi e nei nostri figli. Consideriamo le nostre reazioni in diversi scenari. Come reagiamo quando qualcuno ci taglia la strada mentre guidiamo? Quando i nostri figli chiedono ripetutamente di un giocattolo smarrito, rispondiamo con calma o lasciamo trapelare la frustrazione, accompagnata da un sospiro esasperato? Quando ci sentiamo insoddisfatti dell’insegnante di nostro figlio, affrontiamo la situazione con rabbia e velate minacce o ci sforziamo di affrontare la situazione con pazienza e cercando di capire la sua prospettiva?

E quando siamo impegnati in un progetto importante e nostro figlio ci interrompe per mostrarci la sua ultima opera d’arte? Rispondiamo con disprezzo: “Non ora, ho da fare”, oppure ci prendiamo un momento per riconoscere la loro creatività e per farli gioire? È importante capire che le nostre risposte a questi inconvenienti influenzano notevolmente il modo in cui i nostri figli affronteranno le loro sfide nella vita.

Cosa possiamo fare quando tutto sembra andare storto, spingendoci al limite ed esaurendo la nostra riserva di pazienza? Gesù camminerà con noi in queste piccole e grandi valli, se glielo permetteremo. “Quelle piccole manine scaltre e quei piedini sempre in movimento, le danno molto lavoro e molte preoccupazioni. Deve saper controllare le sue reazioni, altrimenti delle parole impazienti usciranno dalle sue labbra. In alcuni momenti può perdere proprio la testa, ma una preghiera silenziosa al suo redentore calmerà i suoi nervi e le permetterà di riacquistare la serenità necessaria” (Ellen G. White, La famiglia cristiana, p. 102).

Mentre mi rannicchiavo nel mio bagno, era dolorosamente chiaro che non potevo trovare da sola la forza necessaria; avevo bisogno di Gesù. Ho pregato disperatamente per ottenere un aiuto dall’alto, cercando la pazienza e la calma che mi mancavano. In quel momento Gesù ha riempito il mio cuore di pace. Alzandomi, sono uscita dal bagno con un miglior controllo di me stessa. È sorprendente che i miei figli abbiano notato il cambiamento. Dopo essermi scusata per la mia frustrazione e aver affrontato il problema precedente, mio figlio di 4 anni mi ha detto: “Mamma, sono così felice che tu abbia parlato con Gesù. Ti ha aiutato a essere paziente”. Anche mio figlio sapeva che non potevo prendermi il merito. L’autocontrollo è un dono che viene dall’alto. È il miracolo della pazienza. “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza” (Giacomo 1:2-3). E per chi non ha la saggezza per sapere come essere paziente, il consiglio continua: “la chiesa a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data” (Giacomo 1:5). Se permettiamo a Dio di trasformare il nostro carattere, possiamo essere più efficaci nel formare il carattere dei nostri figli.

 

 

Di Ruthie Reeves, fondatrice e presidente di Starting With Jesus, un ministero impegnato ad aiutare le famiglie ad abbracciare una vita centrata su Gesù. È anche moglie di un pastore e madre di due figli.

Fonte: https://adventistreview.org/magazine-article/the-miracle-of-patience/

Traduzione: Tiziana Calà

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