INTERNET HA “CAMBIATO” LA MIA VITA !

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Alessandra è brasiliana e sposata con Sebastian. Sono membri della chiesa avventista luso-ispanica di Neuchâtel dal 2014. Ci racconta come il suo percorso di vita sia stato marcato da internet e dalle reti sociali.

Internet, più che mai, è diventato uno strumento indispensabile al nostro quotidiano, sia nel campo professionale, sia in quello sociale, in quello della ricerca e così via. Non possiamo negare la sua utilità.

Ho sperimentato il potenziale d’internet nel 2011, quando abitavo a Nizza, in Francia, nell’ambito di uno scambio culturale. Alla conclusione del mio corso di francese, ho avuto il desiderio di restare un po’ di più in questo paese per perfezionare la pratica della lingua. Così decisi di trascorrere qualche mese in più a Parigi.

Non conoscendo nessuno nella “ville Lumière” e senza contatti per un eventuale alloggio o un corso di francese, ebbi l’idea di cercare un aiuto su un sito che organizzava delle sale di chat (conversazioni in diretta). Sapevo che su questo genere di siti rischi d’incontrare non solo persone serie, ma anche persone losche, ma tentai la fortuna.

In una sala di chat intitolata “Brasiliani in Francia”, conobbi un ragazzo che affermava di poter forse aiutarmi. Aveva un’amica della chiesa che frequentava interessata a condividere con me il suo appartamento. Entrai in contatto con lei e giungemmo ad un accordo. Andai quindi a Parigi.

All’arrivo, la giovane donna con la quale ero diventata coinquilina, si mostrò molto simpatica e disponibile. Mi fece visitare la città, m’informò su tutte le pratiche amministrative e … mi presentò pure la sua fede. Era membro della chiesa avventista e mi ha invitata un Sabato in chiesa. Malgrado i miei pregiudizi sulle chiese protestanti, accettai l’invito. Con mia grande sorpresa fui molto ben accolta e mi sentii a mio agio durante il culto. Ciò fece sparire i preconcetti che avevo, ossia che le chiese protestanti sono rumorose o estremiste.

Nella stessa sala virtuale utilizzata per trovare un aiuto per Parigi, conobbi pure un altro ragazzo che abitava in Svizzera. Discutevamo tramite il sistema della videoconferenza. Nacquero dei sentimenti da una parte e dall’altra e iniziò una relazione amorosa virtuale.

Il mio soggiorno a Parigi fu di corta durata. Questo ragazzo della Svizzera venne rapidamente a Parigi per meglio conoscermi e decisi di vivere nel suo paese.

Mai m’immaginai o ebbi il progetto di vivere un giorno in Svizzera. Nel tentativo di adattarmi a un nuovo paese, conobbi la dura realtà dell’individualismo. Sentendomi sola, ricorsi nuovamente al mio strumento di socializzazione, internet, nell’ottica di conoscere degli abitanti della mia nuova città, La Chaux-de-Fonds. Identificai così delle persone con cui avrei potuto relazionare.

Con mia grande sorpresa, trovai tra di esse una persona amica della ragazza di cui ero stata coinquilina a Parigi. Presi coraggio e le scrissi un corto messaggio, indicando che ero arrivata da poco tempo e che cercavo di creare delle relazioni con persone qui residenti.

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Mi rispose subito. Ora siamo molto amiche, ma durante due anni ho esitato molto a legarmi d’amicizia con lei, poiché era la moglie di un pastore avventista. Non mi sentivo a mio agio per stabilire un’amicizia a causa dei miei pregiudizi sui cristiani. Dopo due anni, in seguito al contatto stabilito con lei tramite Facebook, ricevetti la visita di un giovane della chiesa che si propose gentilmente di pregare con me e, sullo slancio, di studiare la Bibbia. Accettai immaginando di potergli dimostrare che non avevo bisogno della Bibbia nella mia vita.

Fu un’andata senza ritorno per me e mio marito. Oggi, siamo entrambi convinti che non possiamo vivere senza i valori insegnati nella Bibbia ed è per questo che ci siamo battezzati nel settembre 2014.

Ora sono responsabile della comunicazione e mi occupo della pagina Facebook per la mia chiesa, poiché sono la prova vivente che internet e le reti sociali possono essere il mezzo con il quale delle vite riescono a essere trasformate. La relazione con persone che conoscono Gesù e che sono veri suoi testimoni può veramente cambiare delle vite, anche se il contatto è virtuale.

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