Lingua straniera

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Di recente, in aereo, mi sono seduto accanto a un giovane uomo. Come spesso mi piace fare, ho iniziato a dialogare con lui e ho scoperto che stava svolgendo un dottorato di ricerca in scienze mediche e che si stava recando in Germania per fare escursioni e arrampicate per qualche settimana.

In qualche modo la nostra conversazione si è spostata sulle lingue e prima che me ne accorgessi avevo aperto il telefono e stavamo parlando del greco della Bibbia, mentre gli mostravo parole e significati che troviamo nelle nostre lingue moderne. È stato allora che ho fatto la mia scoperta. Ogni volta che passavo a una nuova parola relativa al Vangelo o a Gesù, il mio compagno di viaggio voleva sapere cosa significasse. Vedete, non solo non capiva il messaggio cristiano, ma non capiva molto del nostro linguaggio cristiano in generale.

Il mondo dei miei genitori era cristiano. Quasi tutti andavano in chiesa o erano membri di una comunità religiosa. I concetti e il linguaggio cristiani erano comunemente compresi. Non c’erano dubbi su chi fosse Dio o sul perché di alcune celebrazioni religiose. Si poteva parlare di religione con il proprio vicino di casa senza bisogno di troppe spiegazioni.

Oggi, invece, chi vive nei secolari paesi occidentali vive in quella che viene definita una “società post-cristiana”, dove i bambini crescono senza conoscere Dio, Gesù, la creazione, il motivo della nascita del peccato e della sofferenza o il messaggio cristiano della salvezza per mezzo di Gesù Cristo. Ma invece di essere una cosa negativa, questa può rappresentare una buona notizia per coloro che sono chiamati a vivere come discepoli di Cristo.

Il giovane accanto a me non sapeva nulla di queste cose, quindi quando ho iniziato a parlare un po’ di Gesù e del Vangelo per lui era tutto nuovo. Mi sono accorto che voleva capire meglio il significato delle parole che stavo leggendo e pronunciando. E questa è l’opportunità che aspettiamo! Spesso c’è l’interesse a saperne di più, ma bisogna fare attenzione a non condividere troppo o a usare un linguaggio che è semplicemente sconosciuto o troppo difficile.

In Matteo 28:19 ci viene chiesto di andare e fare discepoli di tutte le etnie o gruppi di persone. Quando sono sceso dall’aereo ho capito meglio questo versetto e che il lavoro di fare discepoli al mio vicino “post-cristiano” richiede che io comunichi la buona notizia di Gesù in un modo che può essere estraneo a me ma che ha perfettamente senso per il mio nuovo amico.

 

 

Di Brad Kemp

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2023/02/22/foreign-language/

Traduzione: Tiziana Calà

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