I nostri genitori dovrebbero avere voce in capitolo nelle nostre scelte amorose?

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Lui non sarà mai abbastanza per la piccola di papà e lei non si prenderà mai cura del cucciolo della mamma come dovrebbe. Quante persone si trovano in una situazione simile? Tutti vogliamo che coloro che ci hanno cresciuto e la persona con cui ci vediamo in futuro vadano d’accordo. Tuttavia, una domanda inevitabile sorge quando questo non è possibile: quando dobbiamo dipendere dall’opinione dei nostri genitori nell’ambito della nostra vita amorosa e nella scelta del nostro compagno per la vita?

 

I genitori che disapprovano la scelta del partner dei propri figli è un dilemma più vecchio di Romeo e Giulietta di Shakespeare. I ricercatori delle Università di Bristol e Groningen credono di aver scoperto la ragione di questo comportamento, almeno quando si tratta dei genitori delle ragazze: “Il conflitto sulla scelta del proprio partner potrebbe essere radicato in un conflitto sulle risorse”, affermano gli autori.

 

La radice del conflitto genitori-figli sul partner ideale

Il conflitto nasce quando il figlio si accontenta di un partner che non gli offre tutto il sostegno e le risorse che i genitori vorrebbero, secondo il modello informatico simulato nella ricerca. I genitori si sentono costretti a compensare le mancanze perché desiderano che i loro figli raggiungano lo stesso livello di sostegno, spiega uno degli autori, il dottor Tim Fawcett. Di conseguenza, offriranno più aiuto alla figlia che sceglie un partner che non può mantenerla.

Il potenziale conflitto emerge dall’analisi delle diverse aspettative, dei genitori e dei figli, riguardo al futuro compagno di vita di questi ultimi. “I sondaggi hanno dimostrato che i figli tendono a concentrarsi sull’attrazione fisica, l’odore e il senso dell’umorismo, mentre i genitori sono più interessati alla classe sociale e alla storia familiare”, ha dichiarato il coordinatore dello studio, Piet van den Bergh.

 

Quando sono i genitori a fare il grande passo

Con l’eccezione di casi estremi, le azioni dei genitori nei confronti dei figli sono di solito ben intenzionate. I loro consigli, tratti dalle esperienze di vita personale, da fallimenti e successi, possono spesso risultare utili per guidare i giovani nella scelta del proprio partner. “Sì, a tutti voi può piacere pensare di saperne di più dei vostri genitori, ma in realtà non è così. Non sono infallibili, ma vi conoscono e conoscono il matrimonio e saranno in grado di dire se vi state ingannando scegliendo quella determinata persona”, dice André Marie, priore del Centro San Benedetto.

La Bibbia ci ricorda anche quanto sia prezioso il consiglio e il coinvolgimento dei genitori nella vita dei figli, indipendentemente dalla propria età: “L’insensato disprezza l’istruzione di suo padre, ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto” (Proverbi 15:5).

 

L’opinione dei genitori: cosa dice la scienza a riguardo

La scienza suggerisce che il coinvolgimento della famiglia nella vita dei figli può avere dei benefici. Lo psicologo Robert Epstein, PhD, dell’American Institute for Behavioral Research and Technology, ha studiato le implicazioni dei matrimoni combinati dai genitori, nello studio “How love emerges in arranged marriages” (letteralmente, In che modo l’amore emerge nei matrimoni combinati). I risultati ci fanno riflettere: Cosa viene prima? L’amore o il matrimonio? Secondo le sue conclusioni, una delle cose più importanti che i genitori fanno quando combinano il matrimonio dei figli è essere attenti e cercare comportamenti inaccettabili nel potenziale partner. Il loro coinvolgimento fin dall’inizio nell’accordo è un fattore importante per un matrimonio stabile, secondo il New York Times.

Se all’inizio di un matrimonio combinato, gli sposi valutavano il loro amore per il partner con un punteggio di 3.9 (su una scala da 1 a 10), dopo una relazione di 19 anni e mezzo il loro amore ha raggiunto un valore di 8.9, secondo i risultati emersi. In uno dei casi, i partecipanti hanno detto che 3 mesi di relazione sono stati sufficienti per arrivare ad amarsi al livello più alto e intenso (10).

“Nei matrimoni combinati, si pensa all’abbinamento. In occidente, l’attrazione fisica è importante. Ma le persone devono essere in grado di distinguere la lussuria dall’amore. Una forte attrazione fisica è molto pericolosa, può essere accecante. In occidente è facile interrompere un matrimonio. Ma nei matrimoni combinati, l’impegno è molto forte. Le persone si sposano sapendo che non se ne andranno, così quando i momenti sono più difficili (affrontando ferite o traumi) non scappano. Questo li avvicina”, afferma il dottor Epstein. La sua opinione è condivisa da Francine Kaye, terapeuta di coppia: “Sono determinati a farlo funzionare”. Tuttavia, l’idea dei matrimoni combinati sembra mal adattarsi alla cultura in cui viviamo, che valorizza fortemente il desiderio di libertà e di indipendenza. I giovani (ma non solo) sono romantici. Vogliono innamorarsi, vogliono sperimentare l’amore e le “farfalle nello stomaco”, aspettando di incontrare la persona giusta.

 

Quando i genitori sono troppo insistenti

Non solo combinare un matrimonio può essere invadente. I genitori possono diventare troppo invadenti nelle loro azioni e nell’esprimere le proprie opinioni riguardo al partner dei figli e alla loro vita sentimentale. La dottoressa Laura Schlessinger, la nota conduttrice di un programma radiofonico statunitense sulle relazioni, ricorda alcune delle abitudini genitoriali che oltrepassano il confine del coinvolgimento nella relazione sentimentale o nel matrimonio dei figli.

Queste includono l’aspettarsi che il figlio, ormai adulto, li ascolti sempre e, a volte, aspettarsi di essere inclusi in tutti gli aspetti della vita di coppia (comprese le vacanze o gli acquisti importanti, come una macchina). A volte criticano aspramente il partner scelto dal figlio, o sono possessivi nei suoi confronti, soprattutto quando si tratta di trascorrere il tempo libero e di onorare le tradizioni familiari.

Chi ha genitori troppo invadenti deve ricordarsi di trattare questi momenti con compassione e comprensione, senza reagire in modo critico o irritato. “La vecchia generazione si aggrappa ai propri atteggiamenti e opinioni perché li aiuta a sentirsi sicuri in un mondo che è in continuo cambiamento. Le loro intenzioni sono probabilmente buone. Trovate il modo di rassicurare la vostra famiglia d’origine, dicendo che apprezzate e onorate il vostro passato pur diventando parte della comunità globale che include persone di altre estrazioni sociali”, consiglia la psicologa Marie Hartwell-Walker, PhD, consulente familiare e matrimoniale per Psych Central.

 

Compromesso e comprensione, i fattori principali per l’unità

Evitare il risentimento verso i genitori o il partner è altrettanto importante. In questo senso, un approccio più adatto risulta essere il tentativo di costruire una relazione e raggiungere l’unità all’interno della famiglia. “Fate del vostro meglio per negoziare compromessi, comprensione o almeno un disaccordo rispettoso. Quando dovete rifiutare le esigenze o le richieste di qualcuno, siate chiari, sostenendo che questo non significa che non lo amate; significa che non si adatta al tipo di famiglia che volete creare”, dichiara la dottoressa Hartwell-Walker.

Infine, ma non per importanza, il partner criticato non deve trasformarsi in un alleato nel contesto di un conflitto con i propri genitori, con lo scopo di dare loro una lezione. “Non è giusto per la persona che ti ama essere usata come una pedina in una lotta in corso che stai avendo con i tuoi genitori su cose come la religione, la razza o lo status. Può essere bello avere un sostegno nella battaglia, ma ‘noi contro loro’ non è una base sufficiente per avere una relazione duratura”, conclude l’esperta.

 

 

Di Astrid Daulia T. Dinescu

Fonte: https://st.network/analysis/top/should-our-parents-have-a-say-in-our-love-choices.html

Traduzione: Tiziana Calà

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