Missionari a tutto tondo

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Più cercavano modi per benedire gli altri, più opportunità si presentavano loro.

 

Mark e Julie gironzolavano per la piccola cittadina dell’Inghilterra rurale con le loro due bambine. Non c’erano altri avventisti in tutta la città. Erano stati mandati a essere “missionari a tutto tondo” e si chiedevano da dove cominciare.

Decisero di cercare una casa con un ampio spazio per il soggiorno, dove poter invitare le persone agli eventi e persino organizzare seminari. Trovarono l’ufficio dell’agenzia immobiliare locale e spiegarono cosa stavano cercando. L’agente, Anna, sapeva bene di cosa avevano bisogno.

Mentre l’agente mostrava loro la casa, spiegò che suo marito l’aveva lasciata con tre figli piccoli e che lei aveva non poche difficoltà. “Se mai darete vita a dei seminari per genitori, voglio essere la prima a saperlo!”, disse loro.

Mark e Julie furono ispirati dal messaggio contenuto in Geremia 29:7, che dice: “Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare, e pregate il Signore per essa”. Ebbene, se Anna si sarebbe sentita benedetta dai seminari per genitori, anche altre persone ne avrebbero potuto forse beneficiare?

Non appena Mark e Julie sistemarono la loro piccola famiglia nella nuova casa, prepararono decine di torte, le misero in scatole graziose e ne portarono una a ciascuno dei vicini della loro piccola via. Le loro bambine, Lily e Lucy, stavano davanti a ogni porta, sorridendo, cantando e distribuendo scatole di biscotti. Dopo tutto, chi può rifiutare un regalo donato da una bambina felice? Julie disse ai vicini: “Godetevi i biscotti! Torneremo tra una settimana a riprenderci le scatole per poterle usare di nuovo!”.

La settimana successiva passarono a riprendersi le varie scatole. Chiacchierando, impararono a conoscere meglio i loro vicini e si offrirono di aiutarli se avevano qualche difficoltà. Julie era un’infermiera e Mark aveva imparato la meccanica automobilistica mentre frequentava l’università. Dopo un paio di settimane invitarono alcuni vicini a unirsi a loro per il tè pomeridiano (in realtà offrirono succo di frutta e fette di torta) nel loro piccolo giardino, sempre ben curato.

Ogni giorno cercavano un modo per essere una benedizione nel loro quartiere. Accompagnarono l’anziano Tom Jones all’appuntamento in ospedale. Aiutarono Kate a riparare la sua auto. E si sedettero con la signora Wilson dopo che era caduta e si era rotta l’anca, finché non arrivò l’ambulanza. Non si dimenticarono nemmeno di Anna. Ogni volta che potevano, andavano a trovarla in ufficio con una torta fatta in casa e si fermavano a chiacchierare un po’ con lei.

Julie trovò un corso per genitori, scritto da cristiani, pronto all’uso. Tutto ciò che doveva fare era mostrare il DVD e facilitare la discussione sugli argomenti trattati. Anna era entusiasta del corso e suggerì di offrirlo ai genitori della scuola locale, di cui era anche direttrice. La scuola concesse loro una sala, pubblicizzando il corso con tutti i genitori.

Il primo giorno Julie era un po’ nervosa. Sarebbe andato tutto liscio? Sarebbe venuto qualcuno? Anna aveva condiviso il corso attraverso i suoi social. Conosceva molti genitori in difficoltà. La sala si riempì rapidamente. Il corso era stato progettato per incoraggiare i genitori a parlare insieme, a fare amicizia e a condividere le proprie sfide e idee.

Ben presto Julie e Mark si occupavano di un gruppo in espansione di persone da benedire. Si sentivano colpiti dalla necessità di trovare il modo di benedirli il più spesso possibile. Così, invitarono alcuni genitori alla volta a incontrarli in un bar locale, in modo da poter conoscere meglio la loro vita e le loro esigenze. Ogni necessità poteva essere un’opportunità per benedirli.

Cercando altri modi per fare amicizia e benedire le persone, Julie si unì a un gruppo di artigianato femminile e Mark si offrì di aiutare in una squadra di calcio per adolescenti. Lily e Lucy iniziarono a partecipare a lezioni di nuoto e a un’orchestra per bambini, in modo da poter fare amicizia con altri bambini e con le loro famiglie.

 

Più cercavano… più trovavano

Più cercavano modi per benedire gli altri, più opportunità si presentavano loro. Quando Anna venne ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico, fu molto sollevata dal fatto che i suoi figli potessero stare con Mark e Julie. L’autorità cittadina locale chiese a Mark di far parte del comitato di miglioramento locale e diede alla coppia persino un finanziamento per espandere il loro progetto volto ai corsi per genitori, con la possibilità di avviare altri gruppi per la comunità.

Mark e Julie fecero amicizia con molte persone e mostrarono loro l’amore di Dio. Ogni sera pregavano per ogni persona della loro lista di contatti. Poi aspettavano che le persone chiedessero loro di Dio e della loro fede quando erano pronte a saperne di più, perché credevano che fosse importante lasciare che lo Spirito Santo si occupasse dei tempi e del processo.

Passati otto anni, dopo essersi trasferiti per servire come missionari altrove, in quella cittadina c’era una piccola chiesa avventista con 40 membri. E Mark e Julie sono ancora oggi “missionari a tutto tondo”.

 

 

Di Karen Holford

Fonte: https://adventistreview.org/commentary/mingling-missionaries/

Traduzione: Tiziana Calà

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