I dieci comandamenti

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Il libro dell’Esodo è il secondo libro della Bibbia. Parla del servo di Dio, Mosè, che guida il popolo d’Israele fuori dalla schiavitù e attraverso il deserto verso la sperata terra promessa. Lungo il cammino, si fermano ai piedi del monte Sinai. Mosè sale sulla montagna e riceve da Dio i dieci comandamenti, incisi su una tavoletta di pietra. Questo è uno dei passi più famosi della Bibbia, una storia fondamentale sia per gli ebrei che per i cristiani.

 

Questi comandamenti sono comunemente indicati come i dieci comandamenti. Ma nella Bibbia, l’espressione usata si traduce in inglese con “dieci parole”. Molti pensano che queste parole siano superate e che siano state create solo per il popolo d’Israele, che non riusciva a fare nulla di buono. Tuttavia, Dio le ha date per aiutare le persone di ogni generazione ad amare lui e ad amare gli altri. Come disse uno dei discepoli di Gesù: “Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi” (1 Giovanni 5:3).

 

I dieci comandamenti che si trovano in Esodo 20 sono i seguenti:

  1. Non avere altri dèi
  2. Non farti scultura, né immagine alcuna
  3. Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano
  4. Ricordati del giorno del riposo, il sabato, per santificarlo
  5. Onora tuo padre e tua madre
  6. Non uccidere
  7. Non commettere adulterio
  8. Non rubare
  9. Non attestare il falso contro il tuo prossimo
  10. Non concupire nulla di ciò che è del tuo prossimo

 

Ci sfugge il punto quando vediamo queste “dieci parole” come un elenco di dichiarazioni scontrose. Dio non sta cercando di infastidirci o di limitarci con una serie di requisiti legali che regolano le nostre azioni (anche se 10 non sono poi così tanti). Sta piuttosto cercando di portarci la libertà. Poiché a Dio interessa l’amore, ci ha dato delle regole per proteggerci, benedirci e renderci liberi. I comandamenti svolgono le seguenti funzioni:

 

Ci mostrano chi è Dio

Sono un’espressione del cuore e del carattere di Dio. Non ci mostrano solo ciò che Dio vuole, ma come è e cosa conta per lui. Attraverso i comandamenti, vediamo che è sovrano, che ama passare del tempo con noi, che dà valore alla famiglia, che è fedele e giusto.

 

Ci dicono cosa è giusto e cosa è sbagliato

Alcuni dicono che i comandamenti erano per un gruppo specifico di persone in un’epoca particolare e che non si applicano più a noi. Ma in un mondo che cambia continuamente le definizioni delle cose, i comandamenti sono particolarmente utili. Sono una bussola immutabile per stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, guidano il nostro comportamento e ci aiutano a preservare il tessuto morale della nostra società.

 

Non sono stati dati per salvarci

I comandamenti non sono stati creati per essere seguiti come una lista capace di portarci alla salvezza. Siamo salvati solo per mezzo della grazia di Dio. Seguire i comandamenti è una risposta di gratitudine nei confronti di Dio perché siamo salvati, non perché speriamo di esserlo.

 

Ci proteggono

Dieci comandamenti o regole non sono molti se si considera quante leggi si trovano in quasi tutte le parti del mondo. Possiamo non essere d’accordo con ogni singola legge che il nostro stato o paese ha creato, ma possiamo vedere che sono state messe in atto per proteggerci. Spesso pensiamo: “Se non fa male a nessuno, non ha importanza”. Ma nel corso della storia abbiamo visto esempi in cui piccole azioni hanno causato danni significativi. Ci saranno sempre delle conseguenze quando andremo contro i comandamenti di Dio. Non perché egli ci punisca, ma perché le nostre azioni sbagliate hanno un naturale effetto a catena.

 

Non ci tolgono la libertà, ma la aumentano

Molti hanno la percezione che la libertà significhi poter fare tutto ciò che si vuole. Tutto ciò che si oppone a questo rappresenta una costrizione e ci impedisce di vivere come vogliamo. Dio ci ha dato i comandamenti perché potessimo rimanere liberi. Non sta cercando di privarci del piacere e della gioia. Vuole che abbiamo vita in abbondanza, ricca di piacere e di gioia, e sa che alcuni parametri specifici ci permetteranno di farlo in modo più completo e totale. Come disse Gesù, “sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10).

 

Migliorano le nostre relazioni e ci aiutano ad amare meglio

Nel libro di Matteo, a Gesù viene chiesto quale sia il comandamento più grande. Egli risponde così: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Matteo 22:37-40).

Se analizziamo l’elenco dei comandamenti, i primi quattro hanno a che fare con l’amore per Dio, mentre i successivi sei hanno a che fare con l’amore per gli altri. Pertanto, tutti e dieci i comandamenti rientrano nel suo “comandamento più grande”: amare Dio e amare gli altri. Questo ci dimostra che Dio ha a cuore le relazioni e ci ha dato alcuni parametri per aiutarci ad amare meglio.

Una coppia sposata avrà delle aspettative, delle regole e dei limiti per proteggere e rafforzare la propria relazione. Tra queste cose ci sono l’essere onesti, il trascorrere del tempo insieme o il non andare a letto con qualcun altro. La nostra reazione a queste cose non è: “Che egoismo! Che cosa irrealistica!”. Al contrario, concordiamo con piacere, perché amiamo l’altra persona, vogliamo starle vicino e sappiamo che fare queste cose gioverà a entrambi. Possiamo pensare ai dieci comandamenti in modo simile. Li rispettiamo per amore e, di conseguenza, il nostro rapporto con Dio e con gli altri diventa più forte, più sano e più felice.

Sebbene i dieci comandamenti siano stati dati in un periodo in cui le persone comuni non erano apprezzate, i faraoni e i re erano venerati e la vita umana era degradata, essi contengono principi universali e immutabili. I comandamenti che Dio diede a Mosè sul monte Sinai sono più di un antico elenco di cose da fare e non fare. Riguardano il culto, le relazioni e la libertà di tutti gli uomini. Senza di essi, perdiamo la nostra bussola morale. Con essi, impariamo a essere e ad amare di più come Gesù. E purtroppo, l’amore non è sempre qualcosa di facile per noi. Potremmo avere bisogno di una guida che ci insegni come amare meglio gli altri e il nostro Creatore.

 

 

Di Zanita Fletcher, assistente alla redazione della rivista Signs of the Times Australia. Vive sulla Gold Coast, in Australia

Fonte: https://st.network/analysis/top/the-ten-commandments.html

Traduzione: Tiziana Calà

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