ISLAM, BREXIT, TRUMP… LA POSTA IN GIOCO DEL MOMENTO POTREBBE NON ESSERE ALTRIMENTI ?

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Scusatemi, passatemi i pop-corn, non riesco a staccare gli occhi dallo schermo!

No, non guardo un film di Hollywood con effetti speciali e attori esageratamente pagati. Non guardo nemmeno la pubblicità di un film che promette di avere tanti spettatori. Assolutamente no! Sono semplicemente davanti la TV a guardare..l’attualità.

Poco piu’ di un anno fa, abbiamo tutti sentito un brivido freddo lungo la schiena per gli attentati al Bataclan di Parigi, seguiti da quelli di Bruxelles, e senza dimenticare la tragedia di Nizza. Tante vite innocenti spezzate da dei crimini atroci porti avanti da fanatici religiosi. Dal 2001 a questa parte, il mondo é cambiato. Non solo quando bisogna prendere l’aereo con tutti i problema per il controllo dei passeggeri e delle valigie; ormai abbiamo paura della guerra, perché questa si é presentata a casa nostra. Il suo nome? Il terrorismo. Solo in Francia, piu’ di 230 persone sono morte nel 2015 negli attentati.

Dopo gli avvenimenti di Nizza, i nostri occhi hanno lasciato per un momento la scena occupata dal terrorismo per rivolgersi alla politica mondiale. E lí si é riempito di nuovo il mio contenitore di pop-corn.

Il Regno Unito lascia l’unione europea: la Brexit. Chi avrebbe mai immaginato qualche mese prima che il Regno Unito avrebbe abbandonato il sogno europeo? Diversamente da ció che presentano i sondaggi e i media, l’Europa é divisa. Il primo ministro dà le dimissioni. E le sorpresa non finiscono qui.

Il miliardario uomo d’affari Donald Trump, che non ha mai assunto responsabilità politiche prima, viene eletto presidente degli USA. Diventa quindi, contro ogni aspettative, l’uomo piu’ potente del mondo! In Francia, i sondaggi confermano (sempre se gli si puó fare affidamento) la presenza di Marine Le Pen, rappresentante del partito Fronte Nazionale (estrema destra), al secondo turno delle presidenziali del 2017. In Germania, Angela Merkel che afronta la quota piu’ bassa di popolaritá dall’inizio del suo mandato (-30%), conseguenza diretta della sua politica verso gli immigranti, rischia di trovare delle difficoltà per una rielezone. Si incammina verso la fine del ‘regno’ nel 2017. Forse un movimento populista si inserirà nella breccia? Non dubitiamo nulla ormai.

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E noi in tutto quest

Di fronte a questo quadro, noi avventisti possiamo chiederci qual é la nostra posizione in tutto questo. La nostra prima riflessione sarebbe: le profezie! Potrebbero aiutarci a situarci in questa serie di avvenimenti? Potrebbero chiarire e soprattutto aiutarci a trovare il nostro posto in un ritmo simile della società? Quale sarebbe, fra tutte quelle che ci passano davanti, l’attualità piu’ importante?

Se rivolgo lo sguardo verso i ‘classici’ capitoli 24 di Matteo e 21 di Luca che fanno riferimento alla fine dei tempi, posso arrivare a una semplice constazione: questi versetti danno l’impressione che ciò che era previsto arriva in modo molto piu’ intenso da qualche anno a questa parte.

Il XX secolo ha fatto piu’ di 70milioni di morte con le sue guerre, 20milioni a causa delle carestie, 21 milioni a causa dell’influenza, soprattutto quella spagnola. Che dire poi del cancro, per cui ogni anno si contano sempre piu’ vittime, o dell’aumento esponenziale dei terremoti, che raggiungono fácilmente i gradi 8 e 9 della scala Richter (Matteo 24:6-7)? La società é diventata neo-liberale e la moralità all’antica non é piú di moda: la familia e le coppie ‘tradizionali’ si rompono a causa dei divorzi, la violenza e gli abusi sempre piú frequenti (Matteo 24:10).

Tra i compagni dei miei figli, posso contare sulle dita di una mano i figli che vivono in una famiglia ‘strutturata’. I bambini sono le prime vittime, causando in loro una profonda sofferenza e quel malessere típico delle famiglie ‘non strutturate’ e divise. Per queste e molte altre ragioni, siamo effettivamente nel tempo della fine (Matteo 24:3)?

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Gli anni 2000 e il decreto dominicale

Mi ricordo ancora dell’epoca in cui andavo in un internet point a consultare internet. Pagavo cara un’ora di connessione per navigare sulle pagine che reputavo interessanti. Pensando a questo, ricordo la quantità di email che ricevevo riguardo il decreto dominicale. Mi sembrava che ogni volta che il Papa scrivesse ‘domenica’ in qualsiasi documento, ricevevo un’email per avvertirmi sull’imminenza del decreto papale. Alla fine, tutto questo ci ha solo fatto stancare, e niente di piú. Decisi di non leggere piú niente su questo soggetto.

Queste email non ebbero l’effetto desiderato, ma tutto il contrario. Non siamo piú interessati dalla lettura di questi messaggi allarmanti. Forse é dovuto a una certa stanchezza o a una destabilizzazione di fronte a tali avvenimenti? Forse siamo affogatu in mezzo alle informazioni e contro informazioni vista la quantitá di materiale ormai disponibile in rete? O forse abbiamo deciso di pensare ad altro. La domanda é: quale equilibrio possiamo trovare nella nostra vita cristiana tra un fanatismo/fatalismo e un rigetto completo del soggetto?

Un po’ di storia

Gli avventisti sono storicamente legati alle profezie, soprattutto quelle di Daniele, all’Apocalisse e a quelle annunciate da Gesú stesso. In qualche modo fanno parte del nostro DNA. É a partire da Daniele 8:14 che il movimento millerita inizia e che piú tardi avrebbe segnato la nascita del movimento avventista del 7° giorno, dopo la fatídica data del 1844. Qualche decennio piú tardi, questa Chiesa appena nata parte alla conquista del mondo con il messaggio dei tre angeli. Questo lavoro di evangelizzazione ha un tono principalmente profetico. Lo studio del libro del primo ministro egiziano (Daniele) e quello del discipolo piú vicino a Gesú (Apocalisse) saranno i punti forti dell’avventismo durante le crociate dell’evangelizzazione nel mondo intero, Europa inclusa. Le grandi sale si riempiono per decenni per delle conferenze dai titoli shockanti, come ‘le profezie della fine del mondo’, ‘il sigillo della bestia e la marca di Dio’. In molti accettarono il messaggio avventista grazie a questo lavoro di evangelizzazione. La Chiesa di oggi debe molto a quel periodo. Nonostante ció, si puó constatare che in Europa le crociate profetiche hanno perso velocitá e anche le profezie come metodo di evangelizzazione. Allo stesso tempo, la societá gli dedica molto poco interesse. Il pericolo della guerra fredda o della terza guerra mondiale con una gigantesca bomba atómica non fa piú paura. Si é diffuso un pensiero post-moderno.

Oggigiorno, la societá europea é piú sensibile al relazionale e alla condivisione di una testimonianza concreta. ‘Voglio sapere ció che Dio fa nella tua vita. Se funciona, allora forse potrei provarlo’. Le persone cercano di guardare il mio profilo facebook per capire attraverso dei fatti reali che una vita con la fede in Gesú vale la pena di essere vissuta. Perfetto! Sono assolutamente d’accordo!

Quindi, a cosa servono le profezie?

Cosa ne facciamo allora delle profezie e dei profeti? Visto che non sono piú utilizzate come strumento di evangelizzazione, non sono piú attuali? É pericoloso pensare in questo modo cosí estremo. Nonostante tutto, le profezie restano assolutamente pertinenti e attuali. E faremmo bene a studiarle con la Bibbia in una mano e un giornale nell’altra. Perché? Seguitemi con i vostri pop-corn e vi presentero 5 ragioni, tra le tante.

1) la parola profeta significa ambasciatore, colui che riceve dei messaggi da Dioi e che ne trasmette l’intentione alle persone sensibili al suo messaggio. Secondo 2Pietro 1:21, i veri profeti non profetizzano di loro propia iniziativa, ‘é per lo Spirito Santo che degli uomini hanno parlato da parte di Dio’. Quindi, le profezie sono un messaggio di Dio per noi. Rigettarle significa decidere di non ascoltare un messaggio importante da parte di Dio.

2) le profezie rappresentano la base per la fondazione della Chiesa primitiva: hanno contribuito alla formazione della Chiesa (Efesini 2:20), a edificarla (1Corinzi 14:3-4), a unirla attraverso la fede (Efesini 4:11-12). Sono servite soprattutto per dimostrare che Gesú era il Messia tanto atteso. Lo studio di Isaia 53 e tutti gli altri riferimenti dell’Antico Testamento sulla sua venuta (circa 300 riferimenti) ci lasciano a bocca aperta per la precisione di alcuni dati: il luogo della sua nascita (Michea 5:2), il tradimento per 30 monete d’argento (Zaccaria 11:12), la sua tunica messa a sorte (Salmo 22:18).

3) Nessuno puó mettere in discussione l’influenza e i benefici del dono delle profezie nella Chiesa contemporanea nella persona di Ellen G. White. I suoi messaggi, i suoi consigli, la sua influenza hanno permesso alla nostra Chiesa di seguire la giusta direzione in vari aspetti, tra cui la spiritualitá, l’educazione e la salute. Sono state dette delle cose che a molti sembravano delle follie, ma che oggi sono oggetto principale di numerose riviste scientifiche. Coincidenza? Non credo. É un dono di Dio, la sua parola profetica. Personalmente, sono molto riconoscente verso questa ispirazione profetica, poiché é stato in una scuola avventista con la lettura del libro La Via Migliore che ho fatti i miei primi passi nell’avventismo. Ció cambió completamente la mia vita. É un peccato che certe persone con il loro ‘copia e incolla’, senza prestare attenzione al contesto (con buone o cattive intenzioni) interpretano e predicano cose che non fanno parte dell’obiettivo iniziale di Ellen White. A volte i nemici peggiori si trovano nello stesso nostro campo, ma in mezzo a una battaglia cosmica tra il bene e il male, non ci si puó aspettare altro.

4) Visto che Gesú mise in guardia sui falsi profeti nella fine dei tempi (Matteo 24:5,11,23-24), nessuno dubita del fatto che abbiamo inmensamente bisogno di veri profeti e delle loro profezie per la chiesa della fine dei tempi. Questi ci aiuteranno a vedere meglio i piani di Dio per l’umanitá in mezzo a questa giungla moderna. Per esempio, anche se per un po’ di tempo l’unione del continente europeo sembrava contraddire la Bibbia, é ormai inconfutabile che l’Europa sembra non funzionare piú molto bene: basti pensare alla sua debole e fragile crescita económica (visti i danni della crisi economica del 2010), al suo índice di disoccupazione senza uguali e alla sua incapacitá di trovare una politica migratoria estera comune. La Brexit é solo l’ultimo evento all’ordine del giorno. Ció ci rimanda direttamente a una delle profezie piú lunghe della Bibbia che dice: “come hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, essi si mescoleranno per seme umano, ma non si uniranno l’uno all’altro, esattamente come il ferro non si amalgama con l’argilla” (Daniele 2:43). Se la Bibbia dice il vero, l’Unione Europea é destinata a fallirle, cosí come successe con le alleanze attraverso i matrimoni tra i re europei nel Medioevo, i progetti di guerra di Napoleone e di Hitler.

5) Era stato predetto che il lavoro e l’influenza delle profezie sarebbero durate fino alla fine, poiché avvisano sulle difficoltá future (Matteo 24:35). Esse difenderanno la fede nel periodo di controversia, come successe nel primo concilio a Gerusalemme a propósito della salvezza dei gentili convertiti (Atti 15:32). Le profezie, infatti, sono importanti tanto oggi come lo furono durante la fondazione della Chiesa, l’organizzazione della Chiesa contemporenea e la Chiesa della fine dei tempi. É importante puntualizzare che la Chiesa avventista segue il metodo di analisi delle profezie detto ‘storico’, che considera cioé le profezie come dei fatti da applicare e interpretare per il periodo in cui il profeta le ha annunciate, ma anche fino alla venuta del regno di Dio, la nuova terra e la vita eterna. Il consiglio bíblico resta ed é sempre piú importante nei nostri giorni, poiché ‘quando nessuno prevede l’avvenire, il popolo vive nel disordine’ (Proverbi 29:18; Parole di Vita)

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Il fico che annuncia la fine

Matteo 24 :32-34 ci dice: “Imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s’inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l’estate é vicina. Cosí anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli é vicino, anzi alle porte. In veritá vi dico che questa generazione non passerá, finché tutte queste cose siano avvenute”. Molto semplice, ma attenzione a chi chiama tutto ció. Vediamo, a partire dalla Rivoluzione francese (1798), la realizzazione delle 2300 sere e mattine nel 1844, che viviamo nel tempo profetico della fine. Secondo le profezie di Daniele, Apocalisse, Matteo, Luca e tutte quelle sparpagliate nei vari libri di Paolo e le lettere di Pietro ci indicano tutte la stessa direzione: le foglie crescono e ci fanno vedere che di fronte a noi ci sono delle cose straordinarie.

Quindi, che dire della crescita islamica nel mondo (nel 2050 saranno quasi il 30% della popolazione mondiale) ? La nostra interpretazione resta aperta. La chiesa avventista non ha ancora un’interpretazione ‘fissa’ riguardo al ruolo dei musulmani nella profezia della fine dei tempi, a parte gli studi sulle loro origini comuni con il giudaismo da Abramo e la protezione che Dio gli diede (Deuteronomio 2:5,9). Ció puó farci credere che essi abbiano una posizione piú vicina al popolo di Dio senza farne parte. É ció che ha fatto pensare che nella battaglia tra il del nord e il popolo di Dio (Daniele 11:44-45), loro facessero probabilmente parte di questa grande familia di tutti gli orizzonti che risponderá all’ultima chiamata er unirsi alla comunitá dei fedeli di Dio creatore (Apocalisse 14:6-7).

Dall’altro lato i cattolici, i protestanti, gli evangelici cominciano a dichiarare all’unisono che il movimento protestante cominciato da Martin Lutero é ‘over’, finito, nonostante stiamo per commemorare i 500 anni della reforma e che fundamentalmente le dottrine che hanno spinto a questa separazione cinque secoli fa sono sempre presenti. Per rendere la cosa piú pepata, abbiamo anche l’inserimento di un governo populista ‘cristiano’ con Donald Trump negli USA. Ció fa pensare che lo scenario di Apocalisse 13 si sta preparando poco a poco. Quindi, per capire al meglio questi avvenimenti, bisogna tenere la Bibbia sempre aperta in questi prossimi tempi per poter vedere sicuramente come si compiono le previsioni della parola di Dio, che secondo me non mentono. Senza fanatismo, senza alarmismo, ma semplicemente in modo realista di fronte agli avvenimenti che abbiamo davanti agli occhi.

Riscaldiamo i pop-corn? 

Visti gli elementi appena citati, cosa posso pensare, predire o addirittura profetizzare? Gli avvenimenti arrivano sempre piú velocemente e coincidono sempre di piú con quelli che erano stati predetti. Il futuro di annuncia ‘caldo’. Questa sensazione non é solo dovuta al riscaldamento globale, ma é proprio la Chiesa stessa che mi dá questa impressione. La Chiesa che da un lato é bollente con il suo messaggio (profezie), i suoi messaggeri (i profeti), la sua pertinenza (i cambi che scaturisce nella vita della persone) e il suo progresso nel corso della storia (la Chiesa che cresce costantemente in numero), e dall’altro, come predetto in Apocalisse 3:15-16, si trova in uno stato di immenso freddezza spirituale. Non so voi, ma a volte il sabato mattina nelle nostre chiese mi guardo attorno e ho l’impressione che la nostra presenza nel tempio sia solo una formalitá, un obbligo spirituale. Manca qualcosa, no? C’é una certa indifferenza sui valori della Bibbia, sul suo messaggio e sulla nostra missione di condividere questa gioia della salvezza in Gesú Cristo. Da un lato il calore del progresso istituzionale, e dall’altro la freddezza spirituale, da cui risulta il carattere tiepido della Chiesa attuale. E il messaggio profetico ci ha detto che Dio é pronto a vomitarci (Apocalisse 3:16).. Beh, brutta partenza per i miei pop-corn.

L’istituzione fa di tutto per cambiare le carte in gioco con i suoi programmi, quali “Revival and reformations”, “United in the Prayer” o “Believe his prophets”. Ma in realtá, tutti questi programmi non faranno alcuna differenza nella mia vita se non decido di rivolgermi onestamente a loro, se non decido di dedicare del tempo a cercare e a studiare sinceramente questi messaggi. Infatti, il problema piú grande del mondo di oggi non sono i grandi avvenimenti mondiali, né i compimenti delle profezie, ma me stesso! Sí, la nostra indifferenza di fronte alle persone che ci circondano, la ricerca di soldi, di piacere, del potere, la nostra mancanza di una relazione personale e sincera con Dio é il piú grande evento profetico di oggi e di gran lunga il piú grave (Matteo 24:10-14). Resta quindi la promessa di Dio alla sua Chiesa: “Ma chi avrá perseverato fino alla fine sará salvato” (Matteo 24:13).

PRESENZA AVVENTISTA NEL MONDO NEL 2015
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