Lo Spirito Santo è al lavoro anche in Europa

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Rapporto del presidente Eud al Consiglio annuale della Chiesa avventista mondiale

 

Il past. Mario Brito, presidente della Regione intereuropea (Eud) della Chiesa avventista, ha presentato il suo rapporto al Consiglio annuale della denominazione mondiale, tenuto dal 6 al 12 ottobre nella sede centrale di Silvers Spring, Stati Uniti.

La regione dell’Eud è un territorio difficile, ha esordito il presidente. Le chiese tradizionali perdono centinaia di migliaia di membri ogni anno, mentre la chiesa avventista rimane pressoché stabile. I cittadini europei hanno molte idee e filosofie in testa e c’è un’invasione di nuove tendenze e idee provenienti da ogni dove. La denominazione è composta da persone che si impegnano ma senza molti risultati. “Lavoriamo duro” ha detto Brito, nonostante la l’aumento numerico sia lento.

Poi ha infuso incoraggiamento nel suo rapporto, dichiarando: “Avremo un grande raccolto tramite la grazia di Dio e la crescita arriverà. Dobbiamo essere pazienti, fedeli e pregare molto. La chiesa in Europa va avanti. Ci sono diversi segni che ci mostrano che la chiesa è viva”.

 

I progetti  
Molti dei progetti dell’Eud sono realizzati insieme e in collaborazione con la sede della Chiesa mondiale.
Guerra 
Quando è iniziata la guerra in Ucraina, ha sottolineato il presidente, le nostre istituzioni erano pronte e preparate per offrire assistenza. Molto rapidamente hanno organizzato aiuti e supporto, tramite Adra e altri dipartimenti. I governi e le persone sono rimasti sbalorditi dalla rapidità con cui sono intervenute le organizzazioni avventiste. Le nostre chiese erano aperte e, ovunque, tutti si sono attivati.
In Germania, Paese ritenuto secolarizzato, molti profughi ucraini, avventisti e non, sono stati accolti nelle case e “tantissimi hanno trovato rifugio nelle chiese avventiste”.
“È chiaro che l’amore di Cristo è all’opera. I membri si sacrificano perché amano le altre persone” ha aggiunto Brito.

 

Piccoli gruppi
Un’altra realtà è quella dei piccoli gruppi in cui le persone, molti sono giovani, si riuniscono regolarmente per studiare la Scrittura, pregare e restare uniti. “Io stesso partecipo a un piccolo gruppo. Ci incontriamo e preghiamo per i casi critici, e Dio apre molte porte” ha detto il presidente.

 

 

Media 
Un lavoro importante per l’avanzamento della missione è quello portato avanti dai media avventisti europei. Sono collegati con le chiese locali e questo ha portato al battesimo di molte persone.
Oggi è davvero difficile bussare alle porte perché la gente è scettica e non apre. La chiesa ha risposto a questa difficoltà entrando nelle case attraverso i media. In Spagna, ad esempio, 1.200 persone studiano la Bibbia grazie al lavoro dei social media avventisti. 400 pastori e laici sono stati formati per svolgere la missione attraverso i social media.
“I nostri team dei media svolgono un lavoro eccezionale. Crediamo nel raggiungere le persone attraverso i media”, ha affermato Brito.

 

Scuole e centri 
Un progetto significativo che l’Eud sta sviluppando è l’apertura di nuove scuole. Le istituzioni pubbliche europee sanno che gli avventisti preparano bene gli studenti e aprono le porte a nuove scuole. Anche il numero di studenti è cresciuto costantemente perché molti genitori sono allarmati dalle recenti tendenze e mandano i loro figli nelle scuole avventiste.
Nello stesso spirito di educazione positiva, l’Eud investe anche nella formazione alla leadership, con l’idea che “vogliamo aiutare i nostri leader ad avere un approccio più relazionale, ad arrivare al cuore delle persone, ad avere un approccio più pastorale. Stiamo preparando anche dei missionari europei”.

Ci sono poi i Centri per lo stile di vita in vari Paesi. Sono un ottimo mezzo di evangelizzazione perché le persone che vi si recano ricevono accoglienza e guarigione.

Le chiese avventiste del territorio Eud hanno realizzato anche numerosi Centri di speranza, costruiti per contribuire positivamente alla collettività. In Romania, questi centri includono 52 librerie dove le persone possono andare, leggere, conversare e bere qualcosa. Hanno 5.000 studenti iscritti e molte persone che frequentano non sono avventisti. “Gestiamo molti Centri di speranza nell’Europa continentale e sono sempre una grande benedizione”, ha ribadito il presidente.

 

 

Miracoli 
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma i miracoli succedono ancora oggi. Ne è un esempio l’esperienza di un giovane che era tossicodipendente perché aveva avuto una vita difficile. Un giorno ha assunto una dose eccessiva ed è caduto dalla finestra. Non è morto, ma è rimasto paralizzato. In quel periodo ha incontrato un piccolo gruppo di giovani avventisti che si occupavano di assistenza ai senzatetto e ai tossicodipendenti. A poco a poco, mentre continuava a interagire con loro, ha iniziato ad avere qualche speranza di guarigione. Anche se i medici avevano detto che non avrebbe mai più camminato, ha pregato con fervore con il suo piccolo gruppo e si è sforzato di camminare di nuovo. Lentamente si è ripreso, ha smesso di assumere droga e ha deciso di far entrare Gesù Cristo nella sua vita. Questo giovane è stato battezzato, ha ripreso a camminare ed è diventato una persona nuova.

 

Carceri
Un ultimo progetto da evidenziare è il ministero nelle carceri. Pastori e laici avventisti visitano i reclusi nei penitenziari. Le autorità ne sono felici e li incoraggiano a continuare questo lavoro. Di conseguenza, diversi detenuti sono stati già battezzati.

 

Conclusione 
“Lo Spirito Santo è all’opera in Europa” ha concluso il past. Brito “Pregate per noi. Diamo priorità alla missione. Siamo impegnati. Spendiamo i nostri soldi per la missione. Siamo uniti e crediamo che arriveranno grandi risultati”.

 

Fonte: HopeMedia Italia

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