RACCONTO DEL VIAGGIO UMANITARIO “CONNEXION CAMBODGE”

Shares

Alessandra e Sebastiao, due orologiai che non hanno visto il tempo passare

ALESSANDRA E SEBASTIAO, DUE OROLOGIAI CHE NON HANNO VISTO IL TEMPO PASSARE

Alessandra e Sebastiao, una giovane coppia avventista battezzata nel 2014, membri della chiesa portoghese-ispanica di Neuchâtel, avevano da tanto tempo il desiderio di servire Dio con un’azione umanitaria. Durante un viaggio in macchina verso l’Irlanda, dopo averci riflettuto per tanto tempo e dopo non aver realizzato tutto una serie di opportunità con differenti associazioni umanitarie, hanno avuto l’idea di partire per la Cambogia. Hanno sentito parlare di Frontline Messenger, un’associazione avventista con sede in Francia ma che interveniva in quel paese, e si sono decisi. Dopo aver preso dei contatti con Alexander, il responsabile dell’associazione, il progetto ha iniziato a prendere forma e l’avventura è cominciata, prima di tutto in Svizzera.

Ecco la loro testimonianza…

La preparazione

La voglia di partire per la Cambogia per aiutare questa popolazione così povera era grande, così come l’idealizzazione che avevamo del progetto. La raccolta di fondi non è stata così facile come avevamo previsto. La reazione delle persone di fronte ai nostri tentativi di sensibilizzarli verso i problemi che vivono gli abitanti della Cambogia era molto contenuta, forse troppo per i nostri gusti. Avevamo l’impressione che il nostro entusiasmo non venisse condiviso, cosa invece molto importante per il morale della squadra. E la squadra si era ridotta solo a noi due visto che molti altri, per motivi di incompatibilità di date, per mancanza di fondi o di motivazione, avevano dovuto rinunciare all’invito di partire per la Cambogia per svolgere questa missione umanitaria.

Seminario sui pericoli dello zucchero nel nostro corpo

 

Alla fine però siamo riusciti a raccogliere dei fondi. Le due uscite nelle strade di Neuchâtel e il concerto in alcune delle chiese avventiste della regione hanno permesso di raccogliere una parte dei soldi necessari al progetto, così come la raccolta fondi creata su internet. Tuttavia a pochi giorni dalla partenza, la cifra raccolta non riusciva a coprire tutti i costi della missione; è stato un colpo destabilizzante. Ma la nostra voglia di aiutare questa popolazione era ancora forte. Abbiamo quindi deciso di mettere il resto della somma necessaria. Più motivati che mai, siamo partiti per il Vietnam, dove abbiamo preso un autobus per arrivare in Cambogia.

Prime impressioni sul posto

Finalmente arrivati, le prime impressioni sono state “bollenti”: faceva un caldo infernale. Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per abituarci al clima. Nelle prime ore tutto era amplificato: molto caldo, molta povertà ma anche molta accoglienza. Incrociavamo delle persone che vivevano letteralmente tra la spazzatura. Alcune immagini ci sono rimaste impresse nella memoria, come quella di una famiglia che stava cucinando un cane per mangiarlo. Una grande povertà regna in questa regione della Cambogia. Tuttavia, dovunque andavamo, le persone erano estremamente accoglienti, sempre disponibili e disposte ad aiutarci o a darci le informazioni che ci servivano.

Abbiamo raggiunto una squadra di volontari avventisti che vivevano sul posto. Abbiamo passato tre settimane con loro, nella loro sede in un campo avventista. Questo ci ha permesso di essere in costante contatto con la gente del posto. Con loro abbiamo mangiato, dormito e agito. Perché era proprio per questo che eravamo partiti, per agire, per fare qualcosa.

La missione

Seguendo i consigli dell’associazione Frontline Messenger, ci siamo concentrati sulla zona di confine con il Vietnam. Ci avevano anche consigliato di andare nelle chiese avventiste della zona per distribuire delle Bibbie, che mancano sempre. Perché sì, in Cambogia esistono anche delle chiese senza nessuna Bibbia.

Da una città all’altra, passando anche per le numerose campagne, abbiamo quindi iniziato a distribuire Bibbie, libri di Ellen White ma anche materiale scolastico. Questo gesto rappresenta un’opportunità per i bambini di non lavorare fin dalla più tenera infanzia, quando i genitori non possono permettersi tutte quelle spese legate alla scuola.

Distribuzione di Bibbie in una chiesa avventistaIn alcune delle campagne più povere abbiamo anche distribuito alcuni pasti vegetariani. Il paese conosce una realtà economica molto difficile ma ci sono anche delle zone più toccate di altre dalla povertà. Per esempio alcune persone devono fare dei kilometri per avere accesso all’acqua potabile. In tre di questi piccoli villaggi abbiamo fatto costruire un pozzo per facilitare un po’ la vita degli abitanti.

Nel corso dei nostri incontri abbiamo testimoniato nelle chiese o per le strade di quello che vivevamo sul posto ma soprattutto della nostra fede in Dio. Siamo stati anche invitati a predicare nelle chiese avventiste. Tutto questo grazie alla bravura del nostro traduttore.

Anche se può sembrare che abbiamo vissuto una “classica” missione umanitaria, le condizioni erano a volte stravaganti. Il nostro primo spostamento lo abbiamo fatto in 6 su 2 moto, e senza casco! In un traffico intenso e pericoloso, su strade piene di polvere, sembra proprio essere una vera e propria prova di fede! Proprio come spostarsi in autostop, pregando che qualcuno si fermi per non farvi rimanere bloccati in una terra sconosciuta. Grazie alla fede abbiamo potuto fare tutto quello che abbiamo fatto.

Distribuzione di Bibbie in una chiesa avventista

Il legame con gli abitanti della Cambogia

Per questo abbiamo dovuto sconfiggere le barriere della lingua, del clima, dello shock culturale e delle condizioni a noi sconosciute. Ma il risultato finale ne ha fatto valere la pena! Alcuni incontri ci hanno riempito di emozione. Ci ricorderemo sempre di questa famiglia cristiana, molto umile, che ha scoperto da sola il sabato (non si sa bene come, visto che vive isolata nel mezzo della foresta) e che è riuscita a trasmettere la propria fede a tutto il villaggio.

Ci ricorderemo sempre della semplicità e della volontà con cui gli avventisti del posto desiderano vivere pienamente la parola del Signore. Che siano giovani o meno giovani, per loro non hanno importanza i kilometri che devono fare per andare in chiesa e stare insieme a celebrare il sabato. Siamo stati testimoni di una grande unione e dedizione!

Il poco che abbiamo fatto è stato largamente ricompensato da tutti questi momenti e dalla gentilezza delle persone che abbiamo incontrato. “Gratitudine” potrebbe essere la parola-chiave di questa missione! La gratitudine dei bambini e degli adulti, espressa tramite gesti, sorrisi, accoglienze calorose come il giorno in cui i bambini hanno smesso di giocare a palla per venirci incontro, non appena ci hanno visto arrivare. E anche la nostra gratitudine per aver vissuto questa esperienza così incredibile che ha suscitato in noi delle forti e pure emozioni. Siamo anche molto riconoscenti verso tutti quelli che ci hanno sostenuto in Europa.

Il ritorno in Svizzera

Il ritorno è stato un vero e proprio shock! Ci siamo resi conto di vivere in un lusso non necessario. I cambogiani si stanno lentamente riprendendo dalla guerra e sono ancora lontani da uno stile di vita confortevole o anche solo adeguato. Ma, anche se sembra ridicolo solo a dirlo, loro, nonostante non abbiano niente, hanno tutto. Mentre noi, frutto di paesi di grandi consumatori, abbiamo tutto e ci lamentiamo di tutto, o quasi. Abbiamo delle importanti lezioni da imparare da loro che sono felici anche in mezzo alle difficoltà, che sono pronti a morire per Cristo e che non si lasciano intimorire dai nemici del cristianesimo presenti sul territorio. Non hanno niente, il loro unico tesoro è la fede in Dio.

Dopo essere stati testimoni di tutto questo, abbiamo solo voglia di lasciare tutto (il nostro comfort, la nostra routine e il nostro ego) per continuare la missione che abbiamo cominciato.

Per saperne di più sul lavoro missionario realizzato in Cambogia dall’associazione avventista Frontline Messengerhttp://frontlinemessenger.net

Tutte le foto e i video di Connexion Cambodge: Adventistas Neuchâtel

Gruppi di bambini che hanno ricevuto del materiale scolastico e alcuni libri cristiani

PERCHÉ I NOSTRI RAGAZZI ESCONO DALLA CHIESA?
I GIOVANI TESTIMONIANO

Avventista Magazine

La rivista ufficiale della Federazione Chiesa Avventista del Settimo Giorno della Svizzera romanda e del Ticino.

E-MAGAZINE

ADVENTISTE MAGAZINE TV

Top