Lei non mi ama | L’amicizia e la friendzone

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Quando ero bambino, prendevo una margherita, strappando i petali uno a uno e dicevo: M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama. Non ricordo a chi pensavo quando facevo questo gesto; sono passati troppi anni da allora. Tuttavia, quella filastrocca è ancora molto familiare.

 

Anche se hanno molte cose in comune, l’amicizia e la relazione romantica sono molto diverse nella maggior parte degli aspetti. L’amicizia è forse la relazione più difficile da definire. Nonostante sia uno dei tipi di relazione più comuni, i ricercatori hanno avuto difficoltà a definire e spiegare la natura di questa relazione. Alcune ricerche hanno evidenziato gli elementi che formano la base di un’amicizia, mentre altri hanno sottolineato la sua natura volontaria o i benefici che le persone ottengono dalle relazioni.

L’amicizia è il tipo di relazione che permette i maggiori cambiamenti e libertà. Chiunque può diventare amico di chiunque. Questo tipo di relazione, tuttavia, ha anche il più basso grado di impegno. L’amicizia può finire in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo. Può implicare diversi gradi di coinvolgimento: da una conoscenza transitoria, con un’interazione minima, a legami molto stretti, in cui le persone coinvolte hanno una parte attiva l’uno nella vita dell’altro.

Una relazione romantica ha un sistema molto più chiuso ed esclusivo rispetto all’amicizia. In generale, quando inizia una relazione romantica, viene fatta una dichiarazione ufficiale (attraverso gesti o altri mezzi). Questo tipo di relazione tende a essere più stretta dell’amicizia, ma può anche comportare un minor grado di coinvolgimento.

L’amicizia tra due persone del sesso opposto è un argomento delicato. Le inevitabili tensioni che appaiono in una tale relazione la trasformano in qualcosa di più di un’amicizia. Uno studio del 2005 mostra che gli amici di sesso opposto investono e sono più coinvolti nella relazione rispetto a quelli che sono solo amici. Lo stesso studio identifica quattro tipi di relazioni tra persone di sesso opposto:

(a) una relazione romantica (entrambi vogliono che la loro relazione sia romantica);

(b) una relazione strettamente platonica (entrambi vogliono che la loro relazione rimanga un’amicizia);

(c) una relazione romantica desiderata (uno vuole portare la relazione a un livello romantico, ma percepisce che l’altro non desidera la stessa cosa);

(d) una relazione romantica rifiutata (uno non vuole che la relazione passi a un livello romantico, ma percepisce che l’altro ha interessi diversi).

 

La friendzone

Quella che di solito definiamo come friendzone si trova tra gli ultimi due tipi di relazione. In uno degli episodi della serie televisiva Friends, nel 1994, Ross e Joey stanno parlando della vita sentimentale di Ross. Mentre Ross è convinto che la loro amica Rachel sia interessata a lui e che potrebbero portare la loro relazione al livello romantico in qualsiasi momento, Joey non ne è così sicuro. Joey usa il termine “friend zone” per la prima volta nella storia. Il termine descrive la situazione in cui uno dei due amici sviluppa sentimenti più intensi per l’altro e desidera che la loro relazione vada oltre l’amicizia. Il più delle volte, l’altra persona non è consapevole di questo desiderio e si sente abbastanza a suo agio con lo stato attuale della relazione. Così si verifica un blocco, un’impossibilità di passare da “solo amici” ad “amici esclusivi”, dall’amicizia a una relazione romantica.

Questo tipo di relazione ha le caratteristiche di entrambi i tipi di relazione descritti sopra. Tuttavia, compare quando i due non sono d’accordo sui propri desideri e quando questi ultimi arrivano a essere in opposizione tra loro. Dopo quasi 30 anni dalla sua prima comparsa, il concetto è ancora molto popolare e spopola su internet. È diventato uno scherzo, oggetto di meme, ma anche un’esperienza dolorosa per molti adolescenti.

 

Perché la friendzone accade e come possiamo evitarla

L’esperienza del rifiuto può essere estremamente dolorosa e una forte reazione negativa non è fuori dal comune. Dopo una rottura, la maggior parte delle persone sperimenta sentimenti depressivi moderati o anche gravi. Dire “sono stato rifiutato e fa male” è una cosa; dire “sono stato friendzonato ed è ingiusto” è un’altra. La prima esperienza è comune a tutti gli uomini e suscita compassione ed empatia, sia per chi è stato rifiutato sia per chi sta dietro al rifiuto. La seconda implica un rifiuto che fa sì che uno dei due sia bloccato in una situazione ingiusta, dalla quale ha il diritto di uscire. Ed è qui che iniziano i problemi.

La maggior parte delle persone percepisce questa situazione come un’offesa, perché presuppone certe falsità. Per esempio:

  1. L’amicizia vale meno di una relazione romantica. L’essenza del concetto della friendzone è che l’amicizia è inferiore a una relazione romantica. Ma l’amicizia ha valore e può essere una relazione molto forte.
  2. Ho diritto ad avere una relazione romantica in cambio dell’amicizia. Essere gentile, amichevole o buono con qualcuno (cioè essere un amico) non ti dà automaticamente il diritto di chiedere qualcosa.
  3. Ho il diritto di avere le relazioni che voglio. L’idea che ci meritiamo qualcosa e che dovremmo ricevere ciò che ci aspettiamo non ha spazio in una relazione. Anche se il rifiuto fa male, sentire che ti è stato tolto qualcosa che meritavi è dannoso.

 

Poiché tutte le buone relazioni sono costruite su uno scambio reciproco, in questo caso, uno dei due è in una relazione dove questo scambio non è equilibrato. Ci si trova in una situazione del genere per diversi motivi:

  1. A volte, molto semplicemente, il respinto non è così attraente per l’altra persona. Per la natura del loro atteggiamento suscitano solo sentimenti di affetto, sostegno e conforto, ma non attrazione.
  2. Altre volte, uno dei due sceglie la persona sbagliata. Anche se ci sono eccezioni, le persone tendono a essere attratte da persone con tratti simili, come l’attrazione fisica, educativa o di status. “L’ipotesi di corrispondenza” è stata formulata per la prima volta da Elaine Hatfield (Walster) nel 1966 e successivamente sostenuta da una meta-analisi svolta da Feingold nel 1988. Quelli che cercano di sedurre la persona sbagliata diventano “solo amici”.
  3. A volte uno dei due non sa come richiedere uno scambio reciproco vantaggioso per soddisfare i propri bisogni. La paura, l’incertezza e la passività sono tutte ragioni per cui molte persone cercano l’amicizia di coloro da cui sono romanticamente attratte perché è molto più facile e meno rischioso, nella speranza che il tempo cambi le cose. Questo piano raramente funziona.
  4. Altre volte, uno fa troppo o non permette all’altro di investire nella relazione e di innamorarsi. Cioè, uno è troppo gentile e fa tutto. Fa tutte le concessioni e tutti i sacrifici, rendendo tutto facile per l’altro. Ma le persone apprezzano ciò che ottengono con lo sforzo e ciò su cui investono.

 

Spesso le persone fanno un collegamento tra la friendzone e la zona grigia: un blocco totale, senza via d’uscita. Ma c’è una via d’uscita! E questo ha a che fare con la comunicazione. Se sai che non sei pronto, che non cerchi una relazione romantica, dillo. Se sai che vuoi più di un’amicizia, dillo. La conversazione non sarà facile, ma dire la verità su ciò che vuoi è la cosa migliore da fare. L’ambiguità delle intenzioni e dei bisogni, anche se motivata da buone intenzioni, di solito crea più problemi di quanti ne risolva.

Per il bene della relazione, entrambe le persone coinvolte devono mantenere la comunicazione aperta e onesta, esprimendo i propri sentimenti. Sfortunatamente, questo è difficile da fare se le persone coinvolte nella relazione non capiscono se stesse e la natura della loro relazione.

 

È vero che le relazioni, sia quelle di amicizia che quelle romantiche, possono essere complicate. Non ci piace l’incertezza e la friendzone è una grande fonte di incertezza per chi la vive. Ma ci sono soluzioni per chi vuole sentire di nuovo la terra sotto i piedi: o analizzare razionalmente la relazione e le sue conclusioni realistiche, o impegnarsi in un dialogo aperto e prepararsi a un rifiuto, capendo che questo non deve significare più di quello che è. Non deve generare rancore o una crisi d’identità.

Se possiamo accettare un “no” come risposta, significa che abbiamo scoperto come dobbiamo relazionarci con noi stessi e sappiamo chi siamo e quanto valiamo. Inoltre, c’è spazio per l’amicizia anche dopo un rifiuto delicato e dignitoso e ci sono persone che possono confermare retrospettivamente che le amicizie possono essere mantenute anche quando si esce dalla friendzone, se queste amicizie sono oneste e di valore.

 

 

Di Marius Andrei

Fonte: https://st.network/analysis/top/she-loves-me-not-friendship-and-the-friend-zone.html

Traduzione: Tiziana Calà

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