1 persona su 8 miliardi

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Ho iniziato a scrivere questo articolo il 15 novembre 2022, giorno in cui le previsioni delle Nazioni Unite stimavano che la popolazione mondiale avrebbe superato gli 8 miliardi. Non sono un tipo da numeri (è per questo che lavoro con la scrittura); nonostante altri membri della mia famiglia siano più appassionati di finanza, io sono decisamente fedele alle materie umanistiche. Tuttavia, le statistiche hanno spesso catturato il mio interesse, soprattutto quando ci raccontano una storia sulle tendenze, sul comportamento umano o ci danno qualche idea che va al di là del previsto o dell’ovvio.

Così, quando ho sentito, durante il mio tragitto mattutino per andare al lavoro, che sarebbe stato raggiunto il significativo traguardo di 8 miliardi di persone al mondo, la cosa ha attirato la mia attenzione. Non so voi, ma un miliardo è un’unità di misura che il mio cervello non riesce pienamente a comprendere. Le statistiche raccontano una storia interessante. La popolazione terrestre stimata (tutte queste cifre sono previsioni e stime) è esplosa negli ultimi 200 anni, aggiungendo 7 miliardi al suo numero. Ora sta aumentando di un miliardo ogni 10-15 anni. Ma questa crescita rallenterà e inizierà a invertirsi dopo un picco previsto di 10,4 miliardi nel 2080. Perché? Perché le persone fanno meno figli e le popolazioni vivono più a lungo, tutti indizi di una società che “si restringe”.

Per ora lasciamo da parte le domande su quante persone il mondo possa effettivamente “mantenere” e le speculazioni su ciò che potrebbe accadere in futuro e che potrebbe avere un impatto sul numero di abitanti (guerre, carestie, malattie); per ora mi interessano le implicazioni di fede e di evangelizzazione di questi numeri.

I cristiani spesso affermano che il Vangelo raggiungerà tutta la terra prima della fine del mondo, basandosi su ciò che Gesù ha detto in Matteo 24:14. Si può parlare di cosa significhi effettivamente “predicare in tutto il mondo”. Da bambino, pensavo che significasse che il messaggio avventista doveva essere predicato in tutto il mondo. Non solo, ma che prima della fine dei tempi tutti avrebbero potuto scegliere se diventare avventisti o meno e, per estensione, se fossimo riusciti a far sì che ciò accadesse, dando a tutti nel mondo una scelta, allora Gesù sarebbe tornato. In altre parole, anche se nessuno conosceva il momento o l’ora, avremmo potuto “costringere” Gesù a ritornare, se avessimo portato avanti la nostra missione. Se così fosse, la situazione appare piuttosto disperata.

Secondo i dati, la popolazione mondiale dei cristiani è di circa 2,3 miliardi (o era così nel 2020), un po’ più di un quarto, il che significa che rappresenta la più grande religione del mondo. Ma non è cresciuta allo stesso ritmo della popolazione e, a causa dei tassi di natalità di altre denominazioni, non è quella che cresce più rapidamente. Ciò significa che c’è ancora molta strada da fare prima che il Vangelo venga proclamato a ogni nazione, tribù, lingua e popolo (Apocalisse 14:6) e che stiamo perdendo terreno.

Nella Divisione Sud Pacifico, per esempio, ci sono 70 persone per ogni avventista, anche se alcune aree hanno rapporti diversi, in positivo o in negativo.

Per fortuna la missione non è solo nostra, perché statisticamente sembra impossibile. È una missione soprannaturale con una figura soprannaturale che ci assiste.

“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8).

Siamo chiamati a essere testimoni. La potenza viene dal Signore.

Dio conosce tutti gli 8 miliardi di persone su questo pianeta. È l’unico a conoscere il numero esatto di persone in un dato momento e ama e si prende cura di tutti loro, di tutti noi. È una cosa immensa a cui pensare. Spesso personalizziamo il Vangelo, ma Dio ama e conosce ogni essere, cristiano o meno e si impegna a raggiungere tutti.

Questo significa che dobbiamo arrenderci? No. Siamo chiamati a essere disposti e disponibili a portare avanti questa nostra missione. Ma soprattutto possiamo essere fedeli nelle nostre sfere di influenza e con le benedizioni che abbiamo ricevuto. Siamo chiamati a essere servitori fedeli, buoni amministratori, con il nostro tempo, il nostro talento e il nostro denaro. A controllare ciò che possiamo controllare e a fare il meglio e il massimo con ciò che ci viene dato.

Di fronte a un compito apparentemente insormontabile, siamo tutti chiamati a suddividerlo, una persona alla volta. Con chi possiamo condividere la nostra gioia, la pace, la presenza e il Vangelo?

 

 

Di Jarrod Stackelroth

Fonte: https://record.adventistchurch.com/2022/11/30/one-in-eight-billion/

Traduzione: Tiziana Calà

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