Miti sulle diete vegane

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Per alcune persone, l’essere vegani fa parte del proprio stile di vita; altre persone non riescono a concepire di rinunciare a latticini, carne o uova. Questo potrebbe essere spiegato da diversi miti che ruotano intorno a queste diete.

 

“Le diete vegane sono povere di proteine”

Il fabbisogno giornaliero di proteine può essere tratto da altre fonti, non solo dai prodotti a base di carne. Il dottor Eric Sharer dell’Academy of Nutrition and Diet raccomanda diverse fonti preziose di proteine, come lenticchie, semi, fagioli, noci o mandorle. Altri alimenti essenziali per garantire l’assunzione di proteine sono la quinoa, il tofu, il latte di soia, il riso o i piselli.

 

“Le diete vegane non saziano”

Questo può accadere solo se non si assumono sufficienti fibre, proteine e grassi, dichiara il dottor Drew Ramsey della Columbia University. Quando ci si sente affamati, si hanno diverse alternative vegetali per controllare l’appetito: dalle zuppe senza carne, ai frullati di frutta con latte vegetale, alle insalate che contengono alte componenti proteiche.

 

“I vegani hanno meno energia”

La vitamina B12 e il ferro sono due elementi essenziali per garantire il livello di energia e, infatti, si trovano principalmente nei prodotti di origine animale, nel latte e nelle uova. Tuttavia, si possono trovare anche in frutta e verdura. Per esempio, si può ottenere il ferro dalle albicocche, dalle pesche, dalle verdure a foglia o dai cereali integrali. Altre fonti di energia sono la frutta (per esempio, mele o agrumi), mandorle, patate dolci, riso integrale, miele e noci.

 

“Le diete vegane non sono raccomandate durante la gravidanza o l’allattamento”

Gli esperti dell’University of Rochester Medical Centre dichiarano che le diete vegetariane possono soddisfare i bisogni nutritivi delle donne incinte o delle madri che allattano. Tuttavia, sottolineano che in questi casi, il cibo consumato dovrebbe essere scelto con grande attenzione, insieme a uno specialista. Il dottor Reed Mangels, del Vegetarian Resource Group, consiglia alle donne in dolce attesa di includere nella propria dieta quotidiana prodotti come frutta secca, soia o noci.

D’altra parte, gli esperti dell’University of Rochester sottolineano come le diete vegane non siano sempre salutari. Per esempio, anche se le patate fanno parte di una dieta vegana, friggerle nell’olio è una pratica malsana.

Inoltre, sottolineano l’importanza di garantire livelli ottimali di vitamina B12 e calcio per i vegani. Infine, anche se l’adozione di una dieta vegana aiuta a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, bisogna tenere conto dei fattori genetici che influenzano lo sviluppo di problemi cardiaci e l’aumento del colesterolo.

 

 

Di Alina Kartman

Fonte: https://st.network/health/myths-about-vegetarian-diets.html

Traduzione: Tiziana Calà

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