Urgenza spirituale

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Una caratteristica che accomuna le persone che crescono spiritualmente è un profondo senso di bisogno. Ciò che le unisce è l’idea che la spiritualità non sia facoltativa. Che sia per rivelazione o per una confluenza di circostanze, le persone veramente spirituali giungono alla conclusione che la vita senza il Signore non può funzionare. Sono testimoni delle loro vere condizioni e si guardano alla luce del sole, riconoscendo il loro bisogno di un Salvatore. Concludono anche che la salvezza non può essere ottenuta al di fuori del nome di Gesù Cristo.

Inoltre, un senso di disperazione li spinge verso Cristo. Questa disperazione non è circostanziale, non è dovuta a un bisogno finanziario, fisico o a un desiderio personale. Nasce invece da un desiderio del cuore di Cristo che non può essere soddisfatto da nessun’altra cosa. C’è un’insoddisfazione interiore che può essere placata solo attraverso il contatto con il Salvatore.

 

Il contatto con Dio non negoziabile

Le persone spirituali desiderano Gesù come un affamato desidera il cibo. Desiderano Gesù come un viandante del deserto desidera l’acqua. Ricercano Gesù con la stessa urgenza di un uomo che sta annegando mentre anela al suo prossimo respiro. Non c’è nulla di facoltativo nel modo in cui ricercano Dio. Non c’è nulla di piacevole nella loro ricerca di lui. C’è solo un accanito tentativo di entrare in contatto con il Salvatore, spinto da una disperazione non quantificabile.

Le persone che compiono salti spirituali personificano i seguenti versetti: “Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio” (Salmo 42:1). “Ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca” (Giobbe 23:12).

Questo tipo di passione per Dio è estraneo ai cristiani culturali. I cristiani culturali hanno un modo incredibile di vivere a compartimenti stagni. Mettono la propria spiritualità in una scatola riservata solo ai fine settimana. I cristiani veri, invece, hanno una spiritualità pervasiva; questa si diffonde in ogni ambito della loro vita. La loro spiritualità condiziona ciò che guardano in televisione, le loro scelte di appuntamenti, i loro affari e le loro conversazioni. Cristo è il loro bene più prezioso e non lo scambierebbero con nulla al mondo.

 

Controllare le proprie priorità

Nel mondo di oggi, il nostro più grande problema spirituale è l’idea che il tempo con Cristo sia negoziabile. Non consideriamo il tempo con Cristo come essenziale, ma come opzionale. Quando stabiliamo i nostri programmi per la giornata, spesso vi inseriamo il tempo di preghiera o di studio della Bibbia. Notiamo, però, che se siamo in ritardo o se c’è un imprevisto che riduce il tempo a nostra disposizione per svolgere i compiti della giornata, iniziamo a dare priorità al compito che effettivamente porteremo a termine.

Mettiamo in vendita il tempo intimo con Dio e, in alcuni casi, lo barattiamo con cose che non ci danno un ritorno significativo. Scambiamo il tempo con Dio per il lavoro, la scuola, gli appuntamenti, gli hobby e i social media. Di conseguenza, le nostre vite spirituali ruotano intorno a concerti, spettacoli teatrali e revival della chiesa, con pochi legami personali tra gli eventi.

Dio vuole molto di più per voi. Non vuole di più da voi, ma vuole di più per voi.

 

Tracciate una linea intorno al suo tempo

Ho un semplice consiglio: mettete una barricata intorno al vostro tempo di devozione.

Stabilite un orario costante in cui incontrarvi con Dio, insieme a un luogo di quiete in cui sfuggire al rumore e al trambusto della vita. Proteggete questo tempo con Dio come una mamma chioccia sorveglia i suoi pulcini. Non negoziatelo più. È la costanza quotidiana nel tempo di incontro personale con il Salvatore che allargherà i confini del vostro cuore. È la connessione quotidiana che vi restituirà ciò che i programmi della vita vi hanno tolto.

È quel contatto personale che vi fortificherà per qualsiasi cosa la vita vi proponga quel giorno. È la vostra connessione con il Signore che farà sì che vi sentiate pieni di energia per tutto il giorno. La vostra costanza rappresenterà il trampolino di lancio per un grande salto spirituale.

 

 

Di Debleaire Snell, relatore/direttore di Breath of Life e pastore della chiesa avventista del settimo giorno Oakwood University di Huntsville, Alabama

Fonte: https://www.messagemagazine.com/issues/2022-september-october/spiritual-urgency/

Traduzione: Tiziana Calà

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