Diritti sul regno dei cieli

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Ventidue milioni di posti di lavoro persi in un mese negli Stati Uniti! Si tratta di un numero impressionante, in quanto cancella la maggior parte dei posti di lavoro guadagnati dalla crisi finanziaria globale del 2008. E con questa crisi che probabilmente non finirà molto presto, sembra che questo numero sia destinato ad aumentare. La crisi del Covid-19 ha messo a nudo la debolezza di molte finanze familiari, dato che tre quarti degli americani vivevano di stipendio in stipendio anche prima della crisi. Il continuo declino del tenore di vita del mondo occidentale sarà accelerato da questa crisi. Molte famiglie faranno fatica a soddisfare i propri bisogni primari.

Che cosa significherà questo per la capacità delle nostre famiglie e in particolare dei nostri giovani di realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni? Secondo la piramide dei bisogni di Maslow, abbiamo bisogno di soddisfare i nostri bisogni primari di cibo, alloggio e sicurezza per poter passare al livello successivo. Abbiamo anche bisogno che il senso di appartenenza e la comunità continuino a crescere, tutte cose che il virus ci ha portato via. Nel 1943, Abraham Maslow propose il suo modello di salute psicologica e di sviluppo umano. Questo modello è stato ben accettato, diventando un fondamento per l’assistenza sanitaria e l’educazione, così come per altri campi dello sviluppo umano. L’importanza di soddisfare i bisogni di base per far sì che gli esseri umani raggiungano il loro pieno potenziale è molto diffusa.

Per pura coincidenza, nel 1943, verso la fine della seconda guerra mondiale, John Maynard Keynes dall’Inghilterra e Harry White dagli Stati Uniti hanno gettato le basi per l’accordo di Bretton Woods, che ha posto le basi per la ricostruzione dell’economia mondiale dopo la guerra. La pietra angolare di questo accordo era l’istituzione del dollaro americano come valuta globale di transazione. Gli Stati Uniti divennero effettivamente i banchieri del mondo, e da allora sono sempre stati la potenza finanziaria dominante. Non abbiamo mai visto nella storia del mondo il livello di prosperità sperimentato in quest’era del dollaro. I bisogni fondamentali di Maslow venivano soddisfatti, e molti stavano raggiungendo l’apice “dell’autorealizzazione”. Ma il declino economico derivante dal Covid-19 sarà forse la bomba nucleare che spazza via le aspirazioni di intere generazioni?

Anni prima di Maslow, è stato presentato un altro quadro di riferimento, a cui è seguito anche un proclama. Il quadro diceva: “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. […] Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. […] Beati i perseguitati […] perché di loro è il regno dei cieli” (Matteo 5:3-10). Un povero falegname del “peggior” quartiere del paese ha descritto un concetto diverso di sviluppo umano. Un concetto che non richiedeva alcuna ricchezza materiale per essere realizzato. Un concetto che dava grande speranza ai poveri e agli svantaggiati del mondo. In un’epoca in cui la ricchezza era considerata un emblema dell’approvazione di Dio, i poveri ricevevano con gioia e stupore questa buona notizia e promessa.

Inoltre, questo “contadino” proclamava che il regno dei cieli era a portata di mano. Questo regno stava arrivando per loro, nonostante la loro povertà e miseria. Questa audace pretesa fu accolta con disprezzo dall’élite dell’epoca, ma abbracciata da coloro che non avevano speranza. Questo “povero” diceva che questo regno era come un lievito. Se ne avessimo avuto anche solo un pizzico, questo avrebbe cambiato completamente la natura di quello in cui è stato posto, dall’interno verso l’esterno. Se lo si sarebbe intravisto, avrebbe reso tutto il resto inutile, e nient’altro che un pieno scambio di tutto ciò che abbiamo con questo tesoro avrebbe soddisfatto la nostra anima.

Cristo ha inaugurato questo regno 2.000 anni fa e ce lo ha offerto come modello di salute psicologica e di sviluppo umano. Cosa possiamo aspirare a essere più che eredi del regno dei cieli? Perfino eredi congiunti di Cristo? Nella nostra prosperità moderna, potremmo aver perso di vista questo regno e la più grande prospettiva offerta agli esseri umani. E ancora di più, forse noi avventisti, cercando e aspettando il ritorno di Cristo, abbiamo dimenticato il principio più importante dell’annuncio di Cristo. Un principio che Egli ha ripetuto più e più volte. Il regno dei cieli è vicino! Il regno di Cristo è iniziato 2.000 anni fa, anche in attesa della futura realizzazione di questa promessa.

“Il carattere si forma sotto l’influsso della grazia del Cristo. […] Le doti del carattere del Cristo ci vengono trasmesse e l’immagine del divino ritrova il suo splendore. Gli uomini e le donne che camminano e lavorano con Dio emanano pace e vivono nell’atmosfera del cielo. Per loro il regno di Dio è già iniziato”.

Cristo camminava a stretto contatto con un piccolo gruppo di persone per aiutarli a cogliere la visione di questo regno, perché sapeva che se l’avessero fatto, avrebbero rivoluzionato il mondo. Come sarebbero le nostre chiese se noi, come cristiani, abbracciassimo veramente il messaggio di Gesù, accettando il suo invito a far parte del suo regno oggi? Cosa significherebbe per un mondo che vive nella paura e nell’incertezza vedere volti che risplendono della pace del cielo? E se vivessimo come se il regno dei cieli fosse già iniziato?

 

*Ellen G. White, La Speranza dell’uomo, p. 228.

 

 

Di Tim Aka, tesoriere associato e direttore degli investimenti per la Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno a Silver Spring, Maryland.

Fonte: https://www.adventistreview.org/rights-to-the-kingdom

Traduzione: Tiziana Calà

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