Il violento terremoto che sabato sera, 16 aprile, ha devastato la parte settentrionale dell’Ecuador, ha seminato morte e distruzione. Anche quattro chiese della denominazione sono state distrutte. Domenica era giunta la notizia di tre avventisti fra le vittime, poi rettificata lunedì. «Non ci sono stati morti tra i membri ci chiesa in questa terribile tragedia, solo danni materiali», ha scritto su Twitter Giovanny Izquierdo, presidente della Chiesa cristiana avventista in Ecuador, .
Grande è il dolore per i numerosi morti (il bilancio supera la momento le 500 vittime, ma è purtroppo destinato ad aumentare), e la sofferenza per i tanti dispersi.
«Ci sono tante famiglie che stanno soffrendo e tanti bambini rimasti orfani», ci ha scritto il past. Franklin Olalla Guillen, che in Italia serve le chiese di Ragusa e Vittoria (Acate), «Tra le persone decedute ci sono anche due dei miei parenti “lontani”, che dopo aver tirato fuori il figlio dal loro hotel di quattro piani , il padre è entrato di nuovo per aiutare la moglie a uscire e, purtroppo, è crollato tutto l’edificio».
È una tragedia tremenda vissuta con particolare ansia da fratelli e sorelle ecuadoregni che vivono in Italia.
«Da poco mi è anche arrivata la notizia che la responsabile ADRA Ecuador, Ruth Bejarano, una mia cara amica, è rimasta ferita a causa del terremoto ed è ricoverata in ospedale», ha aggiunto il past. Olalla.
Le chiese avventiste latinoamericane in Italia partecipano al dolore provocato dal sisma, anche le comunità di lingua italiana che hanno membri provenienti dal Sudamerica.
«Abbiamo tre nostre sorelle della chiesa di Roma Lungotevere che sono in Ecuador proprio in questo momento», ci ha fatto sapere Mariarosa Cavalieri, moglie del past. Daniele Calà e direttore nazionale dei Ministeri a favore dei Bambini, «Sono andate a trovare i loro cari e si trovano proprio nelle zone più colpite, nell’epicentro. Stanno bene ma vivono tanti disagi e tanta paura. La mamma di un’altra ragazza della nostra chiesa, animatrice della Scuola del Sabato, è pure là, ma in una zona dove il sisma si è sentito meno. Ci sono anche familiari di membri della chiesa latinoamericana».
La sera di sabato, un gruppo di avventisti è scampato al crollo della chiesa Palmitas, nella città costiera di Pedernales, uscendo non appena è iniziata la violenta scossa di magnitudo 7.8. «Erano riuniti proprio nel momento in cui è cominciato il terremoto e si sono subito precipitati fuori», ha affermato Izquierdo.
Due delle altre tre chiese avventiste distrutte dal terremoto sono la chiesa centrale sempre a Pedernales, e la chiesa nella città di Maria Luiza.
Accogliamo l’invito alla preghiera che arriva dalla Chiesa avventista in Ecuador e da Ted N. C. Wilson, presidente della denominazione mondiale. «Ricordiamoci nelle nostre preghiere dell’Unione avventista dell’Ecuador e dei campi locali 
impegnati nei soccorsi», ha affermato Wilson, «Con l’avvicinarsi della fine dei tempi, Gesù vuole servirsi di noi per essere un’influenza positiva in ogni situazione difficile, così che l’amore di Cristo sia manifestato».
I membri di chiesa in Ecuador, in collaborazione con ADRA, hanno subito organizzato dei centri di raccolta di alimenti e vestiario da distribuire a quanti nel sisma hanno perso tutto.
Intanto, il network internazionale di ADRA, tramite gli uffici nazionali, ha attivato le raccolte fondi. Anche ADRA Italia.
L’8xmille destinato alla Chiesa cristiana avventista italiana ha già stanziato 5.000 euro per gli interventi in Ecuador, veicolati attraverso ADRA Italia.
Chi desidera fare una donazione e sostenere gli interventi per aiutare le persone colpite dalla catastrofe, può contattare ADRA Italia o donare attraverso il sito http://adraitalia.org/raccolta-fondi-per-emergenza-ecuador-abbiamo-bisogno-anche-di-te, inserendo la causale «Emergenza Ecuador», nei seguenti modi:
– Conto corrente bancario IBAN: IT 95 E 01030 03203 000000866909
– Conto Corrente Postale n. 160 800 04 intestato a ADRA Italia – Lungotevere Michelangelo, 7 – 00192 Roma
– PayPal, intestato ad ADRA Italia
Wilson ha anche chiesto ai membri di chiesa di pregare per il popolo giapponese e del Myanmar, paesi anch’essi colpiti da terremoti nei giorni scorsi. Non ci sono avventisti feriti in Giappone, mentre l’impatto del sisma sulla Chiesa in Myanmar non è chiaro. «Ricordatevi del popolo del Giappone e del Myanmar nelle vostre preghiere, che hanno subito i terremoti e la tragica perdita di vite umane”, ha affermato Wilson.
Fonte www.ilmessaggeroavventista.it/index.php/gli-avventisti-nel-terremoto-ecuador
