FACEBOOK E LA CHIESA AVVENTISTA

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La tecnologia si evolve continuamente e anche la Chiesa cristiana avventista cerca di essere sempre aggiornata per offrire nuovi servizi.

Facebook. Attraverso il social network possiamo condividere il nostro credo con gli amici e far conoscere la Parola del Signore. Possiamo condividere immagini e video realizzati in proprio. Il tutto molto semplicemente.

Roberto-RobertiIn Brasile, una popolazione giovane e quindi con un alto tasso di utilizzazione di moderni strumenti collegati a Internet, un avventista, ufficiale di polizia, ha portato al battesimo oltre 40 persone.

«Le persone che utilizzano Internet vogliono risposte rapide», ha affermato Roberto Roberti ad Adventist Review, «Un numero crescente di persone mi fanno domande su Facebook dopo che ho iniziato questo lavoro. Il segreto? Rispondere molto rapidamente».

Circa 200 persone sono state battezzate attraverso il lavoro di Roberti e di altri tre volontari negli ultimi 16 mesi.

Questo lavoro richiede comunque molto tempo. Roberti scrive circa 100 messaggi al giorno, circa la metà su Facebook e il resto dando studi biblici via e-mail.

Un giorno, Elena, una giovane donna, aveva scritto su Facebook che desiderava ricevere il battesimo. Meno di due ore dopo Roberti aveva già risposto, iniziando gli studi biblici preparatori via e-mail. Circa quattro mesi dopo Elena è scesa nelle acque battesimali.

Nel frattempo, altre due giovani donne su Facebook avevano visto il post di Elena e avevano lasciato dei commenti che esprimevano il loro interesse per il battesimo. Roberti le ha invitate a studiare la Bibbia. Entrambe sono ora membri battezzati della Chiesa cristiana avventista.

Elena, oggi, è una dei tre moderatori che lavora con Roberti sulla pagina Facebook della Divisione Sudamericana. Roberti sta anche formando più di 20 persone per svolgere il lavoro di moderatori, tutte persone che sono state battezzate dopo aver conosciuto la Chiesa cristiana avventista su Facebook.

«Ci sono molte persone desiderose di conoscere la Bibbia e che vogliono veramente sapere la verità», ha aggiunto Roberti, «Posso fare molto da solo, ma potete immaginare che cosa succederebbe se ci fossero molte più persone…».

L’anonimato di Internet è importante, soprattutto per coloro che hanno problemi.

«Ma questi possono parlare via Internet da casa», ha concluso Roberti, «e dopo diversi mesi di studi biblici, queste persone migliorano il loro standard di vita».

L’esperienza brasiliana ci fa capire che Facebook può essere un potente strumento di evangelizzazione se utilizzato positivamente.

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