Mentre “La Battaglia di Hacksaw Ridge” può aver lasciato il grande schermo in alcune parti del mondo, ed è stato oscurato da “La La Land” nei recenti Golden Globe Awards, l’impatto dell’uomo dietro il film sta ancora facendo una reale differenza nei paesi dove il film sta uscendo solo ora.
Dal funerale alla condivisione della fede
James Bondar, un anziano nella Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno di Budapest, ebbe recentemente un incontro con uno stretto amico di famiglia. Imre non era in alcun modo religioso, però una conversazione profonda ad un ricevimento all’aperto si concluse con lui che diceva: “Io non credo in alcuna religione, però se mai, per qualunque motivo, io appartenessi a qualche chiesa, essa sarebbe sicuramente quella avventista.” Poi chiese di pregare. James non lo sapeva, però quella prima preghiera con Imre fu anche la sua ultima. Una settimana dopo Imre collassò nel suo bagno e morì.
La famiglia chiese a James di parlare al funerale. Nonostante non fosse un pastore, James accettò. “Confesso che ero un po’ nervoso perché non avevo mai parlato ad un rito funebre. Inoltre, cosa mai avrei potuto dire al funerale di un buon amico il quale ha sempre detto che non credeva in niente. Accettai l’invito, ma non avevo idea di cosa avrei detto”
James confidò nella preghiera e nello Spirito Santo. In seguito alla cerimonia, molti dei parenti distanti di Imre, come del resto i colleghi di una grande Agenzia Immobiliare dove lavorava, si chiedevano chi era questo “Padre Reverendo” che parlò così bene.
Questo accadde qualche tempo fa e fu una testimonianza. Nonostante ciò, James fu molto sorpreso di ricevere una chiamata questa scorsa settimana da qualcuno che era al funerale. L’estraneo lo invitò a cena e poi di andare a vedere un film.
“Andiamo a vedere quel film che è pubblicizzato nel piccolo opuscolo che hai lasciato alla banca insieme all’ufficio di beni immobiliari di Aron” – disse l’uomo. Meravigliato, ma riconoscente, James accettò l’invito. Scoprì che 25 persone sarebbero state alla cena; persone dalla banca e dall’agenzia immobiliare dove Imre era presidente. Tutti loro erano presenti al funerale e volevano incontrare James perché, come loro dissero, “hai avuto un grande influsso su ognuno di noi.”
La sorpresa non era finita. Nonostante fossero solo 25 nel gruppo, gli dissero che avevano comprato 75 biglietti per andare a vedere “La Battaglia di Hacksaw Ridge”, una straordinaria e coraggiosa storia di vita dell’obiettore di coscienza della seconda guerra mondiale Desmond Doss.
“Perché 75 biglietti?” – chiese. “Oh, ma perché è scritto nell’opuscolo, che tu mi hai dato, che il soldato avventista salvò 75 vite. In suo onore abbiamo comprato 75 biglietti. L’agente immobiliare li ha pagati tutti.” Mettendo insieme il coinvolgimento totale dei membri dimostrato da James con un film d’alto profilo che sottolinea i valori positivi avventisti, è stata fatta la differenza per quei 25 amici di Imre e gli altri 50 individui che impareranno qualcosa sulla fede, anche se in mezzo al sangue e all’orrore che produce la guerra.
Una testimonianza avventista inedita sulla TV nazionale
La testimonianza di James non fu l’unica. Il Segretario Esecutivo dell’Unione Ungherese, Róbert Csaba Csizmadia, scambiò il pulpito per uno studio televisivo sabato 7 gennaio. Soltanto una settimana dopo l’uscita del film in Ungheria è stato invitato ad apparire, dal vivo, sulla TV nazionale davanti ad un’audience stimata di 300.000 persone. Durante l’intervista è stato in grado di condividere la fede di Doss, parlando anche della Chiesa Avventista e del sabato.
Csizmadia successivamente commentò: “È stata una grandiosa esperienza. Il reporter ha detto “avventista” almeno 4 volte in un media che è molto cauto nel promuovere la fede, specialmente quella di una “chiesa minore. Ho avuto pure la possibilità di menzionare il sabato in una maniera positiva e non intrusiva. Io credo che Dio era là!”
A due altri pastori ungheresi saranno pubblicati degli articoli di opinione in due diversi giornali nazionali questo fine settimana. Gli editori sono rimasti così impressionati dal film che sono stati molto aperti nei confronti del fatto che i pastori avventisti scrivano precisamente sulla loro fede e sulla fede di Desmond Doss.
Focus sul Regno Unito
Adesso i riflettori si stanno spostando verso il Regno Unito che sarà uno degli ultimi paesi europei a far uscire il film. La Casa di Pubblicazione Avventista, la Stanborough Press, ha già fatto ristampare la loro edizione speciale della rivista FOCUS tre volte con l’edizione corrente che sarà sulle 50.000 copie. Sono in attesa di stamparne altre, se necessario, quando il film uscirà nelle sale il 26 gennaio e i membri riconosceranno in questo una potenziale testimonianza. Navigando online attraverso TED ci fa vedere che varie edizioni in altre lingue di FOCUS sono apparse dalla Norvegia nel nord-est dell’Europa fino a Portogallo nel sud-ovest.
Newbold College e i membri di chiesa si sono impegnati a condividere la loro fede fuori da entrambi i cinema locali per tutto il primo weekend di uscita. A loro si uniranno i giovani di altre chiese locali, desiderosi di parlare con le persone della loro esperienza legata alla visione del film e del come posa aver avuto influsso sulla loro fede.
Adam Radmin, direttore dei giovani della Conferenza dell’Inghilterra Settentrionale l’ha chiamata “la più grande opportunità di testimonianza” e ha pure creato una pagina Facebook dando consigli ed esempi di come si possa testimoniare alle persone in relazione al film.
La Rivista dei Giovani dell’Unione Brittanica, “Encounter”, dato che viene pubblicata lo stesso fine settimana dell’uscita del film, avrà un inserto di due pagine focalizzato non solo sul film, ma anche sui coraggiosi avventisti britannici della Seconda Guerra Mondiale che sono finiti in prigione piuttosto che andare contro i loro principi morali e spirituali. Richard Daly, direttore della comunicazione della BUC ha pure avuto una serie di interviste alla radio locale della BBC e ha pubblicato una pagina dedicata per essere visitata dal pubblico sul sito nazionale della chiesa.
Seguendo l’esempio dei giovani in Polonia, i loro corrispondenti nel Regno Unito saranno incoraggiati a cambiare la loro foto di copertina su Facebook con una che evidenzia la fede di Desmond Doss. Le foto di copertina saranno rilasciate su Facebook e promosse perché coincidano con la data dell’uscita del film. Due foto sono già disponibili sul sito nazionale.
Desmond Doss può essere morto un decennio fa, però la sua storia e la sua fede stanno ancora facendo la differenza tutt’intorno in Europa e nel mondo di oggi.
Fonte: http://ted.adventist.org/news/1039-desmond-doss-still-saving-lives-in-europe
Traduzione: Dragan Bjelic