Uganda: la Chiesa Avventista prende le distanze dalla legge anti-gay

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Con un comunicato ufficiale, la Chiesa avventista in Uganda (Uganda Union Mission) ha preso le distanze dalla legge varata di recente nel Paese africano, che punisce le pratiche non eterosessuali con la reclusione e in alcuni casi con la pena di morte. La dichiarazione reca la firma del presidente della denominazione, Moses Maka Ndimukika.

 

Pene severe per “atti omosessuali” 
La legge chiarisce che definirsi omosessuali non è un reato penale, come invece riportava una precedente bozza della legislazione. Solo la “partecipazione ad atti omosessuali” costituisce un reato punibile anche con l’ergastolo. Contrariamente alle richieste del presidente della Repubblica ugandese, Yoweri Museveni, il parlamento ha approvato che i casi di “omosessualità aggravata” siano considerati reati capitali, ciò significa che i recidivi possono essere condannati a morte. In Uganda esiste la pena di morte, sancita dalla costituzione, ma non viene applicata da molti anni. L’omosessualità era già criminalizzata nel Paese durante il periodo coloniale. Tuttavia, non vi è mai stata una condanna dall’indipendenza nel 1962.

Tra l’altro, la nuova legge prevede fino a 20 anni di reclusione per chi è “consapevolmente promotore dell’omosessualità”, ma non prevede più una pena detentiva di sei mesi per le persone che non denunciano alla polizia sospetti atti omosessuali.

La legge è stata aspramente criticata a livello internazionale, anche da Stati Uniti, Unione europea e attivisti per i diritti umani. Tuttavia, gode di un ampio consenso pubblico in Uganda, secondo le agenzie di stampa Afp e Dpa.

 

Il comunicato della Chiesa avventista condanna la violenza e il fanatismo 
La recente dichiarazione della Chiesa avventista ugandese, firmata da Moses Maka Ndimukika, fa riferimento alla posizione della denominazione mondiale sul matrimonio e sui rapporti sessuali. Afferma inoltre: “Insieme ai nostri fratelli e sorelle avventisti di tutto il mondo, condanniamo ogni forma di persecuzione, violenza e fanatismo contro individui o gruppi di persone”.

Per quanto riguarda le dure sanzioni per gli atti non eterosessuali, la dichiarazione afferma: “Non chiediamo né sosteniamo la detenzione o l’uccisione di individui impegnati in pratiche Lgbtq+. Al contrario, crediamo che ogni essere umano meriti il nostro amore e la nostra compassione in quanto persona per la quale il nostro Salvatore ha dato la vita e che ha chiamato a uno stile di vita biblico e alla sessualità umana”.

 

Sulla partecipazione agli incontri interreligiosi 
Nella dichiarazione si fa anche cenno a un incontro interreligioso di leader di varie comunità a cui il presidente della Chiesa avventista ugandese aveva partecipato lo scorso febbraio. A questo proposito afferma: “Il nostro impegno e la nostra interazione con qualsiasi altro gruppo di persone o organizzazione rientra nel contesto della missione della Chiesa e pertanto non ha lo scopo di allinearsi, sostenere o condannare. Piuttosto, cerchiamo di raggiungere tutti con il vangelo salvifico dell’amore, della grazia e con la compassione del nostro Signore Gesù Cristo”.

“È importante notare” si legge ancora “che la Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Uganda non si è mai riunita per esaminare la nuova legge sull’omosessualità e quindi non ha intrapreso alcuna azione. Come individuo, partecipo a vari comitati e consigli al di fuori della Chiesa avventista, e questi organismi spesso promuovono progetti e attività per la società ugandese. Ma anche io non parlo per la Chiesa in questi casi, a meno che i nostri rappresentanti della Chiesa non discutano e giungano a delle conclusioni, e un tale processo non ha avuto luogo con questa legge”.

 

La dichiarazione nella formulazione originale è a questo link: https://uu-adventist.org/human_sexuality.php

 

Gli avventisti in Uganda 
L’Uganda ha una popolazione di 47,3 milioni di residenti. Gli avventisti sono 464.080 e si riuniscono in 1.348 chiese. La denominazione è molto impegnata nel campo dell’istruzione. Gestisce una università, sei college, 30 scuole secondarie e 195 scuole elementari. Gestisce anche tre ospedali e 21 centri sanitari locali. Nel Paese sono attivi il canale televisivo  avventista Hope Channel e l’associazione umanitaria Adra. Dal 1986 al 1991, Samson Kisekka, un avventista del settimo giorno, è stato primo ministro del Paese.

 

Fonte: HopeMedia Italia

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