FATTO PER AGIRE!

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Durante la rivoluzione bolscevica, nella stessa sera si stavano tenendo due riunioni in una via di Mosca. La prima era quella della chiesa ortodossa russa. Era in occasione dell’assemblea nazionale e hanno discusso tutta la notte sul tipo di vestito che i preti dovevano portare. La seconda riunione era quella di Lenin e i suoi amici, che preparavano gli ultimi piani per cambiare la faccia della terra attraverso la causa comunista.

Due riunioni dagli impatti diversi. Due gruppi, uno che si occupa di futilità, l’altro pronto all’azionall’azione.

Questo fatto storico porta a questionarci su cosa facciamo del tempo che ci é dato. “Siamo ciò che ripetiamo ogni giorno”, diceva Aristotele. Tutti disponiamo di 24 ore al giorno. Ciò significa 1440 minuti, o 864.000 secondi. Cosa ne facciamo di questo tempo? Troppo spesso mi riconosco nella prima categoria. Perdendo tempo ed energie in cose secondarie che spesso lasciano il tempo che trovano, mentre in realtà desidero poter fare la differenza. Come può cambiare tutto questo? In realtà, il nostro problema non viene per forza dal fatto che non agiamo, piuttosto dal fatto che non viviamo tutti i piani e i progetti di Dio per noi. Vediamo molto spesso dei chiari obiettivi, come per esempio un successo professionale, mentre la Bibbia ci chiama all’avventura!Michel Ange diceva “Per la maggior parte di noi, il più grande pericolo non é aver avuto uno obiettivo troppo alto e non averlo raggiunto, ma al contrario é avere troppo poca ambizione per raggiungerlo”.

Qual é dunque l’obiettivo che ci propone la Bibbia?

“Ecco ciò che sostengo: liberare le persone incatenate ingiustamente, togliere il giogo che pesa su di loro, restituire la libertà a quelli che sono oppressi, quindi, eliminare tutto ciò che li rende schiavi. É condividere il tuo pane con colui che ha fame, dare un alloggio a quelli che non hanno casa, vestire coloro che non hanno vestiti. Non é evitare colui che é tuo fratello.”

Che programma! É così grande che può fare paure. Ma preferisco vederlo come una sfida che la Parola ci lancia. Martin Luther King diceva “vivete i sogni che la vita vi sfida a sognare”. In questa logica, abbiamo nel testo di Isaia un sogno che Dio ci sfida a sognare.

Questo non é solo per fare la differenza nel mondo, ma anche per noi! Perché non bisogna dimenticare una delle chiavi della felicità che Gesù ci ha donato “C’é piu gioia nel dare che nel ricevere”. Conclusione alla quale Jean-Jacques Rousseau era arrivato: “so e sento che fare il bene é la più sincera felicità che il cuore umano possa provare”.

Dio ci lancia questa importante domanda: che ne faremo della nostra vita? Viviremo per noi stessi o prenderemo la coraggiosa decisione di diventare veri discepoli? Metteremo dei limiti a ciò che Lui può fare per noi, dimenticando quello che diceva Paolo “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”, o seguiremo l’esempio di Isaia, “allora ho sentito il Signore chiedere ‘Chi invierò? Chi sarà il nostro portavoce?’ e io ho risposto ‘eccomi, manda me’”?

Dio ti lancia la stessa sfida: cosa risponderai? Sei pronto all’azione?

CZECHOWSKI, GEYMET, ANDREWS... QUESTI MIGRANTI CHE HANNO FONDATO L'AVVENTISMO IN SVIZZERA.
OLIVIER PORCHET

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