Venerdì sera, 11 ottobre, il Consiglio annuale del Comitato esecutivo della Conferenza Generale è iniziato celebrando il sabato e puntando i riflettori sui progetti di evangelizzazione in corso in varie parti del mondo.
Abramo e Geremia
Viktor Alyeksyeyenko, segretario della Divisione Euro-Asia, ha parlato di un programma missionario da loro sviluppato che presenta due opzioni: la Missione di Abramo, in cui i giovani vanno in varie parti della regione per svolgere attività di testimonianza; la Missione di Geremia, in cui i giovani rimangono nella loro città ed evangelizzano lì.
«Tre sono le fasi di questo programma, e l’ultima è la più impegnativa» ha ammesso Alyeksyeyenko. Nella prima fase si creano connessioni con vari mezzi, tra cui mostre della salute, lezioni di cucina, campeggi, bar cristiani, incontri culturali, ecc. Nella seconda si presenta Dio in maniera aperta e diretta, tramite conferenze evangeliche e testimonianze, alle persone contattate nella fase precedente. La terza fase riguarda il battesimo.
«È facile invitare qualcuno in chiesa» spiega Alyeksyeyenko «Un’altra cosa è guidarlo nella decisione di battezzarsi; ma è un impegno importante e siamo preparati per incoraggiare e guidare le persone».
Questi i numeri dell’iniziativa missionaria nella Divisione Euro-Asia: 122 progetti realizzati; la formazione di 163 missionari; 2.000 giovani coinvolti; 20.000 non credenti partecipano ai programmi; 2.000 persone frequentano programmi evangelici e studiano la Bibbia; 241 battesimi; 1.500 persone frequentano le chiese e si preparano al battesimo; 24 giovani sono entrati nelle università avventiste.
Il Ministero delle possibilità
Perché la chiesa dovrebbe mettere in evidenza le persone disabili? Larry Evans ha iniziato la sua presentazione rispondendo a questa domanda. «Sono speciali per Dio» ha detto «e devono essere speciali anche per noi come chiesa».
Evans coordina il Ministero delle possibilità, precedentemente noto come Dipartimento degli Special Needs. Recentemente, questo dipartimento ha iniziato a concentrarsi sui modi unici in cui i membri di chiesa ciechi o ipovedenti possono testimoniare agli altri. Nel mondo ci sono oltre 200 milioni di persone quasi o del tutto cieche.
«Questo gruppo di persone ha un forte potenziale di evangelizzazione» ha affermato Erton Kohler, presidente della Divisione Sudamericana. «Dobbiamo guardarli non solo come persone che hanno bisogno di sostegno o di una parola di conforto, ma come un gruppo che ha una speciale affinità con gli altri e può condividere il messaggio di speranza in modo molto speciale».
Ha poi raccontato la storia di Regiane, una donna di San Paolo, in Brasile, che si è trovata per caso in mezzo a una sparatoria ed è stata colpita alla testa. È sopravvissuta ma ha perso la vista. Ha dovuto così adattare la sua vita a questa nuova realtà. Ben presto si è resa conto di avere un legame con un nuovo gruppo di persone e ha iniziato a ospitare in casa sua incontri di studio della Bibbia per ciechi e ipovedenti. Oggi vi è un gruppo che si riunisce regolarmente per parlare e studiare la Scrittura, condividere le proprie esperienze.
Pace nella tempesta
Dorian è stato il peggiore uragano atlantico e il più forte mai registrato alle Bahamas. Il 1° settembre ha colpito l’arcipelago, portando distruzione sulle isole Abaca e Grand Bahama. La maggioranza dei residenti sono stati evacuati, ma quelli rimasti hanno dovuto aggrapparsi agli alberi o alle grondaie durante i due giorni di tempesta.
«Siamo abituati agli uragani che arrivano e passano rapidamente» ha affermato Peter Kerr, presidente dell’Unione Antlantica Caraibica. «Ma questo è durato per oltre 40 ore. Le inondazioni hanno superato i 7 metri di altezza devastando case, quartieri e vite». Una chiesa da poco costruita sull’isola Abaca, che avrebbe dovuto essere inaugurata a dicembre, è stata rasa al suolo dalla tempesta. Il tetto è crollato su coloro che si erano rifugiati lì, uccidendone otto. La Chiesa Avventista, così come ADRA, è intervenuta in vari modi per aiutare i profughi e i sopravvissuti.
La missione nelle città
«Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra» (At 1:8). Jonathan Walter, responsabile media e comunicazioni dell’Associazione pastorale della Chiesa mondiale, ha invitato a leggere questo versetto.
«Vogliamo essere un movimento missionario che prega» ha affermato. «Così abbiamo pregato e Dio ha messo nei nostri cuori l’Islanda». Paese altamente secolarizzato, ricco, postmoderno e progressista, l’Islanda è senza dubbio un campo di missione. Quando Walter e il suo team hanno chiesto a Dio di mostrare loro come raggiungere il popolo islandese, in particolare gli abitanti della capitale, Reykjavik, scelta nel progetto Missione nelle città, hanno capito che c’era un’unica soluzione: pregare .
«Per grazia di Dio, ispirati dalle parole di Ellen White secondo cui “la preghiera e la fede possono realizzare ciò che è impossibile a qualunque potere sulla terra”, 50 missionari provenienti da sei continenti si sono riuniti per pregare per l’Islanda» ha spiegato Walter; «abbiamo trascorso ore a pregare insieme, chiedendo a Dio di svuotarci di noi stessi, riempirci di Spirito Santo e di intercedere per il campo missionario prima di uscire».
Quando ha sentito che era giunta l’ora, il gruppo si è recato a Reykjavik carico di volantini e infiammato dal desiderio di condividere il messaggio evangelico. Dopo diversi giorni, il gruppo non solo era riuscito a dare i volantini ai leader del Paese, ma aveva anche raccolto migliaia di richieste di preghiera, che condividevano tra di loro tramite WhatsApp.
«Non abbiamo mai smesso di pregare per queste richieste da quando siamo tornati» ha continuato Walter. «La gente correrà per sapere chi è questo Dio che risponde alle preghiere. Non abbiamo fatto nulla, è Dio che ha operato. Il Signore è disposto a lavorare con noi quando ci rendiamo disponibili. La preghiera è l’inizio della missione».
Aggiornamento sull’Assemblea amministrativa mondiale
La prossima Sessione della Conferenza Generale si terra nel 2020 a Indianapolis, negli Stati Uniti. In quella occasione sarà realizzato un progetto di evangelizzazione pubblica incentrato sulla salute. Ci saranno visite ambulatoriali e screening gratuiti, seguiti da inviti a studiare la Bibbia.
Conclusioni
«Non è possibile quantificare i risultati in numeri» ha concluso Mark Finley. «Solo l’eternità rivelerà l’impatto dell’impegno portato avanti da coloro che hanno parlato stasera, ma poiché so che alcuni di voi apprezzano i numeri, ne ho apportati alcuni».
Ha quindi condiviso che dal 2005 si è registrato un aumento del 60% dei membri di chiesa; la chiesa è cresciuta di un milione di nuovi membri per 15 anni consecutivi. Tutto questo è avvenuto grazie all’intervento di Dio.
Fonte: https://bit.ly/2NhESE8