Evitare gli estremismi

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Che cosa significa veramente?

 

“Dobbiamo guardarci dal creare estremismi, guardarci dall’incoraggiare coloro che parlano di bianco o nero” -Ellen G. White.

 

Ricorderò per sempre il Sabato 14 marzo 2020. Era la prima volta che aiutavo a organizzare e guidare un intero servizio di culto davanti alle panche vuote. Come risultato dell’ordine esecutivo del governatore dello stato del Maryland, che vietava raduni o incontri di 50 o più persone, il nostro servizio di culto nella Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Spencerville è diventato un servizio virtuale, indirizzato ai singoli. Ma mi ricorderò anche di questo Sabato per quello che è successo dopo il servizio di culto. Avevamo appena terminato la nostra preghiera a Dio, ringraziandolo per aver fornito a così tante persone gli strumenti di ascoltare il culto (oltre 350 persone si erano collegate online per seguirci), ringraziando anche i volontari per i loro sforzi nel realizzare un’esperienza di culto comunque piacevole, quando mi sono trovato a dovermi confrontare con l’estremismo!

Due uomini che non avevo mai incontrato prima mi aspettavano all’uscita della chiesa. Il loro scopo era quello di affrontarmi e “punirmi”.

“Pastore, perché preferisci ubbidire al governatore rispetto al Signore?”, chiese uno dei due. “In che modo non ho ubbidito al Signore?”, chiesi a mia volta.

L’uomo cominciò allora a recitarmi il quarto comandamento. Gli dissi che conoscevo il comandamento, ma non ero sicuro di come lo avessi infranto. “Non adorando”, rispose.

Gli dissi che l’avevamo onorato e adorato, ma rispose: “No, vi siete sottomessi alle leggi del governo piuttosto che alle leggi di Dio”. Gli chiesi di mostrarmi nella Bibbia dove avevo compiuto questa azione. Di nuovo, cominciò a recitarmi il quarto comandamento. Lo interruppi e gli chiesi: “Il quarto comandamento dice a che ora del giorno dobbiamo adorare in giorno di Sabato? Dice in quanti bisogna essere per poterla definire un’adorazione sabatica? Dice che non possiamo utilizzare la tecnologia moderna che abbiamo? Dice che le famiglie che hanno seguito il culto da casa questa mattina, da soli o con altre due o tre famiglie, non hanno rispettato il quarto comandamento?”.

Quell’uomo non aveva una risposta alle mie domande. Allora aggiunsi: “Certo, questo non è l’ideale; ma abbiamo anche la responsabilità, come cristiani, di aiutare a proteggere la salute della nostra società”.

Poi intervenne l’altro uomo, dicendo: “Ma tu stai dimostrando di non fidarti di Dio, ubbidendo invece al governo. Dio dice che proteggerà il suo popolo”. Gli sorrisi gentilmente per poi chiedergli: “È per questo che indossi guanti chirurgici e non hai voluto stringermi la mano quando ci siamo incontrati? E così che stai dimostrando la tua fiducia in Dio?”.

Entrambi sorrisero. Ma il primo uomo non era pronto a rinunciare alla battaglia e cercò di ritornare di nuovo sull’argomento. Così feci riferimento a Paolo in Romani 13:1, che dice: “Ogni persona sia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio”. Egli cercò di mostrarmi come questo non fosse applicabile in questa situazione. Alla fine gli dissi: “Fratello, non siamo d’accordo, e ho appena finito di vivere una meravigliosa esperienza di adorazione, quindi chiudiamo qui il discorso”. Il suo amico accettò e disse: “Andiamo”. Il fratello voleva insistere ma alla fine mi ha ringraziato e mi ha salutato.

Forse hai alzato gli occhi al cielo leggendo di questi due uomini o forse sei d’accordo con loro. Io sono nella categoria del “roteare gli occhi”, per poi fermarmi e riconoscere che siamo tutti vittime dell’estremismo. Definirei “estremismo” qualsiasi pensiero che non sia in linea con i chiari insegnamenti e principi della Scrittura e che lo stabilisca non solo come una regola della mia vita, ma anche come una regola che gli altri devono rispettare.

 

Dalla conversazione con questi uomini vorrei che tutti noi prendessimo in considerazione i seguenti punti:

  • Quando assumiamo posizioni estremiste, siano esse liberali o conservatrici, e le sosteniamo come assolute nella nostra vita, allora cominciamo a cercare di manipolare la Scrittura per farle dire ciò che vogliamo che dica.
  • Quando difendiamo posizioni estremiste, cominciamo a discutere in modo così categorico che ignoriamo le contraddizioni della nostra stessa vita di fede, come il giovane che accusava la chiesa di Spencerville di non avere fiducia in Dio, pur continuando a indossare guanti chirurgici ed evitando di stringere le mani altrui, per timore del Covid-19.
  • Quando adottiamo posizioni estremiste, siamo disposti a infrangere le leggi di Dio in difesa della nostra posizione. Al momento di questo scritto, il governo degli Stati Uniti ci chiede di contribuire a salvaguardare la salute dei nostri concittadini prendendo misure specifiche, tra cui il non riunirsi in grandi gruppi; ignorare questa richiesta equivale a ignorare Romani 13:1-5 e 1 Pietro 2:13-17.
  • Infine, il confronto con persone con posizioni estremiste danneggia la nostra testimonianza. Se incontrerò di nuovo quei due uomini, sarò meno propenso ad ascoltarli su qualsiasi altro argomento; quanto di più se presenteranno il loro punto di vista ad alcune persone che frequentano la comunità pur non essendo avventiste. In quanto cittadini della terra, viviamo per essere testimoni di un altro giorno.

 

Facciamo tutti attenzione all’estremismo nella nostra vita e facciamo tutto il possibile per scoraggiare queste posizioni anche nel contesto di chiesa.

 

 

Di Chad Stuart, pastore della chiesa avventista di Spencerville nel Maryland.

Fonte: https://www.adventistreview.org/avoiding-extremism

Traduzione: Tiziana Calà

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