Pregare in mezzo ai dubbi

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Alcuni dicono che il dolore può rappresentare una leva d’azione. Il dolore può anche indurci a mettere in discussione Dio. Che si tratti del dolore con cui stiamo lottando o della sofferenza di cui siamo testimoni nel mondo che ci circonda, tutto ciò può indurci a mettere in dubbio l’amore di Dio o addirittura la sua esistenza.

Negli ultimi anni ho affrontato molte perdite nella mia vita. Più recentemente ho dovuto affrontare la perdita di mia madre. Si dice che con il morbo di Alzheimer si perde una persona due volte, e io ho sperimentato questa realtà.

Come possiamo pregare quando siamo in lutto? È giusto avere e vivere dei momenti di dubbio?

Credo che a volte ci mettiamo sotto pressione, o peggio, mettiamo sotto pressione gli altri, con ciò che crediamo sulla preghiera. Per esempio, la convinzione che dobbiamo avere una fede perfetta quando preghiamo; che è un peccato esprimere i nostri dubbi.

Ma va bene dubitare. Va bene mettere in discussione, perché in quello spazio esiste un luogo reale e legittimo per incontrare Dio. Se qualcuno ha mai cercato di farvi vergognare perché avete lottato con le vostre convinzioni, mi dispiace davvero. Ma una cosa di cui sono sicura è che Dio non vi farà mai vergognare per questo.

Dio non vuole che andiamo in chiesa solo perché ci è stato insegnato a farlo. In quel luogo di culto e adorazione, vuole che ci interroghiamo, che cerchiamo e che lo scopriamo da soli. E possiamo farlo attraverso la preghiera, non solo in chiesa, ma in ogni parte della nostra vita.

Sono stata una cristiana per tutta la vita e ora lavoro come pastora, ma lotto ancora con Dio. Quando sperimento la perdita e il dolore, non vado da Dio con le parole che penso voglia sentire. Dico la verità di quanto sia straziante il dolore e uso il dolore per cercarlo a un livello più profondo, ascoltando la sua voce con maggiore intensità.

 

Un percorso di preghiera

Vorrei utilizzare il resto di questo articolo per accompagnarvi in un percorso di preghiera. Vi invito a entrare nel mio “angolo” di preghiera per mostrarvi come la mia vita di preghiera cresce mentre lotto con il dolore e le domande che la vita porta con sé.

La prima cosa che faccio è cercare la luce della verità nelle mie tenebre. La Parola di Dio è diventata il luogo in cui mi incontro con lui in preghiera. Sappiamo tutti che più la vita si fa dura, più si fatica a capire come e per cosa pregare. Credo che questo sia uno dei motivi per cui Dio ci ha dato la sua Parola: per insegnarci come pregare.

Ecco un passo delle Scrittura / una preghiera a cui mi sono aggrappata negli ultimi tre anni. Mi ha dato speranza e mi ha impedito di rimanere bloccata in un luogo di dubbio e disperazione.

“Non ti rallegrare per me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se sto seduta nelle tenebre, il Signore è la mia luce” (Michea 7:8).

Quando trovo passi della Scrittura potenti come questo, me li tengo stretti per tutto il giorno. Che lo scriva su un diario o lo salvi sul telefono, mi prendo dei momenti durante la giornata per rileggere il brano ad alta voce e farne la mia preghiera.

L’altra cosa che faccio e che mi porta a un luogo di preghiera più profondo è ascoltare musica di lode mentre prego la Parola di Dio.

Voglio incoraggiarvi a questa pratica, proprio adesso. Scrivete o trascrivete la Scrittura e leggetela mentre ascoltate la vostra musica di adorazione preferita.

L’adorazione e la preghiera invitano Dio nella nostra vita. Egli è sempre stato fedele nel condurmi avanti nei momenti più bui, anche quando aspettavo che rispondesse al grido del mio cuore. Se guardo indietro agli ultimi tre anni della mia vita, ricordo momenti di dolore che non avevo mai provato prima; ma soprattutto vedo i modi incredibili in cui Dio mi ha aperto le porte a livello personale e spirituale.

La mia lotta mi ha portato a una maggiore rivelazione della sua persona. E anche le vostre lotte possono farlo.

Abbiamo bisogno di cristiani che lottino, scavino più a fondo e ascoltino la voce onnipotente di Dio! Possiamo imparare dai giganti della fede, come Martin Lutero. I suoi dubbi e le sue domande sono stati una parte enorme di quel grande risveglio di cui c’era disperatamente bisogno.

Alcune delle mie preghiere più profonde avvengono quando medito continuamente sulla Parola di Dio. Mi piace mettere il mio nome all’interno della Scrittura e immaginare che Dio, nella sua Parola, parli proprio a me personalmente. Eccone una che ho scritto nel mio diario e che ho riletto più volte.

“Debbie, io ti guarirò, ti guiderò, ti darò consolazione e metterò la lode sulle tue labbra” (cfr. Isaia 57:18-19).

Prendetevi qualche minuto per pregare questo passo della Scrittura, mettendo il vostro nome. Mentre leggete il testo, ascoltate della musica di lode.

La preghiera è destinata a essere un bellissimo viaggio di rivelazione e guarigione. Pregare la Parola di Dio ci aiuta a parlare con lui da un luogo più elevato di saggezza, amore e grazia. L’adorazione centra la nostra vita su di lui mentre lottiamo con il dubbio o la paura.

Credo che un’altra parte della preghiera che può risultare difficile è la sensazione di dover essere in un certo posto prima di poter pregare Dio in maniera onesta. Spero che dalla lettura di questo mio articolo vi possiate portare questo pensiero: se la vergogna vi impedisce di pregare, sappiate che la vostra vergogna non viene da Dio. La “condanna” di Dio ci porta alla grazia e al pentimento, mentre la vergogna ci tiene bloccati.

Dio ci chiama a pregare perché ci ama e vuole liberarci dalle cose che ci fanno vergognare. Possiamo pregare Dio in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, quindi non lasciate che gli altri o i vostri pensieri vi facciano pensare che non siete abbastanza bravi per pregare.

Pensare che qualcuno non sia abbastanza bravo per pregare è come avere un salvagente su una barca mentre si guarda qualcuno che sta annegando. Potrebbe mai annegare “troppo” per aver bisogno del salvagente? Dobbiamo aspettarci che migliori le sue abilità di nuoto per essere abbastanza “bravo e/o degno” da essere salvato?

Le parole più potenti che possiamo pregare sono quelle di Dio. E quando scegliamo di pregare dal luogo del dubbio e della perdita, riceveremo una maggiore rivelazione di Dio.

La mia testimonianza è che nel mezzo del dubbio e del dolore possiamo incontrare la verità della gloria di Dio. La sua Parola è piena di promesse incredibili che diventano realtà per coloro che non hanno paura di lottare e scavare più a fondo. Fate di questo passo la vostra preghiera. “Il segreto del Signore è rivelato a quelli che lo temono, egli fa loro conoscere il suo patto” (Salmo 25:14). Prego che possiate essere condotti a un luogo di adorazione più elevato e a una rivelazione sempre più profonda di Dio quando ci presentiamo davanti lui in questo bellissimo luogo chiamato preghiera.

 

 

Di Debbie Howell, pastora

Fonte: https://adventistreview.org/magazine-article/prayer-amid-doubt/

Traduzione: Tiziana Calà

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