Omaggio a Pierre Mermoud

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Pierre Mermoud è nato il 6 febbraio 1932 a Poliez-le-Grand, in una famiglia di agricoltori, il 3° di 4 figli.

Ha trascorso la sua infanzia nella fattoria di famiglia, di religione protestante.

Era membro della gioventù protestante e anche della banda di ottoni di Echallens.

È stato apprendista meccanico. 

Il 4 maggio 1956 sposò Lotti dalla cui unione nacquero, tra il 1957 e il 1964, Catherine, André e Ruth.

Pierre ha sempre dato prova di grande coraggio.

Come richiesto dalla sua professione, ha sempre amato guidare e riparare la sua moto, le sue auto e il suo pulmino. 

Ha lavorato alle poste dal 1958-1994, anno del suo pensionamento.

Tra il 1960 e il 1961 Lotti e Pierre sono diventati avventisti, trasferendosi nel 1966 a Orzens.

Fino al 1967 la famiglia ha frequentato la chiesa di Losanna. Un’esperienza miracolosa ha rafforzato la fede della coppia.

Dal 1967 la famiglia si reca nella chiesa di Yverdon, dove Pierre è diventato un vero e proprio pilastro, servendo come anziano all’interno della comunità.

Possiamo dire che era anche un costruttore, visto che ha ristrutturato due case contemporaneamente: quella di famiglia e quella della chiesa; difficile dire quale preferisse, tanto entrambe gli stavano così a cuore.

Ore e ore di lavoro, tra il rischio di folgorazione in chiesa e quello di cadere a casa propria, Pierre ha sempre testimoniato di come Dio l’abbia sempre protetto, fin dalla sua gioventù.

Pierre aveva un carattere forte, era un uomo tutto d’un pezzo. 

Era anche un perfezionista, desideroso di fare bene le cose. Era un uomo d’azione, di dedizione. Sempre pronto ad aiutare, era, secondo i racconti dei suoi figli, estremamente affidabile. Ha usato il suo pulmino per diversi spostamenti.

La sua passione per i viaggi lo ha portato nel 1994 in Ruanda e in Brasile, oltre a essere andato più volte in Romania con il suo pumino.

Poco prima di ammalarsi, dialogando insieme, mi disse: “Sono fortunato nell’ambito della salute”. Ma purtroppo l’anno scorso è iniziato a peggiorare, è stato un anno difficile per lui.

È stato ricoverato da metà ottobre fino alla mattina di sabato 29 dicembre 2018, quando è venuto a mancare. Dio gli ha dato la grazia di vivere la sua malattia senza dolore. 

Durante le mie visite in questo ultimo anno, Pierre mi ha sempre dimostrato di aver mantenuto la sua fede in Dio.

Il testo del libro di Giobbe “Ma io so che il mio Redentore vive” rappresentava bene la sua esperienza spirituale.

Da Dominik Frikart, pastore della chiesa avventista di Yverdon, in collaborazione con la moglie e i figli del defunto Pierre Mermoud

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