Nascosto o visibile?

Shares

Quando una donna si avvicinò a Simon Pietro e gli disse “anche costui era con Gesù Nazareno”, si trattò di un’identificazione molto importante. Lui non voleva essere (ri)conosciuto come uno dei discepoli di Gesù perché avrebbe potuto essere crocifisso anche lui. Si trovava davanti a un bivio.

Sto scrivendo questo articolo durante il mio primo viaggio in Australia. Quando sono andato a fare la spesa, ho notato che alcuni bambini mi stavano fissando. In Australia sono ben visibile, mi faccio notare. Se vieni in Papua Nuova Guinea, sei visibile. Simon Pietro era stato scoperto. Il suo nome non era conosciuto, ma il luogo a cui si appartiene è visibile, indipendentemente da ciò che si fa. Come chiesa, a volte, possiamo cercare di nasconderci, ma dovremmo anche essere visibili. Una delle chiese che ho visitato di recente svolgeva di sera un programma di evangelizzazione. Ma durante il giorno visitavano la comunità. Costruivano relazioni all’interno della comunità, costruivano servizi igienici, si occupavano di giardinaggio per le persone e fornivano persino piccoli beni, come sapone e vestiti di seconda mano. Di conseguenza, hanno formato un piccolo gruppo che alla fine è diventato una chiesa. Abbiamo 6.000 chiese domestiche in tutta la Papua Nuova Guinea che devono essere convertite in chiese “vere e proprie”.

Ci sono numerose sfide da affrontare, ma abbiamo in programma di costruire chiese in tutti i villaggi della Papua Nuova Guinea nei prossimi 5-10 anni.

L’identità degli avventisti del settimo giorno in Papua Nuova Guinea è molto forte. Quando la nostra identità e appartenenza non è ben visibile, i membri non si impegnano nella missione della chiesa. Dobbiamo continuare a mantenere chiara l’identità della chiesa avventista. Diciamo che la nostra identità è l’osservanza dei dieci comandamenti e la testimonianza di Cristo e questo va bene all’interno della nostra predicazione.

Tuttavia, Matteo 25:35-36 dice che quando arriveremo in cielo, non sarà a motivo del miglior sermone che avremmo predicato, di come ci siamo vestiti bene, ma di come abbiamo toccato le vite altrui. “Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”.

La nostra identità è quella di essere caritatevoli. Siamo davvero un’organizzazione caritatevole? Questa è la nostra forte identità di persone che amano il Signore. Questa è la mia preghiera. Nella nostra divisione, la chiesa avventista è benedetta tramite persone, culture e paesi diversi, ma siamo una comunità di credenti che si riunisce per preparare le persone al ritorno di Gesù, il Salvatore.

 

 

Di Malachi Yani

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2022/11/24/hiding-or-visible/

Traduzione: Tiziana Calà

La giustizia divina contro quella umana
Depressione e sistema immunitario

Avventista Magazine

La rivista ufficiale della Federazione Chiesa Avventista del Settimo Giorno della Svizzera romanda e del Ticino.

E-MAGAZINE

ADVENTISTE MAGAZINE TV

Top