Di recente io e mio marito siamo andati al cinema per una rara uscita senza figli. Abbiamo visto un film che raccontava una bella storia d’amore, che non era priva di colpi al cuore, ma che raccontava la triste e bella storia dell’amore di una coppia.
Ci sono tante storie d’amore intorno a noi: Romeo e Giulietta, Elizabeth e Mr Darcy di “Cime tempestose”, o Meghan e Harry, gli ormai ex membri della famiglia reale inglese, e solo per nominarne alcuni. Ispirata da questa riflessione sulle storie d’amore, ho tirato fuori una lettera scritta a mano che il mio defunto nonno mi ha inviato sulla sua storia d’amore. Sembra uscita da un film, ma vi assicuro che è una storia vera.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, mio nonno ha prestato servizio nell’ambulanza da campo (un’unità medica mobile in prima linea, non un veicolo). Il secondo incarico all’estero della sua unità fu sull’isola del Borneo, dove si occuparono sia di soldati sia di cittadini feriti. Uno dei loro pazienti più allegri era una giovane donna locale che aveva una ferita al cervello causata da schegge di bomba. Nonostante la ferita grave, manteneva la sua allegria e fungeva da traduttrice (parlava cinque o sei lingue) per i diversi pazienti che varcavano le porte dell’ospedale. Era la ragazza di cui mio nonno si era innamorato e che non voleva lasciare se non fosse stata in grado di tornare in Australia con lui. Dopo essersi visto rifiutare dai superiori l’autorizzazione a sposare il suo amore, una sera scoprì che la sua unità sarebbe dovuta ripartire per l’Australia la mattina successiva.
Sapeva di dover prendere provvedimenti drastici.
Mettendo alcuni vestiti in una borsa, quella notte si allontanò di nascosto, camminando per nove ore lungo i binari del treno per raggiungere la città natale di lei. Dopo aver ottenuto l’approvazione della famiglia di lei, si sposarono la mattina stessa. Alla fine venne organizzato il rimpatrio e iniziarono la loro vita insieme in Australia.
Vorrei poter raccontare la versione di mia nonna, ma purtroppo la ferita si rivelò troppo grave e perse quasi tutte le funzioni cognitive diversi anni dopo il suo arrivo in Australia. Tuttavia, sono stata testimone della dedizione e dell’amore di mio nonno che si è preso cura di lei per il resto della sua vita.
Qual è la tua storia d’amore preferita?
Una storia che mi incuriosisce proviene dal libro di Osea, nella Bibbia.
Osea era un profeta incaricato da Dio di sposare una prostituta di nome Gomer. La vita di Osea e Gomer inizia bene, ma Gomer non riesce a lasciarsi alle spalle la sua precedente “attività”. Dopo tre figli, lascia il marito per tornare alla sua precedente vita di promiscuità. Nel suo dolore, Osea riceve da Dio la richiesta di andare a cercare Gomer e di risposarla.
Nonostante la vergogna e l’imbarazzo che deve aver provato, Osea segue la direttiva di Dio. Trova Gomer e la libera dall’angoscia in cui si trovava, anche se lei non meritava affatto il suo amore e le sue cure. Questa storia vi suona familiare?
Se in questo periodo vi sentite soli, tristi o non amati, c’è una storia su cui potete concentrarvi. La vostra storia d’amore con un Dio il cui amore e la cui dedizione nei vostri confronti supera tutto. Che ha intrapreso azioni drastiche per non separarsi da voi e che ha pagato la vostra libertà dall’angoscia, anche se non era meritata.
Questa è la più grande storia d’amore mai raccontata.
Di Danelle Stothers
Fonte: https://record.adventistchurch.com/2023/02/17/the-greatest-love-story-ever-told/
Traduzione: Tiziana Calà
