Ma, chi è Gaël?

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Nella famiglia Cosendai avete detto “artista”? Eh si, tutti sono in po’ (o molto) artisti: tutti cantano e suonano uno strumento. Dopo Gaël è Joana che canta e suona il flauto, poi Noémie che canta e suona la batterie, entrambe contribuiscono alla grafica, e infine il fratellino Mathieu che partecipa al video. Bisogna dire che c’è una storia simpatico all’origine di questi numerosi talenti. I genitori hanno fatto parte del gruppo Smeraldo (per gli anziani) nel 1978. Nato da padre svizzero pastore nato in Camerun e da madre francoinglese professoresso di inglese, Gaël è stato cullato in in ambiente musicale ricco, da Bob Dylan a Bach, passando da Joan Baez o Peter, Paul & Mary, per citarne alcuni. Dopo la Corsica, la famiglia si installa in Camerun: aveva 10 anni e passava la maggior parte del tempo a esercitare l’orecchio ai suoni della giungla, tipica dell’Africa. È l’occasione per lui di scoprire la Dio nella sua vita attraverso la natura.

La chitarra e il piano sono i suoi primi strumenti associati al ritmo del tam-tam; li ritroviamo spesso nei suoi album molti anni dopo. Dopo un master in teologia nel 2005, si dedica alla creazione del suo primo album “Dio al telefono”, uscito nel 2006 e poi “I nostri legami” nel 2010, e infine “Le ombre cinesi” nel 2018. Parla del bel matrimonio tra spiritualità e musica: “La mia passione è esplorare la spiritualità attraverso la musica. Oltre al discorso razionale, l’arte si dirige alle emozioni, suscita delle immagini, racconta delle storie per comprendere l’invisibile. Questo approccio è vecchio come il mondo- la Bibbia contiene molte più storie o poemi che teologia sistematica. Sono convinto che non è un caso”.
Fonte: https://www.gaelmusic.com/bio/.

Per Magazine Avventista abbiamo chiesto a Gaël di raccontarci di più sulla sia vita di autore- compositore come cristiano e ora pastore avventista.

Sei diventato pastore da poco a Tolosa, come vivi questa nuova prospettiva di vita?

Ammetto che mi aspettavo un cambiamento più radicale. Ma mi sono reso conto che stavo semplicemente continuando quello che facevo già. Dopo i miei studi di teologia, ho passato 10 anni a impegnarmi nella chiesa di Collonges e nella musica, lavorando nel contesto dell’informatica a Ginevra. È stato un periodo benedetto in cui il Signore mi ha permesso di edificarmi spiritualmente, umanamente ed emotivamente. L’impegno nel ministero pastorale è ora alimentato da questo percorso e ho il piacere di poter dedicarvi più tempo.

Qual è il ruolo della musica nel tuo ministero?

Fa parte del mio lavoro. Mi ricordo che durante gli anni di preparazione a Collonges, quando mi dedicavo molto alla chiesa, la musica mi mancava, ma quando viaggiavo molto per i concerti, era la chiesa che mi mancava! Ho sempre oscillato tra le due e il ministero è un modo per unirle. Quindi nel contesto del ministero sviluppo la musica nei tre campi: la composizione di canti tema per gli incontri della gioventù e le assemblee, la direzione del momento di lode alla Chiesa Gospel di Tolosa e la formazione per le chiese, e la scrittura e la registrazione di album con delle parole per ogni tipo di pubblico. La maggior parte del tempo resta comunque dedicato al ministero nella mia chiesa locale.

Quale messaggio vuoi trasmettere ai nostri giovani della chiesa che vogliono orientarsi verso una carriera musicale?

Innanzitutto vorrei dire che è un progetto magnifico! Se questa passione è presente e forte, non bisogna trascurarla. E quindi trovare ogni occasione possibile per metterla in pratica, soprattutto in chiesa. Incoraggio le chiese a integrare presto i bambini nei gruppi di lode e nei cori. Un bambino che comincia il pianoforte o il violino sarà una fonte preziosa in 5 anni ed è quindi adesso che bisogna farlo integrare, anche se sa fare soltanto due note! E sarà importante anche per il suo percorso di fede. Per quanto riguarda la carriera, è una domanda che ho analizzato su tutti i fronti per molti anni. Mi chiedevo se avessi dovuto lanciarmi professionalmente. Ma mi sono reso conto che per poterne vivere, avrei dovuto adottare una vita da nomade, essere sempre in viaggio e non è compatibile con una vita familiare o ecclesiastica. Quindi, dopo una lunga riflessione, ho scelto di accettare il fatto che la musica non sarebbe stata la mia fonte principale di guadagno. Tutto ciò che guadagno con la musica (vendita di CD, diritti SACEM) permette solamente di finanziarla (materiale, registrazioni, ecc). Conosco pochissime persone nella musica cristiana francofona che vivono della musica al 100%. La maggior parte hanno comunque un altro impegno, che sia come pastore, animatore in una radio cristiana, professore di musica, o qualsiasi altro lavoro, anche nello stesso mondo evangelico. È diverso negli USA o in Brasile, perché c’è un mercato di musica cristiana molto più importante. E oggi non si comprano più i CD ma ascoltiamo la musica in streaming, e questo riduce notevolmente le fonti di guadagno. Quindi se si vuole fare musica a tempo pieno, bisogna fare tantissimi tour per ricevere lo status di itinerante di spettacolo (almeno in Francia). Ma ci si può sempre esprimere con la musica anche se non è la nostra attività principale. In questo caso, la chiesa locale resta il luogo di servizio per eccellenza. Sarebbe incredibile se ci fossero più leader di lode e compositori. Per esempio, credo che c’è bisogno di canzoni per momenti speciali della liturgia (santa cena, battesimi, matrimoni, ecc). Sarebbe interessante creare una piattaforma in cui i compositori potessero mettere le loro canzoni a disposizione della chiesa, ma ci vorrebbe un budget a causa del copyright. I progetti non mancano. Questa è la prova che è possibile mettere insieme l’amore per la musica e il servizio per Dio e per la chiesa.

Ringraziamo Gaël e gli auguriamo una buona continuazione sullo spartito della vita e visto che dovrà dirigere l’orchestra dei membri di una Chiesa per offrire a Dio in bel concerto sinfonico composto da diversi caratteri, storie di vita, temperamenti, e idee. “Cantate all’Eterno, voi che l’amate, celebrate con le vostre lodi la sua santità” Salmo 30:4.

Tutte le info su www.gael-music.com

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