Gli avventisti vivono più a lungo, ma non tutti gli avventisti sono uguali

Shares

Presentati alcuni dati dell’Adventist Health Study-2 alla Conferenza globale sulla salute.

Notizie Avventiste – Gary E. Fraser, fino a poco tempo fa principale ricercatore dello studio sulla salute degli avventisti, l’Adventist Health Study-2 (Ahs-2), ha assicurato agli oltre 800 operatori sanitari presenti alla terza conferenza globale sulla salute che ancora gli avventisti vivono più a lungo.

“Gli avventisti continuano ad avere un vantaggio di longevità” ha affermato Fraser durante il suo intervento il 10 luglio. Questo è coerente con i precedenti risultati degli studi della California secondo cui gli uomini avventisti vivono 7,3 anni in più rispetto alla popolazione media e le donne 4,4 anni. Per gli avventisti vegetariani, queste differenze crescono a 9,5 anni per gli uomini e 6,1 per le donne. Le statistiche di Fraser si basano sui risultati dell’Ahs-2, il più grande studio sui vegani e vegetariani nel mondo.

Con la sua relazione, si poneva l’obiettivo, tra gli altri, di aggiornare i partecipanti sui risultati dell’Ahs-2 negli ultimi cinque anni e “per valutare le prove che, tra gli avventisti, la dieta a base vegetale e quella onnivora hanno conseguenze diverse sulla salute… E la prova che un’alimentazione vagetariana aiuta a prolungare la vita è significativa”.

Gli avventisti vegetariani, intesi come gruppo (vegani, vegetariani lacto-ovo e altri), evidenziano notevoli vantaggi sulla salute rispetto agli avventisti che mangiano carne rossa o pollame almeno una volta a settimana. Hanno meno rischi di ammalarsi di diabete e livelli più bassi di pressione sanguigna e colesterolo.

La mortalità totale per gli eventi patologici è inferiore di circa il 12% in tutti i gruppi di età. Pure il cancro in generale, i tumori del colon e del retto e le malattie cardiovascolari sono meno frequenti.

“Dobbiamo anche ricordare che gli avventisti non-vegetariani mangiano in media poca carne” ha affermato Fraser “Quanto più importante sarebbe se avessimo un gruppo di confronto di avventisti consumatori regolari di carne”.

Secondo lo studio, “rispetto agli altri americani, gli avventisti hanno una riduzione del 30% del rischio di contrarre un qualunque tipo di tumore” ha spiegato il ricercatore, e informazioni precedenti indicano una riduzione del 50% delle malattie cardiovascolari.

“In generale” ha dichiarato Fraser “rispetto ai non avventisti, corriamo in media un rischio molto più basso di ammalarci di numerose patologie croniche, contraiamo meno il cancro e le malattie cardiache, e viviamo più a lungo di molti americani”.

Ha quindi aggiunto: “In nessun caso troviamo una chiara differenza in queste comparazioni sulla base della razza”.

Da giovani è meglio
Quanto più si adottano i principi di uno stile di vita sano da giovani, maggiori saranno i benefici di cui si godrà nella propria esistenza, ha evidenziato Fraser che è medico specializzato in malattie cardiovascolari e in epidemiologia nutrizionale.

“Sia i giovani sia le persone di mezza età che mangiano proteine della carne rossa hanno quasi il doppio di rischio di mortalità a causa di malattie cardiovascolari rispetto a quelli che non ne consumano, ma nelle persone anziane non è stata osservata molta differenza [nello studio Ahs-2]. Che il consumo di proteine derivanti dalla frutta secca a guscio (noci, nocciole, mandorle, ecc.) riduca il rischio è anche più evidente nelle persone giovani e di mezza età”.

“In altre parole” ha concluso Fraser “più sei giovane quando apporti questi cambiamenti dietetici, meglio è per quanto riguarda il rischio di malattie cardiovascolari”.

Calcio e prodotti caseari
Il ricercatore ha definito “interessanti” i risultati dello studio sul calcio e sui prodotti caseari. Le persone che seguono un’alimentazione ricca di calcio hanno un rischio molto minore di ammalarsi di cancro del colon-retto; anche chi consuma più latte ha un rischio più basso di contrarre questo tipo di tumore.

Il discorso cambia per il cancro alla prostata. I primi risultati indicano che il consumo di molti prodotti caseari porta a un rischio maggiore di ammalarsi di cancro alla prostata. Inoltre, i primi risultati indicano anche che le consumattrici di prodotti caseari, in particolare di latte fresco, rischiano maggiormente di ammalarsi di cancro al seno rispetto a chi consuma poco o niente latte.

Siamo quello che mangiamo
Alcuni alimenti sono specificatamente legati ai benefici per la salute. “Riteniamo che il consumo frequente di piccole quantità di frutta a guscio sia verosimilmente correlato a una minor frequenza di malattie cardiache” ha affermato Fraser “E il consumo di carne rossa è probabilmente correlato a un maggiore rischio di cancro del colon-retto, di malattie cardiovascolari e probabilmente di diabete”.

Vantaggio spirituale
“Sono convinto che anche i nostri principi e valori religiosi hanno un ruolo significativo nella nostra salute, sia direttamente sia tramite le nostre scelte di stile di vita”, ha affermato il ricercatore. Lo studio Ahs-2 indica che la spiritualità positiva riduce la depressione e probabilmente aumenta la resilienza contro le avversità. Gli avventisti che vivono la loro fede con impegno attivo mostrano di avere maggiore interesse per la salute personale e sono più preparati sulle questioni che riguardano lo stile di vita.

“La ricerca avvalora il fatto che adorare un Dio creatore, pieno di amore, e servire gli altri sono benefici per la nostra salute mentale e, indirettamente, anche per la nostra salute fisica” ha concluso Fraser.
Ulteriori informazioni sullo studio sono sul sito Adventist Health Study-2[lf]

[Foto: Adventist News Network. Fonte: Sandra Blackmer, Adventist Reviewvia: https://news.avventisti.it/

Le disabilità sono opportunità non barriere
Terza Conferenza globale sulla salute e lo stile di vita

E-MAGAZINE

ADVENTISTE MAGAZINE TV

Top