DESMOND DOSS: COM’È STATO REALIZZATO HACKSAW RIDGE

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Come ha potuto un libro ispirare così tanto un uomo da fargli trascorrere i successivi quarant’anni, cercando di trasformarlo in un film? Il più improbabile eroe é la semplice e coraggiosa storia di un eroe di guerra che rifiutò di combattere, ma come infermiere militare salvò centinaia di vite umane.

In qualche modo, questa storia ha catturato l’immaginazione del giovane canadese Stan Jensen.

Sebbene non avesse alcuna esperienza nell’editoria o nei media, si convinse che la passione della sua vita sarebbe stata quella di raccontare una storia di quelle che ti cambiano la vita.

Egli, si trasferì persino a Los Angeles per essere vicino a Hollywood nella speranza di entrare in contatto con qualcuno che potesse aiutarlo a realizzare il suo sogno.

Il nome del medico: Desmond Doss.

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Dopo molte peripezie e 10 anni dopo la morte dello stesso Doss avvenuta nel 2006, un film di grande successo Hacksaw Ridge, ha trasformato il testo di Jensen del 1970, Il più improbabile eroe in un adattamento cinematografico che dà una visione molto diversa del campo di battaglia. Hacksaw Ridge racconta l’esperienza di guerra di un giovane con principi cristiani che voleva servire la sua patria ma non con un’arma nelle sue mani.

Doss è stato vittima di derisioni e atti di bullismo da parte dei soldati che disprezzavano i suoi principi pacifici di cristiano. Ciononostante, quando si presentò l’occasione, salvò le loro vite.

Lui servì sui sanguinosi campi di battaglia del Pacifico durante la seconda guerra mondiale, diventando il primo obiettore di coscienza a ricevere la Medaglia d’Onore del Congresso americano. In una delle più famose battaglie, quella che ha dato il titolo al film, Doss trasporta 75 uomini feriti uno a uno, calandosi dalla cima di una scarpata di 120 metri portandoli al sicuro.

Nei giorni successivi Doss continuerà a mettere in salvo i compagni feriti durante la battaglia, rischiando la propria vita. Non si fermerà nemmeno per farsi curare le sue ferite.

La citazione che accompagna l’onorificenza dice “Attraverso il suo coraggio fuori dal comune e la sua inflessibile determinazione, fronte alle condizioni disperatamente pericolose Doss salvò la vita di molti soldati. Il suo nome diventò un simbolo per tutta la 77ª divisione di fanteria per il suo rimarchevole comportamento molto al di sopra delle sue responsabilità.

Emozionante lettura – come trasformare questo racconto in un film di successo quando scopri che Doss non guarda film e non ama il cinema?

È qui che la Provvidenza o la fortuna condusse Jensen sulla strada del sceneggiatore e produttore Gregory Crosby, nipote del leggendario cantante e attore Bing Crosby – quello del famoso bianco Natale. In quel tempo Jensen era responsabile della libreria cristiana di Glendale California e Crosby era lì per una presentazione.

Jensen riconoscendo l’opportunità, gli si avvicinò con una copia del libro, chiedendoli di leggerlo, dicendo, “Ho sempre pensato che sarebbe stata una grande idea per un film”.

Crosby si ricorda che Stan sembrava proprio una brava persona e così disse: “Sicuro”- Ma questo fu tutto. Una richiesta del genere viene normalmente da coloro che lavorano nel campo dell’attività cinematografica.

“Ho delle infinite richieste di persone che mi chiedono di leggere i loro scritti o le loro storie, così non ci pensai troppo a quel tempo sebbene, devo ammettere, che la storia di Desmond Doss come il primo obiettore di coscienza della storia a vincere una Medaglia d’Onore del Congresso, mi intrigò molto. Così, presi il libro a casa e lo misi sul la mia già strapiena scrivania”.

E lì rimase per molti mesi finché una domenica, Crosby decise di riordinare la scrivania e scoprì il libro sepolto sotto documenti, note e altri fogli. “Due ore più tardi” lui ricorda, “Stavo leggendo l’ultimo paragrafo quando mia moglie e mio figlio tornarono a casa ed entrarono nel mio ufficio, videro che avevo le lacrime agli occhi e la pelle d’oca sulle mie braccia.”

Preoccupata mia moglie mi chiese “Cosa non va? Stai bene”? Dissi “Ho appena finito di leggere una delle storie più grandi di tutti tempi ed è la verità parola per parola”. Da quel momento il progetto sarebbe dovuto essere facile – salvo per una preoccupazione – Doss non credeva nel cinema. Invero non aveva alcun interesse che qualcuno realizzasse un film sulla sua vita, ricordò Jensen. “Desmond non credeva in Hollywood e non andava al cinema. Lui pensava che era un’industria cattiva ed irresponsabile, che promuoveva l’immoralità e stili di vita malsani arricchendosi sulle spalle dell’uomo comune”.

È interessante notare che come produttore di film di lunga esperienza, Crosby si identifica con il punto di vista di Doss. Crosby è interessato a quello che chiama ” film che risvegliano i credenti”. Lui vede la storia di Doss esattamente come un film che fa riflettere su ciò che conta realmente nella vita. Lui dice: “Fin da quando ero un bambino mi è sempre piaciuto guardare i film di Frank Capra e ho sempre desiderato creare dei spettacoli televisivi su delle persone ed eventi realmente accaduti che hanno fatto la differenza nel mondo – eventi della storia che hanno dimostrato come essere parte della soluzione anziché parte del problema. Hacksaw Ridge mi aveva conquistato ed ero determinato a realizzarlo”.

Dopo molte settimane di ricerca, che includeva ciò che riguardava la religione di Doss, Jensen e Crosby si incontrarono ad un raduno di veterani di guerra a Los Angeles. Entrando nell’atrio affollato di veterani con i famigliari, Crosby e Jensen scorgono “l’umile e gentile eroe” intento a parlare con un giovane soldato. “Poi, apparentemente guidato da una forza superiore, Desmond stringe la mano del giovane con un grande sorriso, dopodiché guarda nella nostra direzione, incamminandosi verso di noi come se fossimo stati amici di lunga data”.

Crosby rispose. “Non l’abbiamo mai incontrato, ma in un qualche modo lui ci aveva riconosciuti, come se fosse stato guidato divinamente. Fu un momento emozionante, che non dimenticherò mai”.

A questo seguì una lunga e intensa discussione su vita famiglia, morale, religione, ed eventualmente la grande domanda, “Possiamo fare un film sulla sua vita?”. Doss rispose allo stesso modo come aveva fatto per decenni con altri registi “Non voglio essere glorificato per quello che ho fatto nella seconda guerra mondiale”. E aggiunse, “ Per me è una cosa tra me e Dio, e un dovere verso la mia nazione”.

Per Crosby, era il momento di tuffarsi, tornando indietro nella storia della Chiesa Avventista. “ Gli dissi di aver capito, perché gli chiesi che cosa fu una delle prime cose che la sua chiesa riacquistò in quei giorni. Lui mi guardò pieno di simpatia e disse, “Una stampatrice -è quello che pensa? Disse lui, “Esattamente! E perché il pioniere avventista Hiram Edson prestò dei soldi dalla chiesa per comprare una stampatrice?” ”

Doss spiegò che gli avventisti volevano diffondere il loro messaggio al mondo e che una stampatrice era un mezzo molto efficace per raggiungere le persone attraverso giornali e pubblicazioni. Questo portò ad una discussione sul valore dei libri – quelle grandi pubblicazioni cristiane, come anche quelle “oscure, negative e libri satanici” che Doss non avrebbe chiaramente mai letto.

“Penso che stai incolpando il mezzo anziché, quello che viene prodotto dallo stesso.” Crosby ribatté. “Noi abbiamo qui la fortuna di portare una storia all’umanità che può fare una reale differenza nel mondo – per condividere il messaggio potente, specialmente per i ragazzi, che è importante essere se stessi, seguire la propria strada, e che non importa l’opinione altrui, quando segui ciò che è giusto per il tuo cuore”.

Il resto è ora storia. Il film è stato realizzato, Hacksaw Ridge, diretto da Mel Gibson e con Andrew Garfield nel ruolo di Doss.

Cosa rende questo film differente da tutti gli altri? Parlando con Hollywood Reporter, 1Gibson disse che trovò la storia di quest’uomo, “inspirante”. E aggiunse, “È rimarchevole, muoversi nel peggior posto della terra disarmato e salvare così tante vite”.

Per Jensen, guardare il film è un sogno divenuto realtà – tuttavia il suo desiderio era quello di lanciarlo ancora prima della guerra in Iraq.

Un film come questo può portare speranza alla gente e mostrare che è possibile essere un eroe stando fermi nei propri principi.

Lui conclude con il dilemma di tutti coloro contrari alla guerra e alla violenza, ma che riconoscono di vivere in un mondo imperfetto. “ Se sei un cittadino di una nazione è possibile che tu debba combattere per quella. Se sei invece cittadino del regno celeste, devi essere un guerriero per quest’ultima. A volte devi essere entrambi”.

Jensen lascia una domanda aperta. Doss fornisce una possibile risposta.

1http: //www.hollywoodreporter.com/news/mel-gibson-ready-honor-desmondo-812094

Fonte: FOCUS Magazine

Traduzione: Ella Maddalena

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