Liberi di essere responsabili

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Diversi semplici esperimenti hanno dimostrato che certi processi neurali che si attivano quando si esegue un’azione aumentano di intensità di frazioni di secondo o addirittura di interi secondi prima che il pensiero cosciente venga informato dell’esecuzione di quell’azione.

 

I risultati di questi esperimenti sono stati interpretati come prova che il subconscio decide ciò che faremo prima di prendere consapevolmente quella decisione. Tuttavia, alcuni critici hanno notato che questa conclusione è un’ipotesi non testata, nel senso che non sappiamo con certezza se l’attività neurale che precede la realizzazione cosciente della decisione sia sempre ed esclusivamente dovuta al pensiero subconscio.

In ogni caso, le conclusioni di questo tipo di esperimento sono state entusiasticamente generalizzate e rese popolari dai sostenitori del pensiero materialista. Se il subconscio prende una decisione anche solo una frazione di secondo prima del conscio, questo significa che, in realtà, non abbiamo il libero arbitrio. Il libero arbitrio sarebbe in realtà un’illusione, una proiezione retrospettiva del nostro cervello, che cerca di stabilire una relazione causa-effetto.

Alcuni hanno interpretato questi esperimenti scientifici come una conferma del pensiero orientale che, fin dall’antichità, sostiene la predestinazione, il destino inesorabile dell’uomo. In altre parole, il nostro cervello predetermina, in modo meccanico, tutto ciò che faremo. Tuttavia, due principali questioni dovrebbero venir considerate prima di concludere che il libero arbitrio non esiste.

Da un lato, le predisposizioni genetiche, le tendenze e le abitudini acquisite che alimentano i processi di pensiero subconscio non sono deterministiche. Anche se siamo inclini o geneticamente predisposti ad avere certe reazioni, quando il pensiero cosciente viene informato di quelle specifiche decisioni, il cervello ha la capacità indeterminata di opporsi, cambiando così la decisione del subconscio. È importante sottolineare che l’esistenza del libero arbitrio non implica l’eliminazione dell’idea del condizionamento delle decisioni, né l’idea della predisposizione biologica. Per affermare l’esistenza del libero arbitrio, è sufficiente constatare la possibilità di cambiare coscientemente la proposta decisionale fatta dal subconscio.

Dall’altro lato, esperimenti come quelli già citati non ci dicono nulla su come il subconscio sia stato, a sua volta, determinato dalle decisioni coscienti che hanno portato alla formazione dei modelli di reazione. Attraverso il processo di apprendimento, immagazziniamo diverse informazioni e creiamo determinati modelli comportamentali che non esistono a priori nel nostro cervello, che diventano la base su cui il subconscio lavora in un secondo momento. Spesso l’apprendimento è determinato da una decisione cosciente su ciò che vogliamo imparare e da sforzi coscienti per farlo, nonostante le nostre predisposizioni.

In conclusione, non è stato scientificamente provato che il libero arbitro sia illusorio. Questa è una conclusione che, scientificamente parlando, ci fa del bene. Gli esperimenti dimostrano anche che quando non pensiamo che il destino decida per noi, diventiamo più responsabili e eticamente corretti.

 

 

Di Norel Iacob

Fonte: https://st.network/analysis/top/free-to-be-responsible.html

Traduzione: Tiziana Calà

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