Un impegno permanente

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Dichiarazioni della Chiesa avventista in Germania, in occasione del Giorno della Memoria e della denominazione a livello europeo.

In occasione del 75° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa il 27 gennaio 1945, i dirigenti della Chiesa avventista in Germania (Unione del nord – Ndv; e Unione del sud – Sdv) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per “Un impegno permanente”. Una riflessione sul passato nazista al fine di trarre conclusioni per il presente e il futuro.

Nel Giorno della Memoria, i presidenti delle due Unioni avventiste tedesche (Ndv e Sdv) hanno deposto una corona presso il “Memoriale agli ebrei deportati” di Stoccarda e hanno letto la dichiarazione.

Il monumento, inaugurato nel 2006, commemora le oltre 2.500 vittime ebree di Württemberg, Hohenzollern, Baden e circa 250 sinti e rom che furono deportati da lì nei campi di concentramento nell’Europa orientale.

Susanne Jakubowski, membro del consiglio della comunità ebraica nel Württemberg, ha preso parte alla cerimonia e ha ricordato gli eventi storici dell’era nazista e la successiva liberazione dei campi di concentramento da parte degli alleati. La stessa Jakubowksi ha perso due dei suoi nonni nelle deportazioni naziste.

 

La dichiarazione tedesca
La dichiarazione della Chiesa ricorda le vittime del nazionalsocialismo: gli ebrei assassinati, i sinti e i rom, i testimoni di Geova, i deportati slavi, quelli costretti ai lavori forzati, gli omosessuali, i prigionieri politici, le persone con disabilità e altri gruppi di vittime. “Erano stati privati del diritto di voto, torturati, assassinati dal regime nazionalsocialista con la sua ideologia antisemita e razzista”. Commemora anche quegli uomini e quelle donne “che hanno resistito attivamente e coraggiosamente alla dittatura della disumanità”.

Il ricordo delle vittime di violenze passate “è un obbligo permanente per noi”, continua la dichiarazione. Bisogna far sentire forte la propria voce contro qualsiasi pericolo di ripetere questa disumanità, come per esempio il valutare le persone in base a origine, religione, genere o per altri motivi. “Rifiutiamo anche le parole dei leader politici che sono apertamente o segretamente antisemiti, xenofobi o misantropi”, affermano i leader avventisti.

Nella vita dei cristiani non deve esserci alcun posto per l’antisemitismo, la xenofobia e la misantropia. La dichiarazione ricorda che “la grande diversità etnica e culturale fa parte della nostra immagine di chiesa avventista mondiale”. Inoltre “ogni persona è stata creata a immagine di Dio (Genesi 1:26)” e va rispettata e protetta “indipendentemente dalle sue caratteristiche”. Tradurre questa immagine dell’essere umano nella realtà presente è un compito “che condividiamo con tutti coloro che lavorano a favore dell’umanità”.
La dichiarazione in tedesco è su https://www.adventisten.de/utility/dokumente-und-stellungnahmen/

 

La dichiarazione Eud
In occasione del 27 gennaio, la Chiesa avventista europea (Regione Intereuropea – Eud) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Shoah fa parte della nostra memoria. Non deve essere dimenticata. Lo spirito malvagio che ha guidato l’Olocausto è ancora dilagante oggi e non dobbiamo rischiare che un tale episodio si possa ripetere. Dobbiamo essere vigili e rispettare tutte le persone e le loro differenze in modo che non accada mai più”.
Non c’è pace senza comprensione, non c’è comprensione senza dialogo, non c’è gioia senza condivisione, non c’è progresso senza visione, non c’è rispetto senza sensibilità, non c’è futuro senza dignità.

 

Fonte: https://bit.ly/2RCHsYO

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