Salvare/Guarire

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Una parola greca può talvolta avere diversi significati che vengono tradotti in maniera diversa. Prendiamo ad esempio la parola greca sõzõ. Questa parola significa “guarire”, ma anche “salvare”. I traduttori, ovviamente, devono scegliere una sola opzione quando traducono, ma i lettori del primo secolo delle opere che compongono il Nuovo Testamento – scritto in greco – erano consapevoli di tutti i diversi significati possibili delle parole che leggevano, compresi i diversi significati possibili del termine sõzõ.

Prendiamo, ad esempio, quanto detto da Gesù, nell’episodio della donna con flusso di sangue che lo toccò (cfr. Matteo 9:20-22; Marco 5:25-34; Luca 8:43-48). La donna soffriva di un flusso di sangue continuo da 12 anni (cfr. Luca 8:43). Pensò che Gesù potesse avere il potere di guarirla e, di fatto, quando lo toccò, il flusso di sangue cessò e lei venne guarita. Gesù si ferma tra la folla e chiede: “Chi mi ha toccato?” e la donna confessa. Poi dice queste importanti parole alla donna: “la tua fede ti ha salvata”, e nel farlo usa il tempo perfetto del verbo sõzõ (in alcune versioni, “la tua fede ti ha guarita”). Ma il lettore di lingua greca sa anche che la parola sõzõ significa “salvare” oltre che “guarire”. Quindi, il lettore di lingua greca leggerebbe: “La tua fede ti ha guarita/salvata”.

Ci sono diverse cose importanti da notare in questo episodio. La prima è che Gesù si preoccupa di assicurarsi che i suoi seguaci conoscano la base dei suoi miracoli: essi si basano sulla “fede”, sulla fede in Dio e nella sua bontà, non su qualche magia che deriva dal toccare Gesù e le sue vesti. In secondo luogo, secondo le regole della purezza, Gesù sarebbe dovuto diventare impuro dopo che la donna l’aveva toccato (cfr. Levitico 15:25-27). Invece, essendo guarita dalla sua afflizione, la donna divenne pura, pulita. In questa e in altre storie del Nuovo Testamento (ad esempio cfr. Marco 5:1-43), Gesù rende puro l’impuro, lo rende pulito! Infine, ogni miracolo di guarigione nel Nuovo Testamento è anche una testimonianza della capacità di Gesù di salvare. Egli può salvare i malati dalla loro malattia; può salvare coloro che sono perduti nel peccato. Come dice Paolo, “se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9; nota bene, “sarai salvato” è una traduzione del futuro passivo di sõzõ).

 

 

Di Robert McIver, professore della School of Ministry and Theology presso l’Avondale University College, direttore dello Scripture Spirituality and Society Research Centre ed editore dell’Avondale Academic Press

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2022/08/10/what-in-the-word-save-heal/

Traduzione: Tiziana Calà

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