UN ABBRACCIO, UN LIBRO E UNA NUOVA VITA

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Era un giorno di una settimana come un’altra. Un giovedì pomeriggio, il 20 febbraio lei doveva passare in centro città per sbrigare qualcosa. Nei suoi pensieri è angosciata e sempre ansiosa per le sfide della vita. Suo marito, i suoi due bambini, la ricerca di un lavoro, il senso di colpa per tutto il bene che non ha fatto o per tutto il bene che avrebbe dovuto fare. Improvvisamente, si imbatte in un movimento di gente sul marciapiede. Dei giovani sorridenti con delle insegne e le braccia aperte le gridano “abbracci gratuiti!”. Lei non capisce cosa succede. Delle magliette colorate, un tavolo sulla sinistra con delle cose sopra. Si fa prendere dalla gioia del momento e apre le braccia ricevendo vari abbracci dai giovani. Qualche istante dopo, lei è di nuovo in cammino per attraversare il passaggio pedonale sulla rotonda Rive, a Ginevra.

Lei, Fatima, è alla ricerca di qualcosa per capire meglio la vita, ma soprattutto se stessa. In una piccola frazione di secondo, si ricorda che sul tavolo che aveva visto vicino ai giovani c’era qualcosa. Un libro. Esita, ma decide di tornare indietro e andare verso il tavolo. Vede da lontano il titolo “La via migliore”. “Quanto costa?” chiede. “Niente” risponde un giovane, “è gratis”. Ecco Fatima su un autobus per tornare a casa leggendo i primi capitoli di questo libro. Inspiegabilmente, questo libro la attira molto. Capitolo dopo capitolo, si sente ispirata e scopre cose nuove. Dio: lei ci crede, ma è molto confusa. Ma quelle pagine sembrano spiegarle le cose in modo così chiaro che è quasi “magico”. Legge qualcosa riguardo la preghiera. Si, può comunicare direttamente con Dio. Legge anche qualcosa riguardo l’importanza della bibbia. Si, ha bisogno di una bibbia. Questo piccolo libro le dà voglia di leggere la bibbia. Ma non ce l’ha! Cosa fare? È semplice: se la preghiera funziona veramente, prega affinché qualcuno le regali una bibbia!

Qualche giorno dopo, alla fermata dell’autobus sperduta da qualche parte nella campagna di Ginevra, vede una signora che cammina, che viene da lontano e si avvicina alla fermata. Continua dritto, ma poi si ferma e torna indietro verso Fatima e le dice “Vuoi una bibbia,” “Bah, si.” Risponde un po’ sorpresa. La prende tra le mani la risposta alle sue preghiere un po’ stupefatta. Qualche secondo dopo, guarda per capire chi è quella donna che le ha dato questo regalo prezioso. Non c’era più nessuno!

I giorni a seguire furono caratterizzati da una ricerca intensa. A volte preparava in ritardo i pasti per i bambini affamati. Ma era lei che, affamata spiritualmente; leggeva il piccolo libro e verificava nella sua nuova bibbia se tutto corrispondeva veramente. C’erano tante cose nuove, cose sconosciute. Ogni dubbio meritava di essere scritto su un post-it. Dopo un po’ di tempo questo prezioso libro era pieno di post-it.

Successivamente, sentiva il bisogno di conoscere coloro che le avevano regalato quel libro. Infatti, chi erano quei giovani che davano abbracci e libri? Guarda un piccolo volantino che invita le persone a venire agli incontri. Ecco, decide andare.

Un sabato mattina al centro città di Ginevra, Fatima è persa, non riesce a trovare l’indirizzo esatto dell’incontro. Chiama e la vanno cercare in strada. E per la prima volta nella sua vita, arriva in una chiesa avventista. È piacevolmente sorpresa. E tornerà.
Il sabato successivo, Fatima torna con la sua bibbia. È la prima volta che la vedo. Mi racconta la sua storia. Vedo nei suoi occhi quella fiamma dello Spirito Santo che la fa sognare dei giorni migliori nella sua vita interiore. Prendiamo un appuntamento il martedì successivo. Mi ricordo di suo marito quando mi apre la porta. Robusto e dall’aria decisa. Ecco! È arrabbiato con questo sconosciuto a casa sua?

Ci mettiamo a tavola e cominciamo il primo studio. Lui non dice niente, lei fa tante domande ed è molto interessata. Tuttavia, il ricordo più significativo di quell’incontro è stata la testimonianza di suo marito “Da quando legge quel piccolo libro, mia moglie è cambiata. È più calma, serena, meno preoccupata e mi assilla meno. Sta meglio”. In altre parole, mi diceva che era d’accordo che venisse da noi.

fatima-témoignageSono seguiti vari mesi di studio della bibbia a casa sua, discussioni appassionate, molte letture da parte sua e una partecipazione regolare da parte sua e dei suoi bambini. Si sono creati dei legami di amicizia con la comunità.

Questa volta, un sabato pomeriggio, sempre al centro di Ginevra, Fatima dona la sua vita al Signore attraverso le acque del battesimo nella giovane chiesa avventista VIVO (vieni, vedi e vivi).
Altri uomini e donne passeggiano nelle nostre città, come Fatima, alla ricerca di un incontro che possa finalmente dare un nuovo senso alla loro vita. Siamo pronti ad avvicinarci a loro?

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