Tensioni razziali negli Stati Uniti: gli avventisti siano operatori di pace

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Dichiarazione della Chiesa in America del nord.

Non si placano le proteste antirazzismo negli Stati Uniti. Dopo le ultime uccisioni di cittadini afroamericani, la dirigenza della Chiesa avventista in America del nord (Nad) ha lanciato un appello ai suoi membri affinché siano canali di pace.

“Le tensioni locali negli Stati Uniti sono aumentate ulteriormente dopo la recente uccisione del 29enne afroamericano Jacob Blake da parte di agenti di polizia in Wisconsin. Questo evento, come innumerevoli altri, ha amplificato le voci dei neri americani e di altri che gridano in cerca di giustizia per gli atti di violenza perpetrati contro la loro comunità” afferma la dichiarazione della Nad diffusa il 26 agosto.

“La Chiesa avventista del settimo giorno in Nord America” continua “ascolta le loro voci e invita le chiese e i singoli individui a essere canali di pace e speranza per i fratelli e le sorelle afroamericani. Riconosciamo il loro dolore e l’ingiustizia che affrontano, e ci impegniamo a servire come loro voce quando vengono zittiti da coloro che cercano di calmarli. Chiediamo cambiamenti nel modo in cui la comunità nera viene trattata da quanti hanno posizioni di fiducia e protezione”.

Quando il razzismo e la violenza feriscono la società afroamericana, tutti ne sono colpiti, rileva il documento che conclude: “Come figli di Dio possiamo e dobbiamo migliorare il modo in cui ci trattiamo reciprocamente. Gesù Cristo proclamò: ‘Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere’ (Matteo 12:25)”.

 

Fonte: Il Messaggero Avventista

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