Dio continua a parlarci

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L’amore per i libri è stato radicato in me fin da piccola, e la Bibbia rimane il miglior libro che abbia mai letto.

 

Non so leggere. Quando dico “non so leggere”, intendo dire “non dovrei leggere”. Quando dico “non dovrei leggere”, intendo dire che se voglio fare qualcosa, se voglio essere in grado di arrivare al lavoro in tempo, fare le faccende di casa, cucinare per la mia famiglia, fare esercizio fisico o qualsiasi altra cosa, dovrei lasciare i libri sullo scaffale. Quando si tratta di leggere, ho pochissimo autocontrollo.

La lettura è stata radicata in me fin dalla più tenera età. Tra i miei primi ricordi c’è quello di mia madre che ci leggeva un libro o che si rannicchiava sul divano con un buon libro in mano. Portava sempre con sé un libro ovunque andasse. Ho immagini vivide di lei a tavola, con un panino in una mano e un libro nell’altra. Di conseguenza, desideravo ardentemente iniziare la scuola per imparare a leggere. Dopo aver iniziato la scuola, ogni sera portavo a casa i miei libri e mi sedevo al tavolo della cucina, sfogliando le pagine e leggendo ad alta voce mentre mia madre preparava la cena. Le vacanze e i fine settimana erano pieni di gite in biblioteca, dove caricavamo borse piene di libri diversi: narrativa, saggistica, libri di cucina, di viaggi, di scienze, autobiografie e un’infinità di altri argomenti. Man mano che diventavo una lettrice migliore, questi libri cominciavano a esercitare su di me un potere straordinario. L’ho capito per la prima volta quando ho preso in mano un libro, per poi metterlo giù alle tre del mattino successivo. Non dovrei proprio leggere libri!

 

La storia della lettura

La lettura è un passatempo antico. La parola scritta è il modo principale con cui gli esseri umani hanno trasferito conoscenze, storie e nuove idee. Leggere significa aprire la mente e conoscere l’immaginazione, i pregiudizi e il dialogo interno di un’altra persona.

La lettura è antica quasi quanto il linguaggio. Intorno al 2.600 a.C., i sumeri crearono la scrittura cuneiforme. Veniva usata per trascrivere gli affari e per raccontare le conquiste dei re. Era riservata a un gruppo elitario di scribi, formati in un elaborato sistema scolastico a leggere e scrivere con questa specifica forma di comunicazione.

Da allora la scrittura è progredita, registrando storie elaborate, resoconti storici dettagliati e importanti documenti legali. Conserva l’esperienza umana ed è accessibile a qualsiasi persona alfabetizzata. Ai suoi albori, la lettura era una performance: i primi testi scritti erano sempre destinati a essere letti ad alta voce. Il primo caso di qualcuno che “legge a se stesso” viene registrato solo molto più tardi. Sarebbe stato del tutto appropriato entrare in una biblioteca e sentire una cacofonia di suoni mentre i lettori verbalizzavano i libri che avevano davanti.

 

Il libro dei libri

Nel corso dei millenni sono stati scritti molti libri, ma solo uno si avvicina al fascino universale. Leader di pensiero, artisti, accademici e semplici lettori lo hanno studiato per secoli. Questo libro è la Bibbia, che ha superato la prova del tempo, trascendendo lingua, cultura e credo. Quando si parla di lettura, la Bibbia è l’epitome della “parola scritta”. L’inclusione di narrativa, poesia, prosa, canzoni, leggi, sermoni e lettere la rende una delle opere letterarie più diverse della storia dell’umanità. Più di 40 autori hanno contribuito a questo tomo con diversi stili di scrittura, scopi, background, generazioni e persino lingue. Ogni stile letterario è radicato nelle proprie regole, nel proprio contesto e nella propria struttura. I vari libri della Bibbia, dalla letteratura sacra ebraica alle narrazioni del primo secolo, hanno uno scopo e un messaggio unici e contribuiscono a un messaggio più ampio.

 

Un arazzo di significato

Con una tale mescolanza di stili in diverse epoche storiche, si potrebbe pensare che la Bibbia sia un’accozzaglia di idee casuali e incompatibili. Ma è proprio qui che risiede la bellezza di questo libro: ha una narrazione generale e coesa, di natura soprannaturale. Dalla Genesi all’Apocalisse, assistiamo a uno svelamento, a un’esposizione dei temi e della personalità di Dio. Ogni pagina, anche se diversa nello stile o nel linguaggio, sussurra la verità su Gesù. Per il lettore, la gioia consiste nello scoprire un’immagine più completa di Dio a ogni nuova pagina.

Oltre a questo, una storia più grande attraversa l’intero libro: la creazione di Dio e il salvataggio dell’umanità. La Bibbia è più che parole scritte su pagine bianche. È la storia trasformativa dell’umanità. Ogni autore tesse il proprio filo in un grande arazzo e illumina il desiderio di Dio di riportare le persone in una relazione col Signore.

Per ogni lettore accanito, c’è spesso uno o due libri che possono essere definiti “i libri che cambiano la vita”. Può trattarsi di una biografia, di un saggio o di una storia che vi tiene svegli fino a tarda notte. Una volta terminato il libro, la vostra vita è cambiata per sempre. La Bibbia è uno di questi libri. Il suo impatto è ineguagliabile, il suo potere di trasformazione è inaspettato e chi legge le sue pagine non può che uscirne cambiato, trasformato.

Provate anche voi. Lasciate che la storia vi venga svelata, esaminate i racconti principali, esplorate i diversi stili letterari e analizzate i documenti storici. Se non sapete da dove cominciare, chiedete aiuto. Cercate su Google una guida allo studio della Bibbia o cercate un amico fidato che abbia maggiore familiarità con il testo. Ma soprattutto, lasciate che parli al vostro cuore. Lasciate che le sue parole penetrino nella vostra anima e la vostra vita sarà trasformata, dandovi un nuovo significato e un nuovo scopo.

 

 

Di Lyndelle Peterson, pastore a Melbourne, in Australia, dove vive con la sua giovane famiglia in crescita.

Fonte: https://signsofthetimes.org.au/2023/02/god-is-still-speaking/

Traduzione: Tiziana Calà

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