Come la moglie di Lot

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La nostra casa era stata venduta e io ero devastata. Era autunno, non esattamente un buon momento per vendere, ma avevamo messo la casa sul mercato per un mese. Se non l’avessimo venduta, avremmo aspettato fino alla primavera; e nella mia testa le cose sarebbero andate proprio così. Avrei avuto i mesi invernali per ordinare, venire a patti con il trasloco e trovare un’altra casa.

Ma nel giro di due settimane abbiamo ricevuto due offerte. Una era in contanti e al prezzo che volevamo. Per mio marito, era una risposta alle nostre preghiere. La sua salute era cagionevole e non era più in grado di aiutarmi nel nostro grande giardino o in casa. Anche se logicamente sapevo che si trattava di una bella notizia, il mio cuore era addolorato. Amavo la mia casa, il giardino con vista sulle colline e la vita che vi avevo costruito. Qui i nostri figli avevano raggiunto l’età adulta e gli amici avevano condiviso con noi momenti felici. Vivere in quella casa per 18 anni mi aveva dato un senso di stabilità che non avevo mai sperimentato prima. Quando la gente si congratulava con me per la vendita della nostra casa, volevo piangere.

Il tutto è avvenuto nel giro di sole quattro settimane. Abbiamo optato per mettere i nostri averi in un deposito e fare un viaggio con la nostra roulotte, mentre decidevamo dove andare vivere. Con il passare delle settimane e dei mesi, ho versato molte lacrime. Un giorno, sentendomi triste, mi resi conto di essere come la moglie di Lot. Non avevo mai capito perché aveva guardato indietro, quando le era stato specificatamente detto di non farlo. Ma adesso riuscivo a capirla.

Anche lei aveva lasciato una bella casa, amici e una vita che amava, il tutto con poco preavviso, portando con sé solo pochi avere. Non solo, ma aveva lasciato figli e probabilmente nipoti. Quanto deve essere stato difficile. Penso che anch’io sarei stata tentata di guardare indietro!

Mio marito continuava a pregare che il Signore ci conducesse in una nuova casa; io invece mi sentivo troppo paralizzata per pregare a riguardo. Alla fine trovammo una casa nello stato australiano di Victoria che soddisfaceva la maggior parte dei miei requisiti. Mio marito, che aveva cercato casa per due anni, credeva che fosse un’altra risposta alle nostre preghiere. Io stavo ancora lottando con i momenti in cui mi sentivo “come la moglie di Lot” e non ero così fiduciosa. Tuttavia, abbiamo comprata la casa e ci siamo trasferiti.

Poi è arrivato il Covid-19. Eravamo nella nuova casa solo da due settimane quando l’Australia si è chiusa in lockdown. Questo ha messo fine ai nostri piani di unirci a gruppi di interesse, visitare la famiglia all’estero e viaggiare negli Stati Uniti per conoscere il nostro nuovo nipotino. Lo studio della Bibbia il giovedì sera su Zoom e il culto su zoom con il nostro pastore locale e i membri di chiesa sono ben presto diventati i momenti salienti della nostra settimana.

Mio padre era in una casa di cura nel Nuovo Galles del Sud e non erano permessi visitatori. Quando il divieto fu revocato, il confine tra il Nuovo Galles del Sud e lo stato di Victoria è rimasto chiuso. Anche se gli telefonavo regolarmente, mi sentivo triste che alla fine della sua vita, le visite della sua famiglia e dei suoi amici erano limitate. La vita è dura a volte, ma lui non si era mai lamentato. Nel frattempo, mi concedevo di essere un pochino “come la moglie di Lot”: se fossimo rimasti nell’Australia del Sud, avrei potuto visitare mio padre più spesso durante gli ultimi mesi della sua vita.

Non sappiamo perché il Signore ci ha condotto qui, ma siamo stati benedetti dalla bellezza della zona in cui viviamo, dalla gentilezza della famiglia della nostra nuova chiesa locale e dalla loro spiritualità. Abbiamo ampliato la nostra comprensione di Dio e ci siamo meravigliati di ciò che Cristo ha fatto per noi, scoprendo sempre di più cosa significa essere seguaci di Cristo.

Quando i tempi sono difficili, a volte dobbiamo fidarci delle preghiere di coloro che ci amano. Dio ci parla in molti modi e a volte ci conduce su strade che non avremmo mai scelto. Ma ha promesso che sarà sempre con noi e ci darà la forza e il coraggio per affrontare il percorso che ci si pone davanti. Quando mi chiedo “perché”, quando vorrei che le cose andassero diversamente, devo ricordare a me stessa che se affidiamo i nostri progetti di vita a Dio “pronti a realizzarli o ad abbandonarli secondo la sua volontà”, allora posso fidarmi e sapere che tutto andrà per il meglio. Infatti, “Vivere in Cristo non significa avere manifestazioni estatiche, ma vivere serenamente, con fiducia. […] La sua forza si sovrappone alla vostra debolezza, la sua sapienza alla vostra ignoranza e la sua potenza nasconde la vostra fragilità” (Ellen G. White, La via migliore, p. 71).

 

 

Di Carolyn Hankins, è in pensione e vive a Wangaratta, Victoria, dove si diverte a veder crescere il suo nuovo giardino.

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2021/09/17/lots-wife-moments/

Traduzione: Tiziana Calà

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