In viaggio con Dio: tra apprendimento e crescita

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Vi è mai capitato di viaggiare con una persona che pensavate vi piacesse molto, per poi vederne un lato diverso man mano che il viaggio andava avanti? Si dice che viaggiare sia un buon modo per capire se una persona è “quella giusta” o meno. Come reagiscono quando le cose non vanno secondo i piani? Se privati del sonno, diventeranno aggressivi nei confronti degli assistenti di volo? Come si comporteranno se l’intero viaggio viene rovinato?

Viaggiare può rivelare molto di noi e darci l’opportunità di vedere sotto quale aspetto dobbiamo crescere. Forse abbiamo bisogno di più pazienza, apertura, umiltà o tolleranza. Forse abbiamo bisogno di divertirci di più. In ogni caso, possiamo guardare al nostro viaggio con Dio in modo simile.

Quando attraversiamo la vita con Dio, egli ci mostrerà in maniera delicata sotto quale aspetto abbiamo bisogno di crescere e ci metterà nella posizione di diventare la migliore versione di noi stessi. Non si allontana mai e non rende vani i nostri sforzi di seguirlo. Ci segue anche se non siamo perfetti. Di conseguenza, le nostre intenzioni, i nostri desideri, i nostri valori e le nostre azioni cambiano gradualmente.

 

La finestra di Johari

I ricercatori hanno sviluppato uno strumento di auto-riflessione chiamato “La finestra di Johari”. Essa identifica quattro modi in cui possiamo pensare a noi stessi:

 

  • L’area aperta: le parti di noi stessi che noi e gli altri conosciamo.
  • L’area cieca, o l’area del “io non lo so, ma tu sì”: le cose non conosciute da noi stessi ma conosciute dagli altri.
  • L’area segreta (l’opposto dell’area cieca): le cose che conosciamo di noi stessi ma che gli altri non conoscono.
  • L’area ignota: le cose non conosciute né da noi né dagli altri, che devono ancora essere rivelate o che sono conosciute solo da Dio.

 

La finestra di Johari ci dice che la crescita non avviene in modo isolato. Abbiamo bisogno di persone che con grazia ci facciano notare i nostri punti ciechi. Quanto più ampia è la nostra area aperta, tanto più sapremo di noi stessi e tanto migliori saranno le nostre relazioni. Le aree cieche e nascoste sono quelle che vogliamo ridurre. Affinché ciò accada, dobbiamo essere disposti a essere aperti e vulnerabili con gli altri. Questo può essere spaventoso per molti di noi. Ma come dice l’autore e predicatore Timothy Keller, “essere amati ma non conosciuti è confortante ma superficiale. Essere conosciuti e non amati è la nostra più grande paura. Ma essere pienamente conosciuti e veramente amati è, beh, molto simile all’essere amati da Dio. È ciò di cui abbiamo bisogno più di ogni altra cosa”.

 

Un viaggio in India

Qualche tempo fa, durante un viaggio in India, io e i miei amici abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci meglio. Abbiamo sopportato scomodi viaggi in treno che sono durati 12 ore in più del previsto, ci siamo ammalati a causa dei samosa mangiati per strada, abbiamo litigato e tenuto il broncio per cose stupide e abbiamo passato le notti per strada a causa di accordi mal comunicati. La nostra ultima notte insieme, abbiamo camminato per Delhi e condiviso ciò che avevamo imparato l’uno dell’altro, le cose buone e quelle meno buone. Mentre parlavamo, i miei amici mi hanno mostrato con grazia sotto quale aspetto dovevo crescere (e sono felice di dire che ancora oggi siamo amici).

Le relazioni sane, caratterizzate da fiducia, vulnerabilità e crescita, sono uno dei più grandi doni di Dio per noi. Possono essere un luogo di guarigione e trasformazione nei nostri viaggi. Se vogliamo crescere, dobbiamo essere aperti all’ascolto di coloro che amano Dio e che vogliono il meglio per noi. Come dice Efesini 4:15: “Seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo”.

Dio ci ha progettati come individui, ma il suo piano prevede che funzioniamo in una relazione con lui e con gli altri. La misura in cui ignoriamo le parti di noi stessi che hanno bisogno di crescere e maturare è la misura in cui il nostro servizio amorevole nei confronti degli altri è limitato. Sono le parti che di solito sono timorose, protettive, difensive, manipolative e autopromozionali. Se facciamo fatica a vedere le aree in cui dobbiamo crescere, possiamo chiedere a Dio di farle emergere. Egli ha a cuore il nostro interesse e il suo desiderio più grande è quello di aiutarci ad affrontare le barriere che ci impediscono di sperimentare il suo amore e la sua bontà. Il cammino di crescita in lui può essere a volte difficile, ma il salmista ci ricorda un importante aspetto: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza” (Salmo 23:4).

 

Riposare in Gesù

In Matteo 11:28-29, Gesù ci invita a venire da lui, che ci darà riposo. Questo riposo è un invito a collaborare con lui. “Prendete su di voi il mio giogo […] e voi troverete riposo alle anime vostre” (versetto 29).

Proprio come le piante hanno bisogno di acqua, luce solare e terreno sano per crescere, anche noi abbiamo bisogno di alcune cose per fiorire. La preghiera, la lettura della Bibbia, la comunità, il culto, il servizio nei confronti degli altri e il tempo trascorso nella natura gioveranno al nostro carattere e al nostro rapporto con Dio. Come per ogni relazione, tuttavia, dobbiamo passare del tempo con la persona se vogliamo imparare a conoscerla e a rafforzare la nostra amicizia con lei.

Se avete mai viaggiato con qualcuno, avrete notato che i vostri comportamenti cominciano a trasmettersi a vicenda dopo un po’ di tempo. Allo stesso modo, cresciamo più simili a Cristo prestando attenzione alle nostre motivazioni, scelte e comportamenti.

Ellen White ha detto: “Solo amando il Cristo, imitandolo e dipendendo completamente da lui è possibile essere trasformati fino ad assomigliarli” (La via migliore, p. 71).

Quando ci ancoriamo all’amore di Dio, possiamo concentrarci sulla collaborazione con lui per realizzare i suoi piani per noi. Possiamo usare i nostri doni e talenti al massimo del loro potenziale, possiamo crescere nell’amore e nella compassione e le nostre debolezze possono diventare punti di forza per aiutare gli altri. Possiamo sapere che stiamo crescendo in Cristo perché saremo riempiti del frutto del suo Spirito: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22-23).

Volete crescere in Cristo? Cercatelo con i vostri progetti. Trascorrete del tempo con lui. Chiedetegli cosa sta cercando di fare in voi. È sempre lì, ad ascoltare, guidare e amare. Lasciate che si unisca al vostro viaggio. Non rimarrete delusi.

 

 

Di Zanita Fletcher

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2023/02/09/travelling-with-god-how-we-learn-and-grow-on-the-journey/

Traduzione: Tiziana Calà

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