Consiglio annuale 2021: rapporto della tesoreria mondiale

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Paul Douglas, tesoriere della Chiesa avventista mondiale, ha iniziato il suo intervento al Consiglio annuale 2021 dando alcune buone notizie.
“Considerato lo stato delle nostre finanze alla fine di agosto, posso dire che il quadro finanziario è molto più forte oggi rispetto a un anno fa” ha affermato rivolto ai delegati, alcuni in presenza altri collegati da remoto, nel presentare il rapporto della tesoreria.
“Diverse aree del nostro bilancio” ha aggiunto “mostrano tendenze positive anno dopo anno, per le quali possiamo solo dare gloria a Dio”.

 

Stato attuale delle finanze della Chiesa 
Douglas ha riferito che la decima mondiale è aumentata del 5,2% rispetto allo scorso anno, il 7% in più rispetto a quanto preventivato dalla Chiesa; e le offerte sono aumentate del 14,2%, il 30% in più di quanto la denominazione avesse previsto di ricevere.
Il tesoriere mondiale ha anche notato che le spese sono diminuite di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma sono ancora superiori dell’11% rispetto a quanto previsto. Ciò è dovuto alle variazioni del tasso di cambio tra gli Stati Uniti, dove si trova la sede generale della Chiesa avventista, e le valute locali dei Paesi in cui sono stati inviati gli stanziamenti. Ha anche riconosciuto il merito ai capi dipartimento della denominazione mondiale di aver contenuto le spese. Al momento del rapporto, le spese per gestire la sede generale e le sue attività erano dell’8,4% in meno rispetto a un anno fa e del 16,9% in meno rispetto al budget.

Sebbene si sia registrata una diminuzione del patrimonio netto totale di 4,3 milioni di dollari, essa è inferiore alla diminuzione di 7,3 milioni di dollari di un anno fa ad agosto. È anche molto inferiore al previsto calo di 6,5 milioni di dollari che la Chiesa dovrebbe vedere nel budget per quest’anno.

Douglas pensa che le tendenze positive continueranno anche l’anno prossimo. Molti dei tesorieri delle 13 Regioni della denominazione e delle 2 Unioni annesse riportano decime e offerte più elevate, anche rispetto al 2019, considerato come un normale anno finanziario. Ciò non significa poter aumentare la spesa. “La crisi economica ci ha colto all’improvviso” ha sottolineato il tesoriere “ma anche con gli indicatori positivi che stiamo vedendo, è meglio avere un approccio più prudente e fare piani per uscirne lentamente”.

 

Bilancio e decime della Chiesa 
Ray Wahlen, vicetesoriere mondiale, ha presentato la sua relazione sul bilancio e sull’uso della decima. “Dio ha certamente portato la Chiesa da alcuni momenti finanziari difficili a una posizione che non osavamo nemmeno sognare lo scorso anno in questo stesso periodo” ha affermato “Ciò ha in qualche modo alleggerito il quadro del bilancio per quanto riguarda il 2022, ma permangono ancora delle sfide”.

Ha quindi esortato il Comitato esecutivo a impegnarsi nel piano strategico quinquennale “I Will Go – Eccomi manda me”, affermando che i tre punti centrali – missione, crescita spirituale e leadership – devono guidare le decisioni di spesa. “Progetti efficienti e poco costosi, anche se di successo, potrebbero essere uno spreco di risorse già scarse se non sono in linea con le priorità stabilite” ha specificato.

L’approccio al bilancio 2022 avrà una forte enfasi sulla missione. La Chiesa avventista di solito fissa il reddito al 100% delle decime e offerte effettive di due anni prima. Tuttavia, a causa della situazione attuale del mondo e per evitare di correre rischi eccessivi, la Chiesa utilizzerà il 100% del reddito effettivo del 2019, il che troverà un equilibrio tra il rischio di sovrastimare il potenziale di reddito e la possibilità di una ripresa economica più rapida.

Quando si esamina il budget per il 2022, è necessario evidenziare due punti. Il primo è che la quota ricevuta dalla Chiesa avventista nordamericana dovrà diminuire dal 49% al 46%, in seguito alle già programmate riduzioni della percentuale della decima. In secondo luogo, la Regione Sudamericana sarà probabilmente il terzo maggior contribuente, al 13%, nel 2022 a causa della perdita di circa 10 milioni di dollari dovuta alla svalutazione monetaria.

Il risultato finale dell’allocazione di entrate e spese è una perdita prevista di 16,4 milioni di dollari. Questo è il risultato di un piano deliberato per assorbire dalle riserve della Chiesa mondiale, o patrimonio netto, una parte significativa dell’impatto negativo della recente interruzione finanziaria dovuta al Covid-19 e l’introduzione graduale a lungo termine delle nuove percentuali di condivisione delle decime. Si tratta anche di un miglioramento di 5,3 milioni di dollari rispetto al 2021. La perdita prevista sarà coperta dalla riserva di bilancio, con un trasferimento fino a 11,5 milioni di dollari come stimato nel piano di parità delle decime e un trasferimento fino a 4,9 milioni di dollari per la carenza dovuta al Covid.

Concludendo, Wahlen ha ringraziato il suo gruppo di lavoro per il grande impegno dimostrato, ma ha dato gloria a Dio prima di tutto. “Esprimo soprattutto gratitudine al nostro Padre in cielo che ha provveduto così generosamente, ancora una volta, attraverso la fedeltà dei membri della nostra chiesa in tutto il mondo” ha concluso.

 

Impatto del Covid 
L’impatto del Covid-19 si fa sentire in ogni aspetto della Chiesa. Il virus ha chiuso edifici, rallentato la missione e causato perdite incommensurabili, tra cui il decesso di nostri membri e operatori della chiesa. Eppure, è questo il momento di rispondere, in ogni parte del mondo, all’appello “I Will Go – Eccomi manda me”. Il tesoriere generale ha incoraggiato ogni persona presente nella stanza e online a prestare attenzione alla chiamata per la missione.

“Il mio appello oggi è che ogni tesoriere di chiesa locale, ogni tesoriere di Federazione, ogni tesoriere d’Unione e ogni tesoriere di Regione lavori con i suoi colleghi dirigenti e con i comitati affinché si raggiunga l’obiettivo di allineare le risorse della chiesa per avere il massimo impatto a favore della missione divina” ha sottolineato Douglas. A nome dei suoi colleghi, ha promesso che la Chiesa mondiale si unirà a ogni persona, ente e istituzione nel fare della missione di Dio la priorità numero uno.

Ha anche annunciato che la tesoreria generale è alle prime fasi della collaborazione con il Planned Giving & Trust Services Department per elaborare un piano che vedrà la Chiesa mondiale investire risorse in attività missionarie in prima linea secondo il piano strategico “I Will Go – Eccomi manda me”. Questi fondi verrebbero amministrati con un’enfasi speciale per le attività dei membri nelle nostre chiese locali.

 

Rispondere al momento attuale 
Per Douglas ci avviciniamo alla fine della storia della terra, per questo ha continuato a sollecitare i partecipanti a gettarsi a capofitto nella missione. “Miei fratelli e sorelle, siamo negli ultimi momenti, ma ho buone notizie per voi oggi. Questa sarà la nostra ora migliore” ha concluso Douglas “I tempi in cui viviamo ci sfidano individualmente e collettivamente come Chiesa… siamo fiduciosi nel nostro grande Dio. Il suo amore perfetto scaccia ogni paura, in modo che non temiamo ciò che verrà! Rimarremo fedeli. Resteremo speranzosi. Rimarremo vigili per il suo prossimo ritorno”.

 

Fonte: HopeMedia Italia

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