Il vero motivo per cui le cose brutte accadono alle persone buone

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Si tratta di qualcosa di più dell’essere buoni o cattivi.

 

A 3 anni al figlio di Harold Kushner, Adam, fu diagnosticata una malattia genetica incurabile, la progeria, che causa un invecchiamento precoce. Morì di vecchiaia nel 1977, a 14 anni. In seguito, il rabbino Kushner pubblicò un libro intitolato “When Bad Things Happen to Good People” (letteralmente, Quando le cose brutte accadono alle persone buone), che affronta una delle domande fondamentali della vita: dov’è Dio, specialmente quando succedono cose brutte?

Penso che la risposta di Kushner sia migliore di molte altre. Ma, come avventista del settimo giorno, credo di poter dare una risposta più completa, una risposta che dovremmo condividere con un mondo che è alla ricerca costante di un senso, specialmente in questo periodo di disordini politici, sociali, sanitari e finanziari.

 

La fine e l’inizio

Nell’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse, leggiamo di una battaglia che si svolge in cielo: “Michele [Gesù] e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero” (Apocalisse 12:7-8). Come risultato della sconfitta di quella battaglia, il dragone “fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli” (versetto 9).

Questa storia della battaglia in cielo dà al dragone molti nomi, compreso uno che ci riporta al primo libro della Bibbia e a una triste scena in un bel giardino. Il nome è “serpente”, “il serpente antico”, e il giardino è il giardino dell’Eden.

Genesi 3 racconta la storia della caduta di Adamo ed Eva. Notiamo che “l’albero proibito”, l’albero di cui Dio proibì loro di mangiare il frutto, causò non solo la morte ma anche la conoscenza del bene e del male (cfr. Genesi 2:9,17; 3:5,7). Avevano sempre conosciuto il bene, ma ora vedevano entrambi i lati: il bene e il male, l’appagamento e il disastro, la dignità e la vergogna: “Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s’accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3:7).

Da quel giorno siamo tutti nati con l’esposizione e la triste esperienza di entrambe le parti: la conoscenza del bene e del male. L’esperienza della sofferenza mentale e del disagio fisico rientra in questa conoscenza. Il mondo intero è pieno di malattie e di morte. E la comprensione di come il bene e il male interagiscono è fondamentale per capire perché c’è dolore e sofferenza.

 

Storie bibliche del bene e del male

La Bibbia è piena di storie su come il bene e il male interagiscono tra di loro. A volte il bene vince, altre volte il male prevale. Rivediamo alcune storie:

Giobbe – In questa storia (cfr. Giobbe 1-42), Dio e Satana hanno un’intensa conversazione su Giobbe. Notano la sua vita e la sua ricchezza, e Satana accusa Dio di fare dei favoritismi. Giobbe diventa un esemplare vivente per la sperimentazione. Come sappiamo, alla fine Dio vince, un buon esempio di bene contro male. Giobbe evitò il male (cfr. Giobbe 1:1,8; 2:3) e restò saldo nella sua fede. Eppure, gli accaddero molte cose brutte senza che ne avesse colpa.

Lezione chiave: a volte ci sono problemi più grandi di quanto gli occhi umani possano vedere.

Sansone – In questa storia (cfr. Giudici 13-16), la madre di Sansone riceve istruzioni da un angelo su come Sansone dovrà vivere: nessuna bevanda fermentata, nessun cibo impuro e nessun rasoio sulla testa. Ma Sansone cresce e diventa un bullo. Fa molte cose straordinarie mentre guida Israele per 20 anni. Il suo occhio per le donne alla fine lo coinvolge con Dalila, che lo tradisce in favore dei Filistei. Gli cavano gli occhi e lo legano; quest’uomo, una volta potente, è ridotto al lavoro di un animale: pestare il grano per i suoi padroni (cfr. Giudici 16:21). Ma in un ultimo sforzo, Dio risponde alla preghiera di Sansone, e Sansone uccide migliaia di filistei e anche se stesso (versetti 26-30).

Lezione chiave: a volte il male può confondersi col bene, ma alla fine ne pagheremo le conseguenze. Dio può essere con noi indipendentemente dalle nostre azioni; ma potremmo subire le naturali conseguenze delle nostre azioni.

Giovanni il Battista – Giovanni il Battista viene imprigionato da Erode per aver detto la verità che ferisce il re (cfr. Matteo 14:3-4). Giovanni muore quando Erode lo decapita per onorare una promessa fatta nel calore della passione volgare (versetti 6-9).

Lezione chiave: a volte accadono cose brutte a persone buone a causa delle azioni di altre persone.

 

Ancora una storia

Concediamoci un’altra analisi, uno sguardo all’interno del Nuovo Testamento, uno sguardo a Gesù stesso.

Un uomo nato cieco: i discepoli di Gesù gli chiedono chi aveva peccato, condannando l’uomo alla cecità (cfr. Giovanni 9:2). Gesù risponde: “Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui” (versetto 3). Questa storia ci mette a disagio. Quest’uomo era cieco solo perché Gesù si mettesse in mostra? O c’è di più? Quello che Gesù dice, nel contesto di tutto ciò che è avvenuto a partire dalla Genesi, è che la cecità di questo pover’uomo fin dalla nascita è solo una testimonianza in più del caos che il peccato provoca, la conoscenza che il peccato porta. Gesù condanna il ricercare una colpa: non è colpa del figlio e tantomeno dei suoi genitori. Il peccato e le sue miserabili conseguenze possono abbondare, ma il male non può trionfare sulla realtà del bene. La grazia di Dio, che salva, guarisce, riporta allo stato di perfezione, sarà sempre più di quanto tutti noi avremo mai bisogno.

Quindi smettiamola di puntare il dito contro le persone; smettiamola di piangerci addosso. Cominciamo a volgere lo sguardo a Dio; cominciamo a rivendicare la sua potenza di vincere.

Lezione chiave: siamo più che vincitori su Satana e su tutte le sue crudeltà; sul peccato e su tutte le sue conseguenze, attraverso colui che ci ama in maniera assoluta e ci salva in maniera perfetta (cfr. Romani 8:37).

Ora sappiamo perché le cose brutte accadono alle persone buone. E sappiamo che tra non molto le cose brutte finiranno, perché stiamo tornando all’Eden, e presto saremo a casa!

 

 

Di Anne Fargusson, infermiera in pensione e moglie di un pastore che risiede a Sacramento, California, Stati Uniti.

Fonte: https://www.adventistreview.org/bad-things-good-people

Traduzione: Tiziana Calà

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